Ecco i vincitori del concorso “La Levata e i suoi colori”
Numerose persone hanno partecipato alla serata di premiazione del primo concorso fotografico “La levata e i suoi colori”, la mostra proposta dalla Biblioteca di Monte Marenzo che invitava i partecipanti “alla riscoperta della nostra frazione”.
In molti hanno visitato la mostra in questi due giorni di apertura presso la Palazzina Polifunzionale.
Sei i concorrenti che hanno inviato un totale di 17 immagini, tutte molto belle, che hanno rappresentato alcuni angoli della Levata, con inquadrature davvero suggestive.
Hanno partecipato anche due bambini nella sezione speciale a loro riservata, con una foto ciascuno. A loro sono andati due bellissimi premi di partecipazione.
I quattro giurati che componevano la giuria (due fotografi professionisti e due membri della Commissione Biblioteca), hanno espresso la loro preferenza. Ecco l’elenco dei premiati.
1° classificato – Sergio Vaccaro – con la foto dal titolo: “Leggere è uguale per tutti”
2° classificato – Giorgio Toneatto – con la foto dal titolo: “Colori al vento”
3° classificato – Angelo Gandolfi – con la foto dal titolo: “La tenacia del primario”
Il “Premio Biblioteca”, è stato affidato al giudizio di un giurato particolare: un bambino di 3 anni (Guido), che ha scelto con il suo occhio innocente la foto che riteneva più bella. Il bimbo ha indicato la foto dal titolo “Ruggine e sole” che si è aggiudicata il premio. Il suo autore, Sergio Vaccaro ha ricevuto quindi, oltre al 1° premio del concorso, anche il “Premio Biblioteca”.
Il vicesindaco ed Assessore alla Cultura, Pierluigi Isacco, ha ringraziato gli ideatori e gli organizzatori della mostra.
La responsabile del Gruppo di lavoro della Biblioteca, Elisa Barachetti, ha voluto ringraziare tutti i partecipanti. Ha anche sottolineato il fatto che la foto risultata vincitrice ha colto in pieno lo spirito del concorso indetto dalla Biblioteca. L’immagine di un ragazzo di colore seduto su una panchina del parco giochi della Levata e che legge con espressione intensa un libro, è la traduzione concreta del titolo della foto: “leggere è uguale per tutti”.
Le foto del concorso saranno esposte domenica 26 settembre in sala civica a Monte Marenzo, in concomitanza con la Sagra del Fungo.
Ecco la foto vincente e alcuni momenti della serata.
Luciana, alludi alla mia prossima pensione?…
Vedi quante cose si possono fare al di fuori del lavoro finalizzato alla produzione? Non è detto infatti che si debba rimanere inattivi. Si possono coltivare vecchie passioni (lettura) o nuove come questa (ed altro). Non male per un principiante che partecipa per la prima volta ad un concorso fotografico (due scatti due premi!).
Al di là dell’autocelebrazione (inutile, ma mi hanno fatto ovviamente piacere i riconoscimenti) i due scatti hanno una spiegazione che forse è il motivo per cui sono state premiate:
“Ruggine e sole”: parafrasando De Andrè si potrebbe dire dalla ruggine nascono i fiori. Anche da un ambiente fortemente compromesso come alla Levata, ci sono piccole nicchie di speranza. Un’altra lettura: “la levata del sole” dall’intrico rugginoso di cose dimenticate. Forse iniziative come “la Levata e i suoi colori” possono contribuire ad immaginare un ambiente migliore per la nostra frazione.
“Leggere è uguale per tutti”: forse la Legge non lo è, ma guardando quel ragazzo di colore nel parco, proprio sotto la biblioteca della Levata, mi ha fatto pensare (o meglio sperare) che leggere dovrebbe essere uguale per tutti, per ogni condizione sociale o di razza o di sesso ecc.
Quel ragazzo avrebbe potuto leggere il Corano o un trattato di filosofia o di scienza, un romanzo di un autore africano o Italo Calvino, o semplicemente un fumetto, non importa cosa. Ma il piacere della lettura (che a volte deve essere un dovere) può essere trasversale e abbracciare tutti, rapire nello stesso modo (avete notato l’attenzione del ragazzo su quelle pagine?). Sì, per me leggere è uguale per tutti!
Le foto sono tutte belle, mi spiace che quest’anno per motivi logistici non siamo riusciti a partecipare, sarà per il prossimo.
Complimenti a Sergio, prima di leggere l’articolo ho visto le foto nella galleria qui a fianco e anche a me sono piaciute in modo particolare le sue, quella con i tubi da impalcatura nell’erba col girasole è splendida, a me piace perché quei tubi di ferro sono un po’ il simbolo del lavoro di tante persone (anche il mio) e sembrano godersi “la pensione” in pace nella Natura, sempre verde ed esuberante.