I danni del maltempo a Monte Marenzo
Il comune di Monte Marenzo sta facendo il censimento dei danni provocati dalle eccezionali piogge di Ferragosto, che pur non comportando evacuazioni di persone come nei comuni confinanti, ha comunque suonato un campanello d’allarme sull’attenzione che bisogna prestare all’assetto idrogeologico dei suoli e nel controllo dei corsi d’acqua.
Limitati smottamenti di terra si sono verificati sulle ripe a ridosso di strade secondarie e ostruendone in parte il transito: in via S. Margherita, nel tratto di via Donizetti che collega le località di Portola e Piudizzo, sul sentiero di Provada, in via Marenzi. In quest’ultimo caso il cedimento ha trascinato a terra il palo della linea telefonica. In fondo a via Papa Giovanni il ruscellamento dell’acqua ha fatto crollare una recinzione e sradicato alcune piante d’ulivo.
Altrettanto sensibili i danni che le piogge hanno provocato all’impianto fognario. L’erosione al disotto delle sedi stradali ha smosso le tombinature, consentendo l’infiltrazione dell’acqua nei condotti dei reflui e facendo saltare gli innesti. Le conseguenze sono state il cedimento della pavimentazione stradale (via Marenzi verso Capatina), e allagamenti nell’area compresa tra via Artigianale e via Verdi.
Il movimento franoso più consistente si è verificato (ed è ancora in atto) nel torrente Carpine. La piena del corso d’acqua in un tratto particolarmente ripido ha eroso gli argini trascinando a valle massi di notevoli dimensioni. Anche la piena del Bisone ha di nuovo riempito il letto di detriti con l’inevitabile esondazione nel tratto terminale alla Levata.
Nonostante la festività gli amministratori comunali hanno lavorato, con alcuni operatori, per mettere in sicurezza le aree danneggiate.
I tecnici della Protezione Civile della Provincia di Lecco, prontamente allertate, hanno coadiuvato l’Amministrazione nella valutazione del costo dei vari ripristini e consolidamento dei siti. Dopo una prima stima si è ritenuto di chiedere un contributo di 20.000 € per tutte le opere, escluso il torrente Carpine. Quest’ultimo necessità di un intervento complesso e la spesa, anche questa assai approssimativa, si aggira tra i 150 e i 200 mila euro.
Il Comune ha inoltrato la domanda di finanziamento alla Protezione Civile per i primi interventi, mentre sarà competenza della Regione intervenire sul torrente Carpine, in quanto corso d’acqua primario. Nel contempo si provvederà a compilare una mappa degli eventi, da una parte per programmare gli interventi per consolidare i siti sensibili agli smottamenti e agli allagamenti, dall’altra per fornire utili indicazioni ai tecnici incaricati di redigere il PGT sui comparti soggetti a dissesti.