I voli “blu” della “rossa” Brambilla (e paghiamo sempre noi).
“Per i suoi spostamenti Michela Vittoria Brambilla preferisce l’elicottero di Stato e pagato dai contribuenti”.
La notizia è comparsa in prima pagina su un giornale nazionale martedì 9 novembre 2010, “Il fatto quotidiano”, diretto da Antonio Padellaro e Marco Travaglio come vicedirettore con l’efficace titolo: “I voli blu” della rossa.
Ne parliamo qui perchè la cosa riguarda anche Monte Marenzo.
Nell’articolo a pagina 7 firmato dal giornalista Fabio Amato si legge:
È il 9 dicembre dello scorso anno, il ministro compie in auto (blu) i quattro chilometri e mezzo che separano
la sua abitazione di Calolziocorte, nel Lecchese, dalla Aviosuperficie Kong di Levata, piccola frazione del comune di Monte Marenzo sulla statale 639. A quel punto i cittadini hanno già speso 500 euro per il solo uso dell’auto (questa la tariffa rivelata dall’E spresso nel settembre del 2009 per il noleggio del mezzo). Ad attenderla, dalle nove del mattino, ci sono almeno una ambulanza, inviata dai volontari del soccorso di Calolziocorte su richiesta della centrale 118 di Lecco e un mezzo dei vigili del fuoco. Già, perché quando il ministro si sposta, tutte le forze convergono a prevenire problemi. Quando finalmente l’ambulanza torna in sede sono le 11.20. Due ore dopo, però, il mezzo esce nuovamente per attendere il rientro dell’elicottero dei Carabinieri, sul quale viaggia il ministro. Da verbale torna in sede un’ora più tardi.
La scena si ripete uguale almeno un’altra volta nel corso del 2010, da quanto il Fatto Quotidiano è riuscito a documentare. …
…. Ma chi paga per tutto questo e su quali basi? ….
La normativa sui voli di Stato, varata pochi mesi dopo l’insediamento dell’esecutivo di Berlusconi, prevede due sole ragioni che devono intervenire contestualmente, per concedere il privilegio ai ministri della Repubblica. Si legge infatti, nella direttiva del 25 luglio 2008, che per autorizzare il volo devono sussistere “comprovate ed inderogabili esigenze di trasferimento connesse all’efficace esercizio delle funzioni istituzionali”. E soprattutto che devono non essere “disponibili voli di linea né altre modalità di trasporto compatibili con l’efficace svolgimento di dette funzioni.
È questo il caso?
L’articolo occupa quasi una intera pagina del giornale e documenta che questi spostamenti sono avvenuti non nell’esercizio di funzioni istituzionali ma per “l’incontro con il proprio comitato elettorale” od altre occasioni non istituzionali.
Personalmente vorrei aggiungere qualcosa.
Oltre al costo di elicotteri, auto blu, pattuglie di carabinieri che, sia detto per inciso, paghiamo noi (almeno quelli che pagano le tasse, perché pare che in questo Paese siano rimasti ben pochi a farlo), c’è l’intervento dell’ambulanza “inviata dai volontari del soccorso di Calolziocorte su richiesta della centrale 118 di Lecco e un mezzo dei vigili del fuoco”.
Mi sembra veramente pazzesco che mezzi di soccorso fondamentali per la vita dei cittadini siano dirottati per i comodi dei Ministri e non possano svolgere i loro compiti di aiuto ai cittadini “normali”.
Ma in Italia tutto è possibile con il beneplacito della Lega che sostiene questo Governo e non ha tagliato nessuna auto blu (anzi sono aumentate).
Ci aspettiamo interpellanze locali e al Parlamento per chiedere la sfiducia al Ministro del Turismo.
O, in questo caso, si farà finta di niente?