Ricetta di febbario post carnevale. Una mano sul portafoglio ed una per la salute!
Farsi lo yogurt in casa è molto semplice e permette di risparmiare non poco sul prodotto.
Inoltre riduce le corse al supermercato che spesso ci inducono a comperare altre cose inutili, risparmiamo anche sulla benzina, sulla plastica di tutti i vasetti, sulle sostanze tossiche che rilasciano, sulla pubblicità che paghiamo comprandoli, sulla spesa per riciclarli. E sappiamo cosa mangiamo un po’ di più, specie se conosciamo la provenienza del latte, comprandolo fresco dall’agricoltore di fiducia.
Io lo preparo così.
Compero quattro litri di latte ed una confezione grande di yogurt. Devono essere il più naturali possibili, per ottenere il risultato migliore. Tre confezioni di latte li tengo di scorta in frigo, una la faccio bollire.
Deve proprio bollire un minuto almeno. Lo faccio raffreddare ben coperto al riparo da contaminazioni, fino alla temperatura di 40/50 gradi e poi lo verso in un vaso di vetro ben pulito con tappo, ci aggiungo quattro cucchiaiate di yogurt del vasetto acquistato, mescolo bene e lo metto al caldo così.
Metto un legno sul radiatore del calorifero che deve essere acceso (va quindi ancora bene in questo periodo) e sopra metto il vaso avvolto in un panno di lana. Ce lo lascio tutto il giorno e alla sera lo ritiro bello denso e lo metto in frigo (eventualmente va scolato il siero in eccesso). La mattina dopo è pronto da gustare liscio o con miele, marmellata di mirtilli, fragola, frutti di bosco, caffè d’orzo, limone e quant’altro si desidera. E’ favoloso anche per preparare torte, per accompagnare riso bollito, ecc.
Da quattro/cinque cucchiaiate di questo yogurt si riparte per fare altro yogurt. Si potrebbe continuare in questo modo, ma per esperienza io preferisco poi prelevare quattro cucchiaiate dalla confezione di yogurt acquistato e ripartire con il procedimento suddetto.
E quando non ci sono più i caloriferi accesi? Esistono in commercio yogurtiere a vaso o a vasetti semplicissime, poco costose e pratiche ed il procedimento è identico.
E per chi non può bere latte si può utilizzare anche il latte di riso o di soia ed i fermenti lattici acquistabili in farmacia.
Ho notato che la bontà del risultato dipende dallo yogurt di partenza.
Qualcuno ha altri suggerimenti in merito?
Poi vorrei conoscere almeno qualche commento sulle precedenti ricette, per sapere se qualcuno le ha provate o ha altre ricette da consigliare.
Marilena, della Azienda Cascina Costa Antica di Monte Marenzo.
in risposta a:
Poi vorrei conoscere almeno qualche commento sulle precedenti ricette, per sapere se qualcuno le ha provate o ha altre ricette da consigliare.
ma carissima marilena, basta che te mi inviti e io vengo a provarle tutte le tue ricette, anche se mi tocca vedere anche gustavo :):) ma per le tue ricette è un sacrifico che si fa volentieri, certo che mentre scrivo mi viene alla mente, siamo a 200 metri in linea d’ aria e ti scrivo ????? mi sa che ho qualche problema :):). al momento però sono a lecco nehhhhh.
ciao a tutti