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Virta da pendolari (1)

pendolari“Il pendolarismo è il fenomeno consistente nel reiterato spostamento, quotidiano o a cadenza settimanale, di persone che si muovono dal proprio luogo di residenza per motivi di studio, lavoro o comunque regolarmente, ad altra destinazione. I mezzi più usati per gli spostamenti sono treno, automobile e autobus” (da http://it.wikipedia.org/wiki/Pendolarismo).

Dalla teoria alla pratica: sono molti i Montemarenzini che quotidianamente vivono questa odissea. Essere pendolare significa vivere una vita parallela, perennemente scandita dal passare inesorabile dei secondi, sempre frenetica, sempre sull’orlo di una crisi di nervi, sempre con la mano pronta sul clacson!

Si tratta di un’universo talmente variegato da ispirare, in tempi recenti, una rappresentazione teatrale (“Pendolari”, al CRT di Milano nei mesi scorsi).

Per comprendere meglio questa realtà che coinvolge molti di noi, inizieremo nei prossimi giorni un viaggio che ci porterà ad esplorarne i diversi aspetti positivi e negativi, le (poche) gioie e i (molti) dolori.

Aspettiamo il contributo di tutti i pendolari!

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Un pensiero su “Virta da pendolari (1)”

  1. Nella mia, più che trentennale, esperienza di pendolare, non ho mai visto, come in questi ultimi anni, un così grande degrado ed un’inefficienza così grave del servizio della rete ferroviaria.
    Numerosissimi i disagi che sono sotto gli occhi di tutti (tranne di chi ci governa e in particolare da Formigoni – pupillo di Berlusconi, inamovibile governatore lombardo da 15 anni -, il sottosegretario al Governo delle Infrastrutture Castelli –Lega candidato sindaco di Lecco – e l’Assessore ai trasporti lombardo Raffaele Cattaneo): treni soppressi, convogli in ritardo tutti i santi giorni, vagoni stracarichi di viaggiatori, perdite delle coincidenze, carrozze obsolete con impianti di condizionamento non funzionanti e vetri bloccati, porte che non si aprono, sedili sporchi, bagni inutilizzabili, ecc.
    Chi, come me, pendola tra Calolzio e Milano, si ricorda perfettamente l’inaugurazione del raddoppio della linea avvenuta poco più di un anno fa (10-9-2008) a Lecco.
    C’erano tutti: Formigoni – pupillo di Berlusconi, inamovibile governatore lombardo da 15 anni -, il sottosegretario del Ministero delle Infrastrutture Castelli –Lega candidato sindaco di Lecco – e l’Assessore ai trasporti lombardo Raffaele Cattaneo (la ripetizione è voluta). Tutti in coro a sproloquiare e a declamare che da quel momento in poi il tempo di percorrenza tra Lecco e Milano, per i treni così detti “diretti”, sarebbe stato di poco più di 35 minuti.
    FALSO!
    Subito dopo l’inaugurazione-farsa, i tempi sono raddoppiati!
    Per andare da Lecco a Milano al mattino, con un treno “diretto” (orario ormai ufficiale di Trenitalia) ci si impiega 54 minuti (dalle 6.53 alle 7.47). Quasi un’ora, altro che mezz’ora!
    E tutto questo dopo il raddoppio della linea costata ai contribuenti lombardi (che continuano a votare Formigoni e Castelli) milioni di Euro! Quattro anni di lavori, 14 chilometri realizzati, e 200 milioni (26 dei quali messi a disposizione da Regione Lombardia) il costo complessivo.
    Perché sono raddoppiati i tempi? Perché nel raddoppio della linea tra Carnate e Calolzio non sono stati previsti gli SCAMBI! (pazzesco, i banalissimi scambi. Il deviatoio, detto anche scambio, è un ente ferroviario atto a deviare la corsa di un treno portandola da un binario ad un altro. Elemento pensato fin dall’invenzione dei treni nell’Ottocento!).
    Senza scambi cosa succede: ogni treno nella tratta Calolzio-Carnate si trova in coda ad un altro treno che lo precede sullo steso binario senza la possibilità di sorpassarlo in caso di guasto o di convoglio locale (che fa tutte le fermate) anziché diretto.
    Chiaro? Se si ferma un treno: TUTTI FERMI! Bisogna attendere che il convoglio in avaria venga rimosso da un locomotore che lo agganci e poter così far riprendere la circolazione degli altri treni! (pazzesco vero? Da non crederci).
    Di chi la colpa di tutti i disservizi? (treni soppressi, convogli in ritardo tutti i santi giorni, vagoni stracarichi di viaggiatori, perdite delle coincidenze, carrozze obsolete con impianti di condizionamento non funzionanti e vetri bloccati, porte che non si aprono, sedili sporchi, bagni inutilizzabili, ecc. – anche qui la ripetizione è voluta).
    La colpa è da attribuire senz’altro a Trenitalia certo, ma anche della Regione Lombardia (quindi il nostro Governatore a vita Formigoni se continuate a votarlo!), perché la regione Lombardia è titolare di un accordo in convenzione con Trenitalia e ha il titolo per pretendere il rispetto degli impegni e il miglioramento del servizio. Ma Formigoni e l’Assessore ai trasporti Cattaneo non hanno mai fatto nulla. Anzi, alcuni mesi fa, in Regione è stata respinta una mozione di sfiducia a Cattaneo per la sua inefficienza in tema di trasporti ferroviari. Partito di Berlusconi e Lega Nord (sì quelli che dicono che fanno gli interessi dei cittadini lombardi, ma fanno da 15 anni i loro interessi) hanno votato contro.
    E i lombardi continuano a votarli!

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