“Bisogna essere positivi in tutto”: Intervista al capitano del San Paol calcio.
Della serie a volte ritornano: ritorna la rubrica più scoppiettante e brillante della galassia Sport a San Paol. Oggi l’ospite della nostra rubrica è il grande capitano della nostra amata squadra Daniel Fasolin.
Ciao Daniel innanzitutto ti ringrazio per essere qui e cominciamo con la prima domanda che non riguarda strettamente il San Paol ma la tua carriera. A che età hai iniziato a giocare e perché hai scelto proprio il calcio come sport?
Ciao Fabri, è un piacere essere ospitato nella tua rubrica. Andando indietro con la memoria, ricordo che ho iniziato a giocare in maniera ufficiale all’età di 9 anni: e l’esordio non poteva che avvenire nel San Paol! Non c’è un motivo particolare per cui ho scelto il calcio, solamente perché è la mia passione! Da piccolo praticavo anche altri sport, come ad esempio il nuoto, ma l’unico che mi dava e che mi da tuttora le emozioni e l’adrenalina necessarie alla pratica agonistica è il calcio.
Ed ora parliamo del San Paol; visto che siamo verso la fine del campionato regolare te la senti di fare un bilancio?
Il bilancio non può che essere positivo, pensando anche ai problemi organizzativi che abbiamo avuto all’inizio di quest’anno (la crisi economica si è fatta sentire e anche noi abbiamo dovuto farci i conti). Abbiamo iniziato la stagione con un nuovo allenatore, mister Paolo Benedetti, che fino all’anno scorso era un nostro compagno di squadra, e con nuovi giocatori. Esclusa la prima partita (sconfitta casalinga 1-5), le altre ce le siamo giocate tutte fino all’ultimo minuto raggiungendo una striscia di 9 risultati utili consecutivi. La squadra ora veleggia nei primissimi posti della classifica ed ha raggiunto una sua maturità.
Si, direi che non possiamo che essere soddisfatti.
Oggi visionando la classifica la prima cosa che balza all’ occhio è il nostro splendido 2° posto ma purtroppo provvisorio. Credi che riusciremo a qualificarci ai play-off ?
Caro Fabri, come sai la scaramanzia è un fattore fondamentale per una squadra, quindi non mi scucirai una parola su questo. Posso solo dire che sicuramente lotteremo fino all’ultimo secondo per raggiungere questo obiettivo.
Visto che tu sei uno dei veterani della squadra come si stanno comportando i più giovani in questo campionato?
I giovani si stanno comportando benissimo. Alcuni di loro rappresentano la spina dorsale della squadra e sono importantissimi per qualità, quantità e affidabilità. Il futuro della squadra è in mano loro, noi “vecchietti” prima o poi lasceremo, anche se più poi che prima.
Poi volevo farti una domanda personale, come ci si sente ad essere capitano del San Paol?
Sicuramente essere il capitano di una squadra è una bella soddisfazione. Ti senti un po’ un punto di riferimento per i tuoi compagni e proprio per questo devi cercare di essere sempre un esempio positivo in tutto, dentro e fuori dal campo.
Ora vorrei parlare degli splendidi ultras del San Paol. Credi che lo straordinario tifo degli ultras abbia contribuito a questo splendido campionato del San Paol?
Sicuramente si!!! Giocare con il tifo dei ragazzi è una spinta a ricercare la vittoria con ancor più grinta e motivazione! In più è bello coinvolgere ragazzi che non giocano ma che si divertono stando in compagnia in una maniera molto genuina. Stefano (il nostro capo ultrà) in questo è un grande e gli vanno fatti i complimenti!
Quali sono stati i tuoi miti calcistici? Chi sono oggi secondo te i migliori tre giocatori in Italia?
Il primo giocatore di cui mi sono veramente “innamorato” è stato Roberto Baggio: una classe dentro e fuori dal campo eccezionale, un esempio assoluto. Da interista poi non posso non citare Ronaldo ed Eto’o: veramente due fenomeni. Da appassionato in generale ho veramente molto apprezzato Maldini, Del Piero e Zanetti J (non a caso tre capitani) che uniscono alle indubbie qualità tecniche, delle grandi doti di carisma. Punti di riferimento assoluti.
Ti dico i 4 migliori giocatori del campionato italiano, 1 per ruolo:
- portiere: Julio Cesar
- difensore: Lucio
- centrocampista: Hamsik
- attaccante: Eto’o
Sono forse un po’ di parte?
Ed eccoti l’ultima domanda in tema sportivo, anche se non riguarda proprio la squadra. Pensi che il nostro incantevole comune abbia le strutture adattate a far praticare lo sport a tutti i suoi cittadini?
Direi che è abbastanza superfluo sottolineare come il nostro paese goda di strutture sportive da far invidia non solo a paesi delle stesse dimensioni di Monte Marenzo, ma a paesi ben più grandi!
A Monte Marenzo c’è possibilità di giocare a calcio, calcetto, pallavolo, basket, tennis, pattinaggio e l’elenco potrebbe continuare. L’importante è rispettare gli spazi e gestire le strutture in maniera efficiente, non solo dal punto di vista economico ma anche da quello dell’accessibilità delle persone che deve essere la più ampia possibile.
E siamo giunti alla fine dell’intervista, saluto e ringrazio Daniel e… forza San Paol.
E’ stato un piacere, forza San Paol!!
Il terzo numero della Rubrica Sport e San Paol è terminato.
Un saluto dal corrispondente di UPer, il vostro Fabrizio (Awesome) Fontana.