A proposito di Report a Monte Marenzo
Il servizio che Report manderà in onda il 17 aprile è per la nostra associazione una opportunità importante, perché farà conoscere i nostri progetti ad un vasto pubblico.
C’è un aspetto che vorrei sottolineare con forza. I veri protagonisti, quelli che hanno dato gambe e prospettive alle nostre idee, sono LE FAMIGLIE che hanno deciso di alimentarsi in modo sano e nello stesso tempo contribuire a salvaguardare il territorio! Da tempo riunite in gruppi d’acquisto hanno deciso di dare vita al progetto ”SPIGA E MADIA”, progetto di pane a filiera corta per tutti i gruppi di acquisto del distretto di economia solidale della Brianza e del Vimercatese.
Per prima cosa hanno valutato la disponibilità e la qualità delle materie prime locali, poi la fattibilità economica del progetto, cioè il giusto prezzo per i consumatori, per gli agricoltori, per il mugnaio, per il fornaio. Gli agricoltori di pianura hanno ricominciato a coltivare il grano, il fornaio ha confezionato il pane e i gruppi d’acquisto hanno pensato alla sua distribuzione. Questo ha comportato la formazione di un giovane fornaio, che impiega un nuovo forno a legna per la produzione delle pagnotte.
Nella nostro paese da tempo si coltiva il farro, ed è stato facile cominciare a produrre anche la segale, grazie al sostegno della Comunità Montana per la coltivazione dei cereali minori. Infatti, la segale appartiene a questa famiglia di cereali, che sono vocati alla montagna perché crescono bene su terreni poveri. A questo punto è stato semplice stabilire una collaborazione con il progetto “Spiga e madia”, per fare un saporito pane di segale e creare una sinergia tra montagna e pianura.
La filiera corta, campo – tavola, ha portato benefici a tutti i soggetti coinvolti: consumatori, mugnaio, fornaio e, cosa assolutamente straordinaria, a beneficiarne maggiormente è stato l’agricoltore produttore di cereali di qualità. Addirittura è stato concordato un patto di acquisto prima della semina e, inoltre, si parla di fare anche un accordo di solidarietà economica per dividere i rischi con i consumatori se il raccolto non va a buon fine. Strabiliante, se pensate che normalmente sono la trasformazione e la commercializzazione a fissare il prezzo del prodotto, lasciando attore passivo l’agricoltore.
E’ un salto di qualità decisivo che assegna anche al consumatore un ruolo da protagonista, in quanto diventa solidale con tutti gli attori della filiera e può controllare il processo di quello che mangia, disponendo di una valida alternativa alimentare rispetto a prodotti la cui logica è solo realizzare il massimo profitto. Così diventa un po’ lui stesso contadino e contribuisce notevolmente a tutelare l’ambiente, adottando i campi coltivati per alimentare la sua dispensa. Alla fine il tutto ha una ricaduta in termini di salute, per l’uomo e per il paesaggio agrario.
Anche a Monte Marenzo e nei paesi vicini si stanno formando dei GAS (gruppi di acquisto solidale), che potranno stimolare l’agricoltura locale, fatta di piccole realtà agricole ed anche di molti proprietari di terreni agricoli spesso sottoutilizzati, o inutilizzati. Queste iniziative sono una nuova concreta realtà che irrompe con energia, creando reti di consumatori, trasformatori, contadini. Ma è importante ribadire che è la famiglia, il consumatore, a decidere dove acquistare e da chi.
Visto il successo dell’iniziativa, a cui si è interessata appunto la trasmissione Report, viene logico pensare che aumenteranno le richieste di cereali e di farine di produzione locale controllata. Questo comporta, per continuare a soddisfare le esigenze dei consumatori e produttori, un ulteriore salto di qualità e considerare l’impiego di impianti per una prima lavorazione dei prodotti che preservino la salubrità e la sicurezza alimentare.
L’Associazione Agricoltori Valle San Martino ha già pronto un progetto, condiviso dalla Comunità Montana, per il ripristino di un mulino, utilizzabile sia in ambito locale che da quanti provengono da altre province, ma anche da chi ha un piccolo pezzo di terra e vuole alimentarsi con la sue farine.
I prossimi pensieri sono quelli di promuovere corsi di agricoltura pratica con lo scopo di formare nuovi agricoltori, magari attraverso l’utilizzo di campi ed orti sociali. La nostra Associazione è pronta ad accogliere nuovi soci, convinta che nei vari progetti in cantiere ognuno può trovare un proprio ruolo creativo e concreto ed apportare un contributo decisivo ad un settore che ha importanti prospettive.
Gustavo Centenaro, presidente dell’Associazione Agricoltori Valle San Martino