Approvato il Bilancio di Previsione 2011. Dibattito e documenti
Il Consiglio comunale, dopo un mese dalla presentazione, ha approvato definitivamente il Bilancio di Previsione 2011.
Come aveva dichiarato l’assessore al bilancio Ornella Chiari, il ritardo con il quale viene approvato il documento è dovuto alla mancata comunicazione del Ministero degli Interni circa i trasferimenti destinati al comune di Monte Marenzo. Inoltre, e non è una questione da poco, anche la Regione Lombardia non ha ancora deciso quali saranno le risorse destinate a voci per noi fondamentali, quali i servizi sociali, le politiche nel settore scolastico ed, eventualmente, il finanziamento di bandi destinati alla realizzazione di opere pubbliche. Se a tutt’oggi è certo che il governo Lega-Pdl darà alla Lombardia 60 milioni di euro in meno dello scorso anno nel riparto sociale, è altrettanto certo che sino a metà luglio non ci sarà la discussione sull’assestamento del bilancio regionale. In quella data vedremo se il Pirellone riuscirà a far fronte ai mancati versamenti statali con risorse proprie, come promesso.
Per il nostro comune conoscere questi dati è fondamentale perché circa il 40% delle risorse ci vengono dallo stato e dalla regione.
Pur considerando che a tutt’oggi non ci sono ancora i chiarimenti ufficiali, non è che l’Amministrazione poteva ulteriormente aspettare l’approvazione del bilancio. Il consigliere Gandolfi ha sottolineato che se le responsabilità del Governo sono precise, “noi non possiamo sottrarci dalla responsabilità di chiudere nel migliore dei modi la fase di approvazione del bilancio e cominciare a gestire i servizi e gli interventi programmati, sapendo che i prossimi potrebbero essere mesi difficili”.
Per il corrente anno nessun servizio e intervento erogato nel 2010 viene eliminato, o radicalmente ridotto, e la parità tra le entrate e la spesa è garantita anche dalla compartecipazione degli utenti alla copertura del costo di alcuni servizi, attraverso il metodo ISEE. Sempre Chiari ha di nuovo ribadito un concetto fondamentale: “Ci troviamo davanti ad un bivio: o tagliamo drasticamente i servizi sociali, la scuola, i servizi all’infanzia e ai giovani, le manutenzioni del territorio e del patrimonio comunale, o chiediamo ai cittadini di partecipare, in proporzione alle loro possibilità economiche (l’ISEE appunto), alla copertura parziale di quei servizi che sono fondamentali per ogni comunità civile”.
La consigliera Cinzia Mauri ha chiarito con quali criteri si intende procedere a mantenere alto il finanziamento del settore dell’istruzione e della cultura. “Con l’introduzione dell’ISEE sulla provvidenza economica che diamo ad ogni studente dell’obbligo – ha dichiarato – intendiamo salvaguardare i progetti all’interno della scuola e la gratuità del trasporto sul bus comunale, nonché un contenimento del costo della mensa. La ragione è semplice. L’applicazione dell’ISEE sulle provvidenze tende a distribuire le minori risorse con più equità, favorendo le famiglie con i redditi più bassi. Mentre, finanziare i progetti serve a qualificare l’offerta formativa della scuola a beneficio di tutti.”
Nella tabella seguente riportiamo un quadro riassuntivo delle spese relative alle funzioni e gestioni del comune. E’ facile notare come si è cercato di diminuire i costi della macchina amministrativa, mentre i servizi, pur con un lieve contenimento dei costi, mantengono gli alti valori che sono da tempo una buona pratica della amministrazione comunale di Monte Marenzo.
Il consigliere Daniel Fasolin ha chiarito con quali strumenti l’amministrazione intende ulteriormente contenere i costi generali della macchina comunale: “Stiamo avviando una ricognizione accurata della gestione delle utenze, in particolare per quelle elettriche, per poi procedere all’introduzione del fotovoltaico e alla progressiva sostituzione della illuminazione pubblica tradizionale con il LED, magari investendo anche in un sistema di controllo digitale dei consumi di questi ultimi.”
Per la prima volta si prevede l’introduzione della compartecipazione degli utenti sul Telesoccorso e sul Servizio di Assistenza Domiciliare (per redditi inferiori a 7.500 il SAD non si pagherà, mentre si arriverà a compartecipare sino ad un massimo del 50% del costo del servizio per redditi annuii ISEE superiori a 19.500). In sede di conversione del bilancio è stata confermata la scelta che tutti i servizi comunali destinati ai minori disabili (assistenza scolastica e trasporto con minibus attrezzato) non siano onerosi per le famiglie.
Il mantenimento di un adeguato standard dei servizi ha richiesto lo spostamento su questi di una somma di 12.000 euro che il comune metteva a copertura del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti (TARSU). Questo spostamento, che è di circa il 10% del costo del servizio, è compensato da un incremento della tassa dei rifiuti che aumenta in pari quota percentuale. Aumento che trova giustificazione anche in un incremento complessivo dei costi del servizio, che passa da euro 146.221,80 del 2010, ad una spesa presunta di 152.097,23 euro.
Nella bolletta mediamente ogni 100/mq. avremo questi importi annui: + 7,00 € per le abitazioni, + 40,00 € per le industrie (escluse le aree produttive), + 38,00 € per i negozi. Con questo aumento la copertura della tassa raggiunge poco meno del 90% del costo della TARSU.
Questa è stata l’unica voce del bilancio 2011 sulla quale la minoranza ha fatto un emendamento per esprimere la sua contrarietà all’aumento. L’emendamento non si è potuto accogliere perché, sempre seguendo la proposta della minoranza, si doveva tagliare in capitoli che già sono al limite della loro capacità di coprire le spese previste.
In sede di dibattito consiliare l’assessore Chiari e il consigliere Gandolfi hanno chiarito che, se non si decideva di incrementare la TARSU, l’unica altra alternativa era aumentare l’addizionale comunale sul consumo di energia elettrica. Questa alternativa proposta dal Governo è stata ritenuta dalla maggioranza di Un paese per star bene eccessivamente gravosa per i cittadini, in quanto il costo della bolletta ENEL, o altro gestore, è già alto e l’incremento avrebbe colpito indistintamente tutte le utenze, mentre per la TARSU sono previsti abbattimenti per le persone singole, per chi smaltisce a livello domestico la frazione umida, per i locali temporaneamente non abitati, e così via.
La TARSU ha un po’ catalizzato il dibattito e, pertanto, abbiamo sentito l’assessore al Bilancio Ornella Chiari e l’assessore all’Ambiente Franco Rota, i quali ci hanno rilasciato la seguente dichiarazione.
“Sulla questione della TARSU c’è un orientamento del Governo a far sì che le amministrazioni locali arrivino in un congruo periodo di tempo a coprire con la tassa l’intero costo del servizio. Infatti, ha dato ai comuni la facoltà di aumentare l’addizionale sul consumo di energia elettrica per raggiungere questo obiettivo. L’amministrazione di Monte Marenzo, per le ragioni che avete già spiegato, ha ritenuto di non applicare questo aumento, anche se sarebbe stato molto favorevole per le casse pubbliche, considerato che probabilmente questa entrata ci sarebbe stata garantita anche per gli anni a venire. Riteniamo che il costo della TARSU per i cittadini di Monte Marenzo continui ad essere ragionevole, soprattutto se consideriamo che nella tassa, oltre alla raccolta e smaltimento dei rifiuti, sono comprese le spese di gestione del Centro di raccolta di via S. Alessandro (totalmente gratuito) e della spazzatura delle vie e delle piazze, nonché di un terzo del costo dello stradino.
Quindi abbiamo ritenuto di non accogliere la richiesta di bloccare l’aumento, perché questo avrebbe significato far mancare i soldi per mantenere il buon servizio che abbiamo. Inoltre, saremmo stati costretti a prelevare la somma necessaria a coprire il costo del servizio da altri settori del bilancio, già in condizioni critiche. Riteniamo invece opportuno avviare lo studio per l’introduzione della gestione del servizio a tariffa, dove ogni cittadino non è più tassato in base alle superfici degli immobili e delle aree scoperte, bensì paga il costo del servizio in proporzione alla quantità di rifiuti prodotti. E’ una gestione più equa e avanzata che stimola la riduzione dei rifiuti conferiti al servizio, però richiede un’organizzazione completamente diversa e, soprattutto, un efficace sistema di controllo che scoraggi le tentazioni di disperdere i rifiuti nell’ambiente.
Nei seguenti link
BILANCIO_PREVISIONE_2011_ENTRATA
BILANCIO_PREVISIONE_2011_SPESA
INVESTIMENTI_TRIENNIO 2011,2013_ENTRATA
INVESTIMENTI_TRIENNIO_2011,2013_USCITA
Sono riportati integralmente il Bilancio di Previsione 2011 e il relativo Piano Triennale delle opere pubbliche. Alcune cifre dell’entrata del Bilancio cambieranno, in quanto le ultime comunicazioni sui trasferimenti dallo stato ci danno un ulteriore taglio di 5.000 euro. Questo aggiustamento era stato oggetto di un emendamento a firma Gandolfi, che lo stesso ha chiesto di non sottoporre al voto e rimandarlo ad altra data, perché il prospetto inviato ai consiglieri conteneva un errore di calcolo.
Dopo la discussione il gruppo di minoranza (che ha video presentato le sue osservazioni) e il consigliere Bonacina hanno espresso voto contrario al Bilancio 2011 con motivazioni in parte diverse ed altre coincidenti.
Per un parere complessivo sul Bilancio 2011 abbiamo sentito il Sindaco e i consiglieri di maggioranza. Le loro osservazioni hanno toccato diversi temi del dibattito che si è tenuto sull’argomento e, in particolare, si sono soffermati su alcuni punti.
La ragione delle manovre operate dalle leggi finanziarie è chiara: i trasferimenti dello stato sono sempre meno (e lo saranno anche per il futuro), i comuni per sopravvivere in modo decente saranno autorizzati a prelevare le risorse dai tributi locali, secondo rigidi meccanismi decisi a livello centrale, con uno scarso rispetto delle esigenze e dell’autonomia agli enti locali. Tutti concordano nell’auspicare che il federalismo fiscale non si riduca solo a questo.
Gandolfi ha osservato che: “Il Bilancio di Previsione 2011 è composto da duecento voci di spesa e la minoranza ha ufficialmente chiesto una cosa sola: non aumentare la tassa sui rifiuti. Quindi possiamo definire l’impianto generale sostanzialmente positivo, anche se questo, per la minoranza, non ha significato esprimere un voto favorevole.”
Inoltre, si è detto sorpreso per l’animosità con la quale la capogruppo di minoranza, Anna Maria Mangili, si è rivolta ai consiglieri di maggioranza. Soprattutto considera “un atteggiamento sbagliato che Anna Maria sia uscita dall’aula mentre Ornella prima, e io successivamente, cercavamo di rispondere ai quesiti da lei stessa posti e che noi rispettosamente abbiamo ascoltato con attenzione per oltre mezz’ora. Secondo me se si vuole un atteggiamento dialogante, che noi non abbiamo mai fatto venir meno, è giusto rispettare anche queste formalità che poi si traducono in sostanza.”
Riportiamo altre considerazioni colte al volo dagli amministratori di Un paese per star bene.
Il Bilancio 2011 è il migliore che si poteva fare nelle ristrettezze che stiamo attraversando. Lo prova il fatto che non ci sono state proposte fatte attraverso gli emendamenti (eccetto quello della TARSU), il solo metodo che deve indicare con precisione la copertura di ogni spesa proposta. Gli emendamenti vanno votati uno ad uno e bisogna avere il coraggio di indicare dove eventualmente tagliare e a cosa rinunciare.
E’ stato chiesto perché non si è fatto il bilancio partecipato. La risposta è che il bilancio partecipato è una cosa seria, in quanto chiama preventivamente i cittadini a condividere le cose da fare, soprattutto opere pubbliche. In questa occasione non sarebbe stata una cosa seria, perché su questo bilancio di soldi non ce ne sono e quindi sarebbe stata una presa in giro. Considerate che su una spesa prevista di circa 1,5 milioni di euro, a tutt’oggi, si pensa di arrivare con un avanzo di amministrazione di circa 5.000 euro. Nulla.
E’ stato chiesto perché non viene applicato l’ISEE anche su alcuni servizi erogati dalla cooperativa Mosaico. La natura delle politiche giovanili sfugge a quella di un normale servizio. Il Centro di Aggregazione Giovanile è fatto apposta per consentire ai giovani di aggregarsi in maniera informale. Anzi, la non iscrizione e l’informalità è uno dei presupposti fondamentali di questa struttura: i ragazzi vengono e vanno quando gli pare e piace. Vengono anche quelli di Calolzio, di Torre de Busi, come i nostri vanno a Calolzio o Torre de Busi. Il CAG e la ludoteca hanno la stessa matrice degli oratori, dove non si prevede iscrizione o tassa di frequenza.
Un altro quesito posto nel dibattito consiliare. L’assessore Chiari, l’anno scorso, aveva dichiarato che i 29.000 euro di economia derivanti dalla rinegoziazione dei mutui avrebbero dovuto essere usati per progetti che guardano alle future generazioni, per la tutela ambientale e, solo in caso di estrema difficoltà, per le spese correnti.
Così è stato fatto, perché:
- 15.000 euro serviranno per il Piano di Governo del Territorio, il più importante dei progetti che guardano lontano, lo strumento fondamentale che consegnerà alle future generazioni un ambiente ecosostenibile, tutelato nel suo patrimonio naturalistico e nel paesaggio agricolo ancora esistente;
- 7.000 euro concorreranno a coprire la spesa per interventi di ripristino di piccoli smottamenti, a seguito delle forti piogge dello scorso agosto che hanno compromesso la stabilità dei suoli;
- i rimanenti 7.000 euro hanno contribuito a sostenere capitoli di spesa corrente, a causa della estrema difficoltà di pareggiare il Bilancio 2011.
Pareggiare il bilancio è la condizione essenziale per poter andare avanti, altrimenti bisogna programmare il disavanzo aumentando tutte le tariffe. La maggioranza è tenuta, obbligata, ad assume la responsabilità di chiudere il bilancio in pareggio.
E’ stata fortemente ribadito l’impegno a procedere verso la formazione dell’Unione dei Comuni, come ampiamente anticipato nella presentazione del bilancio lo scorso mese. Un paese per star bene vogliono tranquillizzare tutti, anche i paladini dell’antipolitica: l’Unione non è una istituzione che costa in sé, non avendo un’assemblea e un presidente che percepiscono indennità. E’ un organismo funzionale gestito dai sindaci dei comuni aderenti, con il compito di razionalizzare e valorizzare le risorse di ogni singolo ente.
Nel Bilancio sono previsti introiti a seguito della cessione in proprietà delle aree attualmente in diritto di superficie sulle quali sono edificati gli alloggi economico-popolari e gli insediamenti PIP della Levata. L’apertura del procedimento sarà necessario a reperire le risorse destinate ad importanti opere pubbliche e a sostenere i prossimi insediamenti dell’edilizia sociale previsti dal PGT.