Continua la nostra panoramica sulla situazione del lavoro nel nostro territorio.

Notizie preoccupanti vengono ancora da un’Azienda di Monte Marenzo.

La Fond Metalli azienda con 57 dipendenti a Monte Marenzo e 9 impiegati a Campodarsego (PD) è da qualche tempo in difficoltà a causa di un calo di fatturato del 30 %.

Dopo un periodo di cassa integrazione ordinaria, il 30 luglio 2010, in prossimità della chiusura feriale, senza alcun segnale di preavviso, l’azienda comunica alle Organizzazioni Sindacali l’avvio delle procedure della messa in mobilità (licenziamento) per 22 lavoratori.

Dopo alcune ore di sciopero e diverse ore di trattativa si è riusciti ad evitare i licenziamenti utilizzando la cassa integrazione straordinaria per 35 persone e il contratto di solidarietà per altre 22 persone (soprattutto donne). Entrambi gli ammortizzatori richiesti scadranno a fine ottobre 2011.

Nei mesi scorsi l’azienda ha spostato alcuni macchinari da Monte Marenzo in un capannone situato nel Veneto.

I lavoratori, preoccupati di questi spostamenti, tramite i propri rappresentanti, hanno chiesto alla proprietà (sig. Vittorino Lazzaro, imprenditore veneto) spiegazioni in merito.

La risposta ricevuta è stata che era necessario apportare delle modifiche per renderle più efficienti e dopo sarebbero in parte ritornate nella sede di Monte Marenzo.

A distanza di mesi si sono visti sparire altri macchinari senza essere sostituiti da altri, e senza vedere arrivare nuovi prodotti.

I lavoratori, preoccupati per il proprio futuro, hanno deciso a maggioranza di effettuare un’ora di sciopero per turno, con presidio davanti alla portineria. Sciopero e presidio effettuato nella giornata di martedì 12 aprile. Con queste iniziative i lavoratori e le lavoratrici hanno voluto rendere visibili all’esterno la loro preoccupazione, con la speranza che ci sia qualcuno che in qualche modo si faccia carico di questi loro timori. Si aspettano che i Rappresentanti delle Istituzioni intervengano, anche perché il nostro territorio non si può permettere a continuare a perdere posti di lavoro.