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Caccia al bisonte sulla strada per Cisano

l comune di Cisano Bergamasco ha aperto la caccia ai bisonti della strada che ogni giorno, a centinaia, percorrono le vie del centro. Lo ha fatto convocando una conferenza di servizio il 7 luglio scorso e invitando tutte le istituzioni locali e interprovinciali, i rappresentanti di categoria degli autotrasportatori e delle attività economiche, nonché altri soggetti interessati.

Le ragioni sostenute dall’Amministrazione di Cisano Cisano Bergamasco sono semplici: considerato che siamo il comune cerniera fra le province di Bergamo e di Lecco e che l’abitato è attraversato dalla S.P. ex S.S. 639, il traffico ci soffoca e si registrano incidenti, con esiti spesso gravi per le persone. La situazione è ulteriormente aggravata dal numero dei mezzi pesanti in movimento e dalla sempre minor sicurezza soprattutto per gli utenti delle strutture scolastiche comunali, che sono ben 618 unità.

La soluzione proposta è quella di chiudere ai veicoli pesanti il transito per il centro paese nelle fasce orarie interessate dal flusso degli studenti e, precisamente

da lunedì a venerdì sabato
dalle ore 7,30 alle ore 8,30 dalle ore 7,30 alle ore 8,30
dalle ore 12,45 alle ore 13,30 dalle ore 12,45 alle ore 13,30
dalle ore 15,45 alle ore 16,15  

Il percorso alternativo proposto, per quanti vengono da Lecco, è dirottare il traffico pesante sulla bretella che dalla località Bisone si raccorda con la provinciale verso Brivio, in direzione Villa d’Adda, Carvico, asse interurbano per Bergamo. Sostanzialmente simile il tragitto inverso tra Bergamo e Lecco.

duelCom’era prevedibile la proposta ha incontrato molti pareri negativi, anche se tutti gli intervenuti hanno mostrato comprensione per i problemi sacrosanti posti da Cisano e non pochi hanno convenuto che la riqualificazione della 639 è una storia infinita, come infinite sono state le promesse dei politici, mai mantenute, per porvi mano in modo risolutivo.

Le critiche al progetto sono riassumibili in tre osservazioni. I comuni limitrofi e influenzati dalla nuova direzione del traffico sottolineano che di fatto il problema non viene risolto, perché semplicemente viene spostato sui loro territori, e questo non lo vogliono (è interessante notare come implicitamente ammettono che l’Amministrazione di Cisano ha ragione a imporre il divieto). Un’altra criticità evidenziata sostiene che limitare il trasporto con mezzi pesanti sarebbe troppo penalizzante per le attività produttive e commerciali locali. I rappresentanti degli autotrasportatori, inoltre,  hanno osservato come gli autisti, per non intraprendere un percorso più lungo, potrebbero fermarsi in attesa che scatti l’ora per attraversare Cisano, ma questo comporterebbe la realizzazione di aree di sosta attualmente inesistenti.

Il sindaco di Monte Marenzo, Gianni Cattaneo, ha invece espresso un parere favorevole premettendo che da tantissimi anni le Amministrazioni locali attendono la riqualificazione della Lecco Bergamo trattandosi, come noto, di una arteria con altissimo traffico che attraversa centri urbani altamente popolati. La proposta – ha continuato – potrebbe in qualche misura dirottare la viabilità pesante sulla sponda destra del fiume Adda e alleggerirebbe il traffico lungo il tronco stradale che attraversa la frazione Levata, luogo di frequenti e gravi incidenti.

Il dott. Filippo Paradiso, il funzionario responsabile del comune di Cisano, ha concluso i lavori richiamando la comunicazione della Provincia di Bergamo, la quale ha chiesto che la conferenza di servizio avesse carattere istruttorio, in attesa di condurre le necessarie rilevazioni tecniche e approfondire le conseguenze sulla viabilità che il provvedimento ordinatorio del comune provocherebbe.

I bisonti per ora possono continuare a ruggire per il centro di Cisano, in attesa di decisioni alternative che potrebbero scaturire dal prossimo appuntamento: il 1 settembre prossimo.

P.S. – Sarebbe auspicabile che a questi tavoli fossero invitati anche i rappresentanti delle associazioni che si battono per la vivibilità delle nostre comunità e per i diritti dei cittadini-pedoni e ciclisti.

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