Don Giuseppe Turani ci guida all’Avvento e al Natale. Pubblicato un suo sussidio liturgico-pastorale
Incontro Don Giuseppe in via S. Alessandro su uno di quei cammini che il Manzoni, guardando il paesaggio che circondava Lecco, avrebbe definito “stradicciole”, e il nostro Don avrebbe potuto essere il curato che “tornava bel bello dalla passeggiata verso casa, sulla sera del giorno 7 novembre dell’anno 1628.”
Ma è mattino, non è ancora novembre, e Don Giuseppe torna in Canonica dopo avere celebrato la Messa al Ricovero, non è un pavido come Don Abbondio né io sono il “bravo” che lo attende per impedire qualche matrimonio…
Don Giuseppe sorride alla citazione letteraria, osserva che mi manca il compare per rendere più plausibile la scena dei “Promessi Sposi” e mi invita ad accompagnarlo perché vuole darmi una sua pubblicazione.
Sì, il nostro Don Giuseppe è nuovamente nelle librerie con un suo Sussidio liturgico pastorale edito dai “Periodici San Paolo”. A febbraio di quest’anno, in preparazione della Pasqua, è uscito “Cristo, mia speranza, è risorto!”.
Il nuovo libro è ancora un sussidio ma dedicato all’Avvento e al Natale 2011. Il titolo è: “Sarà chiamato Dio con Noi” e, come scrive l’autore nell’introduzione, vuole suggerire spunti e riflessioni per aiutare a vivere con consapevolezza e impegno il tempo di Avvento e di Natale.
Il titolo richiama il Vecchio Testamento. Il Profeta Isaia parlò della concezione e nascita del Messia: “Ecco, la Vergine concepirà e darà alla luce un figlio: e il Suo Nome sarà Emanuele [Dio con noi]” (Isaia 7:14).
La forma è la medesima del sussidio per la quaresima: Il libro prende in esame alcuni atti celebrativi della liturgia ed è strutturato con l’approfondimento di ciascuno di questi atti attraverso quattro osservazioni: la Parola della liturgia del giorno (annunciare), il significato dell’atto celebrativo (celebrare), la testimonianza che interpella la vita dei cristiani (testimoniare) e una breve citazione dalla sapienza dei padri del deserto che, con la loro semplicità, rivolgono provocazioni attuali e significative (la sapienza dei Padri).
Il fascicolo è introdotto da una presentazione dell’Avvento che mette in evidenza le diverse ricchezze esistenti tra il rito romano (che ha 4 domeniche d’avvento) e il rito ambrosiano (che invece ne ha 6).
La scelta editoriale si sofferma sulle 4 domeniche del rito romano ed ha alcune pagine dedicate all’Immacolata Concezione (8 dicembre), Maria Santissima Madre di Dio (1 gennaio), il Natale, l’Epifania e il Battesimo del Signore.
Con la sua prosa sapiente Don Giuseppe ci conduce attraverso le celebrazioni dell’apertura dell’anno liturgico, con puntuali richiami evangelici e con la scelta di pregnanti testimonianze.
In chiusura viene proposto lo schema di una Novena di Natale.
In due giorni leggo l’opuscolo e mi ripresento stamane davanti la chiesa, dopo che Don Giuseppe ha celebrato la Messa festiva. Confesso la mia ignoranza su alcuni temi affrontati nel sussidio e Don Giuseppe mi aiuta a decifrare alcuni passaggi.
D’altro canto la lettura stimola la conversazione ed è un invito alla riflessione, quindi perché non parlarne direttamente con l’Autore che abbiamo la fortuna di ospitare nel nostro paese?