I giorni decisivi sono arrivati
I giorni decisivi sono arrivati.
Oggi e domani si vota per i Referendum su acqua, nucleare, legittimo impedimento.
Io sto vivendo questi ultimi giorni con il pensiero fisso, incapace di capire chi sembra vivere normalmente, come se niente fosse. Penso a tutto quello che si sarebbe potuto fare, iniziative più visibili, forse più incisive. Mi sento in apnea, con quei respiri corti e poco profondi della tensione pre- esame.
Eppure comunque vada penso a tutto quello che è stato fatto dai comitati, dalle associazioni ambientaliste, dagli amministratori, dai cittadini, da tante persone.
Iniziative all’aperto (nonostante il tempo meteorologico), serate, striscioni, consigli comunali, banchetti, concerti, volantinaggi, assemblee, giri di mail, lettere e tanto altro. Ogni volta che mi arrivava una mail con una nuova iniziativa un’emozione. Perché dietro tutto questo c’erano,ci sono persone convinte dell’importanza dei temi di questi Referendum, che hanno deciso di impegnarsi in prima persona, trovando un po’ di tempo, di energie, di idee al di là del lavoro, dell’università degli impegni famigliari.
E allora comunque vada penso che questa vitalità, quest’energia, quest’impegno non vadano persi ma restino come linfa vitale in questo Paese.
E allora grazie a tutti quelli che hanno ancora il coraggio di innamorarsi.
Cinzia
Battiquorum….
Cinzia, con quel suo “grazie a tutti quelli che hanno ancora il coraggio di innamorarsi” mi ha fatto venire in mente una canzone di De Gregori:
http://www.youtube.com/watch?v=OIr0-MKInTA
Che si gioca per vincere e non si gioca per partecipare
Chi è ferito e non cade, ma continua ad andare
A sbattersi nel buio e a farsi vedere
A sanguinare di nascosto e a pagare da bere
A goccia a goccia, ma tu guarda, il mio cuore mangiato
L’amore ha sempre fame, non l’avevi notato
E dice sempre con disinvoltura
Senza paura dice: “mai”, senza paura mai.
Che si veste di bianco per scandalizzare
E compra rose a dozzine
E fa curvare i pianeti e fa piegare le schiene
Che si gioca per vincere e chi vince è perduto
Con una chiave ed un numero in mano
Tutta la notte aspettare un saluto
E a pensare: “ti amo”
Chi raccoglie conchiglie dopo la mareggiata
E il cielo è ancora scuro, ma la notte è passata
E macina la sabbia dentro i mulini a vento
E che non ha mai fretta e che non ha mai tempo
E poi l’amore indecente, che si lascia guardare
L’amore prepotente che si deve fare
E gli amori ormai passati e ancora vivi nella mente
Chè dell’amore non si butta niente