Impegno del comune di Monte Marenzo a sostegno attività produttive
Nella seduta del Consiglio Comunale del 3 febbraio scorso i consiglieri hanno approvato all’unanimità un documento di sostegno alle attività produttive di Monte Marenzo e del nostro territorio.
Le competenze di un comune di piccole dimensioni in questo settore non sono ampie e l’impegno si è concentrato su alcuni punti, comunque significativi. In primo luogo si è deciso di dare la nostra disponibilità a collaborare col tavolo provinciale che affronta le crisi aziendali, particolaremente pesanti nel lecchese, soprattutto in termini occupazionali. L’Amministrazione comunale, ribadendo una sensibilità nei confronti dei produttori locali che data da molto tempo, si è impegnata a superare quelle complessità procedurali che il vecchio Piano Regolatore prevedeva per le zone industriali ed artigianali, che hanno oggettivamente frenato gli interventi di riconversione, ristrutturazione e trasformazione.
Attraverso il Piano di Governo del Territorio in corso di elaborazione , il quadro delle nuove regole stimolerà l’iniziativa imprenditoriale attraverso alcuni meccanismi, quali:
- la possibilità di ampliamento delle superfici per soddisfare le esigenze di incremento dell’occupazione e dei processi produttivi, di innovazione ed economicità delle imprese
- lo snellimento del processo autorizzativo per la parte di competenza dell’Amministrazione Comunale
- il sostegno e premialità per quei progetti di trasformazione autenticamente rispettosi del contesto naturalistico e paesaggistico, della qualità edilizia e in favore dell’impiego di energie rinnovabili.
Da ultimo non poteva mancare un richiamo al Parlamento nazionale, affinché approvi un ampio e coraggioso Piano organico a sostegno delle attività industriali e produttive del Paese, promuovendo e sollecitando la partecipazione e la condivisione dei produttori (imprese e rappresentanti dei lavoratori), del mondo della finanza e del credito, delle strutture di ricerca scientifica e sociale.
Di seguito pubblichaimo il testo integrale del documento approvato.
IL CONSIGLIO COMUNALE
VISTA
la lettera del 29 novembre 2010 inviata ai sindaci del territorio, con la quale il Presidente della Provincia di Lecco, Daniele Nava, poneva la questione di sostenere e rilanciare il sistema economico provinciale, in particolare con una politica di snellimento e facilitazione dei processi amministrativi che governano le trasformazioni urbanistiche degli insediamenti produttivi;
RITENUTE
condivisibili alcune considerazioni contenute nella citata comunicazione, e precisamente là dove si enuncia:
“…la situazione economica generale merita un’attenzione da parte della Pubblica Amministrazione verso gli operatori economici in maniera, mi sento di dire, prioritaria. L’emergenza economica ha infatti forti e dirette ricadute sul tessuto sociale e, a tal proposito, credo che si debba fare di tutto, in termini di contenimento dei tempi, su chi intende investire e creare posti di lavoro sul nostro territorio.
Sono convinto che, al di là degli schieramenti politici e dei legittimi interessi delle singole parti presenti sul territorio provinciale, sia giunto il momento che provincia e Comuni lavorino congiuntamente agli organi della pubblica Amministrazione non elettivi (mi riferisco all’ARPA, ai Vigili del Fuoco, all’ASL,…) e a Regione Lombardia, ossia a quei soggetti che hanno voce in capitolo nell’iter burocratico in caso di insediamento di una nuova attività produttiva o di espansione della stessa.
…L’Amministrazione provinciale ha dovuto far fronte nell’ultimo anno e mezzo, attraverso quelli che sono stati definiti “Tavoli di crisi aziendali”, a un numero elevatissimo di interventi a sostegno delle aziende in difficoltà economica, interventi numericamente maggiori rispetto ai numeri trattati nelle precedenti legislature. Sulla base di questa esperienza nasce la volontà di sostenere e supportare con «Tavoli di Sviluppo» gli imprenditori che intendono dare inizio o espandere la propria attività nella convinzione che volontà e collaborazione possano servire ad accelerare i tempi della burocrazia.
E su queste basi che, congiuntamente agli assessori provinciali al Territorio, all’Ambiente, allo Sviluppo Economico e ai Lavori Pubblici, intendo confrontarmi con [i sindaci], ferme restando le competenze e gli ambiti definiti dalla normativa, affinché ci si possa mettere attorno ad un tavolo con tutti i soggetti, quel Comune, quell’Ente, quel Sindacato, quell’Associazione di categoria interessati all’iter autorizzatorio del caso specifico. A tal fine, a questa comunicazione seguirà una bozza, che sottoporrò alla analisi [dei sindaci], di un protocollo di responsabilità da sottoscrivere, oltre che dalle istituzioni democraticamente elette, anche dai soggetti sopra menzionati…”.
PRESO ATTO
che il comune di Monte Marenzo è stato il primo ad aderire nel 2004 al progetto di Sportello Unico delle Imprese promosso dalla Comunità Montana Valle San Martino, con l’obiettivo di realizzare un sistema territoriale integrato in grado di consentire le trasformazioni urbanistiche per insediamenti produttivi, in un quadro di certezze nei tempi di risposta della pubblica amministrazione e delle istituzioni pubbliche di controllo, nonché con una omogeneità di atti e procedure. Progetto purtroppo successivamente abbandonato dalla Comunità Montana;
che comunque, considerate le piccole dimensioni della struttura tecnico-amministrativa del comune, i soggetti attuatori degli insediamenti e/o delle trasformazioni urbanistiche a fini produttivi del nostro comune hanno sempre avuto come riferimento la figura unica del responsabile dell’Ufficio Tecnico, che indubbiamente ha impedito l’insorgere di quelli che normalmente sono gli ostacoli più frequenti: competenze e pratiche duplicate su più uffici, sovrapposizioni di ruoli politici ed amministrativi tra più settori;
CONSIDERATO
che da una analisi puntuale degli effetti normativi indotti dal vigente Piano Regolatore Generale sulle aree destinate alle attività produttive, si è riscontrata una oggettiva difficoltà dei soggetti attuatori nella realizzazione di progetti di riconversione/ristrutturazione/trasformazione, e che pertanto, anche a seguito di più incontri con le realtà economiche e produttive di Monte Marenzo, si è ritenuto di prevedere nel Piano di Governo del Territorio in corso di adozione quattro capisaldi fondamentali per questo settore, in particolare:
- conferma delle aree destinate alle attività industriali e artigianali
- possibilità di ampliamento delle superfici per soddisfare le esigenze di incremento dell’occupazione e dei processi produttivi, di innovazione ed economicità delle imprese
- snellimento del processo autorizzativo per la parte di competenza dell’Amministrazione Comunale
- sostegno e premialità per quei progetti di trasformazione autenticamente rispettosi del contesto naturalistico e paesaggistico, urbano residenziale, con un alta qualità architettonica, con capacità innovativa nei prodotti e nei processi, orientati all’impiego di energie rinnovabili e che impiegano tecniche di contenimento energetico;
CONSIDERATO INOLTRE
che l’attuale e negativa contingenza economica non è tanto indotta dalla farraginosità dei processi urbanistici e autorizzativi locali (che pure sono innegabili), ma piuttosto da epocali e profonde criticità non risolte dei Paesi storicamente più industrializzati (soprattutto in Italia), rispetto al convulso e impetuoso protagonismo economico-produttivo di nuove aree emergenti del Pianeta;
TUTTO CIO’ PREMESSO
IL CONSIGLIO COMUNALE
Impegna il Sindaco e la Giunta a:
- aderire e partecipare ai “Tavoli di sviluppo” della Provincia di Lecco, laddove indetti con riguardo a processi di sviluppo di realtà imprenditoriali presenti sul territorio provinciale e comunale, ovvero anche sollecitarne l’indizione laddove se ne ravvisi l’opportunità.
- dare seguito agli orientamenti sopra indicati negli atti e nei processi amministrativi del comune di Monte Marenzo.
- favorire momenti di confronto e di verifica delle esigenze delle realtà imprenditoriali del territorio di Monte Marenzo, per condividere le possibili azioni di sostegno delle stesse e favorire le condizioni di competitività.
- invitare il Parlamento Italiano a dibattere ed approvare un ampio e coraggioso Piano organico a sostegno delle attività industriali e produttive del Paese, promuovendo e sollecitando la partecipazione e la condivisione dei produttori (imprese e rappresentanti dei lavoratori), del mondo della finanza e del credito, delle strutture di ricerca scientifica e sociale.