In una sola settimana, dei referendum, si è detto quasi tutto, ma pare che nessuno abbia ricordato la nobilissima partigianeria del sommo poeta Dante, che nel XXXIII canto dell’Inferno ci ricorda che siamo figli “…del bel paese là dove ‘l sì suona…”

L’orgoglio di questa appartenenza ha spronato ardimentosi scalatori a salire sulla ciminiera del Fabricù (il più insigne dei monumenti di Calolziocorte), dove hanno srotolato lo striscione con la civile scritta: “12 – 13 SI VOTA”. Frase che, letta dal basso verso l’alto [VOTA SI’ (il) 13 12], cessa di essere un utile promemoria per diventare un gentile invito. Grazie.

Le foto sono di Renzo Torri.