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La Provincia invita i Comuni a riesaminare il dimensionamento scolastico

La Provincia di Lecco, il 14 novembre scorso,  ha riunito il Comitato di indirizzo e coordinamento della rete scolastica per esaminare le proposte pervenute dai Comuni della Valle San Martino relative al dimensionamento scolastico.

Come abbiamo scritto in due precedenti articoli

(https://www.unpaeseperstarbene.it/2011/monte-marenzo-e-direzione-didattica-calolziocorte-contro-un-unico-istituto-comprensivo-una-proposta-alternativa/) e (https://www.unpaeseperstarbene.it/2011/un-unico-istituto-comprensivo-per-le-scuole-della-valle/)

i Comuni della Valle hanno espresso l’opinione di raggruppare le due attuali dirigenze scolastiche in un unico Istituto comprensivo.

Il Comune di Monte Marenzo ha invece espresso la propria contrarietà, come pure le Dirigenze scolastiche e Il consiglio di circolo della Direzione Didattica di Calolziocorte.

Il Comitato Provinciale ha anch’esso espresso alcune perplessità sulla proposta di costituire un unico Istituto comprensivo composto da più di 2000 studenti ed ha suggerito di rivalutare la questione, approfondire le criticità e verificare la possibilità di trovare anche soluzioni alternative.

In sostanza la stessa posizione del Comune di Monte Marenzo che, nella propria delibera sull’argomento, ha anche indicato una possibile soluzione alternativa.

Il Comitato Provinciale ha quindi convocato tutti i Sindaci della Valle san Martino ad una riunione il prossimo 25 novembre.

Vi terremo aggiornati.

Intanto, ieri sera, il Comitato Genitori a Calolziocorte ha espresso anch’esso la propria contrarietà, così come ha già fatto l’Associazione “Ali per la scuola”. Insomma si allarga il fronte delle Istituzioni che non ritengono ideale un unico Istituto Comprensivo per le scuole della valle.

Un pensiero su “La Provincia invita i Comuni a riesaminare il dimensionamento scolastico”

  1. Mi sembra un’ottima ‘good news'(come dice la Gabanelli…) questa del rivalutare la questione con la dovuta coscienziosità:
    si sta decidendo sulle condizioni di lavoro (la scuola, lo studio sono lavoro) di 2000 (duemila, in persone) ragazzi e relativi docenti, dirigenti, collaboratori, in un momento fortemente critico per la nostra istituzione scolastica

    Senza entrare nel merito, ma per noi è inevitabile essere ancora più sensibili all’argomento, appena rientrati da una settimana in terra svedese, dove la cultura e la scuola, dalla primissima alla formazione più elevata, contano come una priorità assoluta, molto ‘visibile’ anche solo girando per le strade (l’edificio spettacolare della Biblioteca di Malmo, per dirne una, o la ramificazione delle sedi del campus universitario di Lund, i musei, la cura del paesaggio urbano e così via)

    Anche le nostre scuole meritano attenzione

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