Pina Bonanomi ricorda Pio Galli
Ieri pomeriggio si sono svolti, davanti alla sede della CGIL a Lecco, i funerali di Pio Galli.
A rendere omaggio a Pio, che fu segretario generale della Federazione sindacale dei Metalmeccanici (FIOM) dal 1977 al 1985, sono giunti a Lecco la segretaria generale della CGIL, Susanna Camusso e Maurizio Landini, attuale segretario della FIOM.
La nostra Pina Bonanomi ha partecipato alla cerimonia e ha fatto parte del picchetto d’onore insieme ai suoi compagni della FIOM nazionale.
Le chiediamo come ha vissuto questo momento.
Per me è stato un onore. Ho sempre fatto parte del sindacato in fabbrica e sono stata per anni delegata della FIOM, componente del direttivo provinciale e nel comitato centrale nazionale della FIOM.
Conoscevo bene Pio e ieri al funerale ho potuto rivedere i tanti compagni che hanno partecipato alle lotte operaie degli anni in cui ero in fabbrica. Ho visto una commossa partecipazione da parte di tutti.
La presenza di Susanna Camusso e di Maurizio Landini, ma anche di altri dirigenti nazionali come Ottaviano del Turco e Antonio Pizzinato, è il segno di quanto Pio fosse amato, rispettato e riconosciuta la sua capacità di leader.
Un momento significativo è stato quando il segretario della CGIL di Lecco, Wolfango Pirelli, ha letto il messaggio del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano che ne ha ricordato l’alta figura morale.
Ho ascoltato con attenzione tutti gli oratori: Virginio Brivio, sindaco di Lecco ha ricordato l’articolo 1 della Costituzione, la Repubblica fondata sul lavoro, un articolo per il quale Pio si è battuto tutta la vita. Lecco gli ha assegnato la benemerenza civica che dà ai suoi migliori cittadini.
Commosso il ricordo di Susanna Camusso, dell’amico Tino Magni e quello di Maurizio Landini che ha ricordato che se esiste lo Statuto dei Lavoratori lo si deve alle lotte dei metalmeccanici e che gli accordi come quelli siglati alla FIAT fanno fare passi indietro a quelle conquiste. Una donna ha voluto abbracciare Landini e incoraggiarlo a continuare così.
Nelle foto di Giorgio Toneatto alcuni momenti della cerimonia (clicca sulle foto per ingrandire).