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Polisportiva Monte Marenzo. Volontari dal 1968 – Prima puntata

Continua la nostra inchiesta sulle Associazioni di Monte Marenzo nell’anno internazionale del volontariato. Abbiamo voluto conoscere più da vicino la realtà di volontariato che opera da più tempo nel nostro comune: l’Associazione, Culturale, Sportiva, Dilettantistica Monte Marenzo (da sempre conosciuta come Polisportiva Monte Marenzo).

 

Angelo Fontana

Ne parliamo con Angelo Fontana, Presidente della Polisportiva dalla sua fondazione nel 1968 e ancora in carica oggi.

L’Associazione è nata 43 anni fa con un gruppo di giovani, una quindicina, poco più che ventenni che volevano fare sport e farlo fare ai ragazzi del paese.

Con l’aiuto di alcuni volenterosi, con pale, picconi e carriole, abbiamo trasformato una cava di ghiaia abbandonata in un campo di calcio che è poi diventato il campo di calcio più importante del comune di Monte Marenzo, un luogo che ospita manifestazioni sportive e ricreative.

Oggi lo vediamo bellissimo con l’erba sintetica posata dal Comune (all’inaugurazione 3 anni fa venne l’ex CT della Nazionale Roberto Donadoni), ma allora, nel 1968, il nostro campetto di terra battuta ci sembrava lo stadio di S. Siro in un paese dove non c’era assolutamente niente per lo svago e lo sport dei ragazzi.

 

Come si è sviluppato lo sport a Monte Marenzo in questi anni?

All’inizio fu solo calcio, prima a livello amatoriale, poi ci inventammo un torneo estivo tra le squadre dei paesi del territorio che divenne famoso per la partecipazione di tantissima gente. Arrivammo a iscrivere 32 squadre e ad avere 600 persone a guardare le partite. Una cosa mai vista in un paesino come il nostro agli inizi degli anni ’70.

Dopodiché abbiamo organizzato le prime squadre da iscrivere ai vari campionati ufficiali.

E poi abbiamo organizzato gli altri sport. Con la nostra attività abbiamo avviato alla pratica sportiva tanti ragazzi e ragazze con le discipline di base e puntando alla socializzazione e a spingere gli adolescenti a relazioni educative e formative.

Abbiamo avuto la fortuna che tutte le Amministrazioni in questi anni hanno investito molto sugli impianti sportivi. Dobbiamo essere riconoscenti anche a loro se le pratiche sportive sono così seguite.

 

Oltre allo sport la Polisportiva si è anche distinta in iniziative a carattere sociale.

Sì, abbiamo attivato forme concrete di solidarietà e sensibilizzazione in favore di anziani, di disabili, nel sostegno di iniziative sociali ed umanitarie.

Oggi facciamo la raccolta di fondi per AIRC, i campionati di “No smoking” contro i danni provocati dal fumo di sigarette, la campagna “La salute vien camminando”, per il benessere psico-fisico e svolgiamo iniziative per la prevenzione vittime della strada.

Tante attività che impegnano tanti nostri iscritti che credono nel volontariato.

E poi c’è la maratona Telethon. Quest’anno è il 20° anno. E qui l’aiuto dei volontari e la collaborazione con altre Associazioni (in primo luogo la Sezione UILDM di Lecco con Gerolamo) è fondamentale per gestire tutte le iniziative che si svolgono tra novembre e dicembre per una raccolta fondi che ha raggiunto risultati record.

 

Quali sono le pratiche sportive che organizzate e chi sono gli allenatori e i responsabili?

L’elenco è lungo

  • Scuola calcio per i più piccoli – Renato Caroli
  • Pulcini 2003 – Claudio Cavasino –Franco Rota
  • Pulcini 2001/2002 –  Paolo Milani, Stefano Malighetti
  • Pulcini 2000 –Tullio Fasolin
  • C.S.I a 11 cat. Liberi  –  Daniel Fasolin, Tonino Monastra
  • Mini Basket – Mattia Caroli e Renato Caroli
  • Pallavolo femminile, campionato CSI di Lecco – Claudio Ghezzi, Diego Malighetti, Carmelo Borchiero, Martina Bonanomi e Laura Rota
  • Unihockey – Lorenzo, Luca e Renato.

Poi c’è la ginnastica per gli adulti e la terza età.

 

Chiedo ad Angelo di parlare con qualche volontario. Allora l’intervista diventa itinerante sui vari campi da gioco.

 

Unihockey: Lorenzo,Luca e Renato

Il primo volontario che incontriamo, una domenica pomeriggio, è Lorenzo che si occupa di Unihockey. E’ in corso una partitella, ad aiutarlo due altri volontari: Luca e Renato. 

In una pausa Lorenzo ci racconta come è nata l’idea di introdurre questo sport a Monte Marenzo.

Aiutavo come volontario al CRES estivo. Nel 1997, al termine delle attività dell’oratorio, si rifletteva su come impegnare i ragazzi che sarebbero rimasti senza far nulla fino all’inizio delle scuole.

Mi venne in mente di far conoscere questo sport di origine scandinava che io avevo praticato ai tempi del liceo a Milano. Uno sport che trovavo molto divertente e che non necessitava di protezioni particolari né di pattini o altri attrezzi. Semplicemente due porte, delle mazze e una pallina.

 

E l’esperimento funzionò?

Sì, il gioco piacque. Tanto che, se prima era un’attività esclusivamente estiva, dal 2003 ho pensato di far giocare tutti i sabati, le domeniche e nei giorni di festa.

Possono giocare grandi e piccoli e l’appartenenza alla squadra è data semplicemente dal colore della mazza che si utilizza (o gialla o rossa).

I più assidui sono circa 25 – 30 ragazzi. Quest’anno sono già 70 persone diverse che hanno frequentato il campo. L’anno scorso ne ho contati 81.

Facciamo circa 100 partite all’anno. Si gioca con qualsiasi tempo e, dall’anno scorso, in caso di pioggia possiamo utilizzare il palazzetto.

Da un paio d’anni la Polisportiva ci ha adottato ed ora siamo a pieno titolo nella struttura. Ci hanno anche fornito le maglie.

 

Unihockey

Le regole sono complicate? E’ difficile allenare?

Al contrario. Le regole vengono subito comprese. Cerco di prevenire gli eventuali conflitti che possono nascere, ma di solito si gioca con tanta passione e tanto divertimento.

 

Perché fai il volontario?

Il volontariato gratifica in qualsiasi campo. In quello che faccio qui credo di aver dato l’opportunità a tanti ragazzi di divertirsi e, allo stesso tempo impegnare il loro tempo ed impedirgli di rimanere per strada magari a combinare guai.

La cosa bella è che padri e figli giocano assieme, nella stessa squadra o come avversari. Lo spirito è proprio quello dello stare insieme per divertirsi.

 

Allenatori Volley

 Il lunedì sera è la volta della pallavolo. Alle 18 una decina di bambini sono già al palazzetto, quasi tutti già in tuta e maglietta, i cappotti abbandonati sulle panchine. I genitori li hanno accompagnati e li affidano per un’ora aClaudio Ghezzi, Carmelo Borchiero, Martina Bonanomi e Laura Rota.Una mamma ha portato una nuova iscritta e sta parlando con Claudio.Carmelo sta portando al centro del campo i sostegni per la rete. Martina e Laura si occupano dei bambini.

 

Chiedo a Claudio se ci sono dei ruoli stabiliti.

Martina e Laura curano il vivaio dei piccoli delle classi 2003/2004, mentre io e Carmelo ci occupiamo delle allieve (classi 92-96) che devono iniziare il campionato CSI. Poi c’è Franco Spreafico a darci una mano come segnapunti e Diego Malighetti che iniziò per primo ad allenare a Monte Marenzo circa 14 anni fa.

I piccoli hanno iniziato gli allenamenti e stanno imparando le regole. A febbraio faranno il campionato provinciale Under 10.

 

Quanti sono i bambini e le ragazze coinvolte? Oltre alle regole quali sono i valori che cercate di trasmettere?

I bambini sono 10 e 9 le allieve. Non ci sono grossissime difficoltà a farci seguire. Noi diciamo a tutti i ragazzi e alle ragazze che devono rispettare le decisioni dell’arbitro e devono rispettare l’avversario. Poche regole comportamentali ma importantissime per crescere nello sport e nella vita.

 

Perché fai il volontario qui?

Seguivo la figlia che voleva fare uno sport e qui a Monte Marenzo non c’erano alternative al calcio.

Ho seguito Diego e mi sono poi ritrovato, devo dire con piacere, a fare l’allenatore. Lo faccio perché mi diverte, anche se è un impegno a volte pesante, ma è un impegno pieno di soddisfazioni perché vedi che i ragazzi crescono in un ambiente sano che è quello dello sport.

 

Allenamento Volley

Ora è la volta di Carmelo. Anche tu a seguire il volley dall’inizio?

Sì. Abbiamo avuto anche dei bei risultati in questi anni, quando la nostra squadra si è classificata 4^ ai Regionali, per esempio.

Ma abbiamo riscontrato anche dei limiti. Generalmente le ragazze interrompono il loro impegno sportivo a 15 – 16 anni. Forse è la scuola che le impegna maggiormente, ma vedo altre realtà del territorio che invece hanno molte ragazze che continuano. A Monte Marenzo non succede. Sto cercando di darmi una spiegazione, forse lo sport è anche fatica e queste nuove generazioni preferiscono fare altro? Non so.

Quando alleno cerco di dare delle responsabilità ai ragazzi, a farli collaborare per allestire il campo, per esempio.

 

Quale è il valore del volontariato e perché in questo settore?

Io parto dalla mia esperienza personale. Ho sempre fatto sport e sono fermamente convinto che la pratica sportiva faccia bene. Innanzitutto al corpo e, se lo sport viene praticato con altri, magari a livello agonistico, allarga la mente. Altrimenti si sta tutti davanti al computer e non si vive la realtà.

Fare il volontario è anche un modo per conoscere tante persone, non rimanere chiuso nel proprio paesello.

 

Martina e Laura interrompono un attimo gli allenamenti sostituite da Claudio e Carmelo. Anche a loro chiedo perché fanno volontariato.

Laura: Sono rimasta legata allo sport che ho praticato come under 16. Il volley mi piace e mi dispiaceva smettere. Poi mi piace stare con i bambini. E’ bello trasmettere loro i gesti di questo sport.

Martina: Qui c’è la passione per uno sport che ho praticato per 8 anni fino alla categoria Top Juniores. Ma faccio volontariato anche in altre realtà, come all’Oratorio.

 

Torno al palazzetto il lunedì successivo (ieri), invitato da Claudio per assistere ad una partita di campionato. E’ la seconda del calendario (alla prima fuori casa le ragazze hanno perso 3 a zero contro l’Olginate). Gli spettatori sugli spalti sono pochissimi.

Le nostre ragazze sono in divisa blu e gridano come forsennate (come le avversarie del resto) con le riserve in panchina che fanno il tifo.

Claudio le incita e le riprende quando commettono grossi errori. Sono molto affiatate tra loro. Perdono il terzo set, ma vincono alla grande 3 a 1. Brave. Eccole mentre giocano e a fine partita con il coach.

Le Allieve in partita

Le Allieve verso la vittoria

Le Allieve Volley e il Coach

 

 

 

 

 

 

 

 

Ringraziamo tutti gli intervistati. La nostra inchiesta continua nella prossima puntata con le interviste ai volontari delle altre discipline sportive.

2 pensieri su “Polisportiva Monte Marenzo. Volontari dal 1968 – Prima puntata”

  1. Ad Angelo, ai suoi Collaboratori e alla Polisportiva tutta vanno i nostri complimenti ed auguri per il lavoro svolto in questi 43 anni di attività al servizio della Comunità, in particolare verso i nostri giovani ai quali viene così data l’opportunità non solo di divertirsi attraverso lo sport ma allo stesso tempo impegnare in modo sano il loro tempo libero.
    E, come dice l’intervistato Lorenzo, “la cosa bella è che padri e figli giocano assieme, nella stessa squadra o come avversari. Lo spirito è proprio quello dello stare insieme per divertirsi”.
    Buona continuazione quindi Angelo e Polisportiva tutta e…ad maiora!!!

    Marina Mazzola
    Presidente AIDO Monte Marenzo

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