Può essere un gioco di ruolo
E’ risaputo, la politica può essere il luogo dove ognuno gioca la parte assegnata dalle competizioni elettorali e di frequente poco conta il senso delle questioni, perché a prevalere è la necessità di svolgere il proprio ruolo: la maggioranza deve governare le decisioni da assumere, la minoranza deve opporsi.
Si dirà: è la democrazia bellezza. Certamente sì, ma l’applicazione schematica di questo criterio può determinare anche esiti bizzarri. Ne abbiamo avuto un esempio, tra i più classici, proprio nel Consiglio comunale di giovedì 6 ottobre, perché anche da noi alcune volte si cede a questo modello.
L’argomento era la presa d’atto dello scioglimento della convenzione per il segretario tra i comuni di Monte Marenzo, Sueglio, Tremenico, Introzzo, Vestreno.
L’antefatto. Alcuni mesi fa si era deliberato di incaricare un segretario comunale di prima nomina, che per una norma assurda non può svolgere il primo incarico per un ente, o gruppo di enti, con più di 3.000 abitanti. I comuni che si erano dichiarati disponibili a mettersi con Monte Marenzo – senza che si superasse la soglia dei residenti – sono stati appunto i quattro comuni della Valvarrone. In attesa che venisse approvato il decreto della messa in ruolo dei giovani segretari e data piena operatività alla convenzione, i comuni hanno coperto il posto con degli incarichi temporanei. Monte Marenzo con la dottoressa Mara Nin nel ruolo di vicesegretaria, gli altri quattro comuni con un altro segretario a scavalco.
In questi mesi i comuni hanno avuto il tempo di ragionare su alcune conseguenze alle quali saremmo andati incontro, tanto che alla fine siamo approdati a soluzioni diverse dalla convenzione deliberata. Monte Marenzo, per serie difficoltà di bilancio, ha ritenuto di prorogare l’incarico alla vicesegretaria, il cui costo annuo è di 15.000 euro contro gli oltre 32.000 che l’accordo prevedeva a carico del nostro comune. D’altra parte i comuni della Valvarrone hanno valutato che la relazione territoriale con il comune capo convenzione (cioè, noi) poteva essere poco funzionale.
Le criticità hanno indotto le Amministrazioni partner a revocare la convenzione di segreteria con Monte Marenzo e a stipularne un’altra con enti locali di un’area geografica più omogenea. Di conseguenza al nostro comune non è rimasto altro che prenderne atto e andare in Consiglio comunale ad annullare un accordo ormai incapace di produrre effetti, anzi, che ostacolava altre soluzioni.
La minoranza ha votato per tenere in vita questa delibera, anche se questa era morta e sepolta, in quanto quattro comuni su cinque avevano già deciso di non farne più niente. Ora, si può criticare l’operato dell’Amministrazione fin che si vuole, e va bene, ma restare aggrappati ad un accordo disdetto dalla quasi totalità dei contraenti, ha proprio il sapore di un gioco di ruolo piuttosto che una decisione di senso. Pazienza.
Nel merito la situazione non è poi così tragica come è stata dipinta. Le funzioni di segretario del comune di Monte Marenzo sono assolte dalla dottoressa Nin, figura che svolge il proprio lavoro con competenza e, dato non trascurabile, anche con un onere inferiore a qualsiasi altra soluzione. Questo non significa che il comune non si impegni a mettere in cantiere una soluzione definitiva, tale da soddisfare due esigenze per noi importanti:
primo prevedere una segreteria unica nel quadro più ampio delle funzioni associate che dovremo, più presto che tardi, realizzare in accordo con i comuni del nostro territorio, in particolare con Carenno, Erve, Torre de Busi, Vercurago;
secondo, essere attenti ad elaborare una convenzione che preveda un riparto degli oneri compatibile con le capacità di spesa dei comuni associati.
Voglio intervenire in qualità di cittadina di Monte Marenzo, parlerò di Amministrazione e Opposizione in termini generici, il pensiero è applicabile indipendentemente dalle formazioni politiche e non politiche coinvolte e vale per qualsiasi livello di amministrazione: dal comune allo stato.
Io (e come me penso qualsiasi cittadino) mi aspetto che l’Amministrazione faccia le scelte che deve fare per garantire ai cittadini i servizi di cui necessitano, evitando il più possibile che tali servizi siano a carico dei cittadini stessi, che già li pagano attraverso le tasse.
Per cui, calando il concetto nel caso specifico, ben venga un servizio di segreteria temporaneo, se fa fronte alle attività che gli competono e costa meno di altre soluzioni, magari definitive ma che al momento il comune non può pagare e tantomeno i cittadini, visti i ben noti problemi di crisi a tutto campo e a livello mondiale.
Dall’Opposizione mi aspetto che sia giustamente critica nei confronti delle scelte portate avanti dall’Amministrazione, ma la critica perché sia efficace deve essere costruttiva, ovvero deve concretizzarsi in una proposta alternativa reale, completa ed oggettiva, con cifre e dati alla mano, altrimenti si perde solo tempo, ritardando ulteriormente ogni decisione e generando ulteriori problemi che poi qualcuno dovrà gestire, magari con altri esborsi.
Se fare opposizione significa solo criticare le scelte e tentare di bloccare le iniziative della maggioranza, senza una controproposta adeguata e misurabile, il cittadino ha l’impressione che l’opposizione miri esclusivamente a prendere il potere e non a fare il bene del paese.
Caro Angelo, consentimi un intervento per… diremmo, in termini di regolamento, “fatto personale”. Evidentemente il voto contrario del Gruppo di minoranza non era dettato dalla volontà di mantenere in essere una convenzione che di fatto non esisteva più: come espressamente argomentato in discussione, infatti, il voto contrario si è fondato sulle criticità che, a nostro modesto avviso, hanno contraddistinto l’operato, sino ad ora, dell’Amministrazione Comunale in ordine alla vicenda afferente l’individuazione del nuovo Segretario, finendo per trascinare, per troppo tempo, una soluzione (quella dell’attuale “reggenza” del Vice-Segretario), che in realtà dovrebbe essere solo provvisoria e, dunque, quanto più contenuta possibile dal punto di vista temporale. Alla prossima. Cordialmente, Christian.