Quando i lavoratori dicono NO
Alcune settimane fa abbiamo aperto su questo sito una discussione sulla precarietà del lavoro nel nostro territorio https://www.unpaeseperstarbene.it/2011/tutti-rumeni-il-lavoro-dei-tempi-moderni/
Poi, in una tavola rotonda con alcuni lavoratori, abbiamo avuto da loro la conferma di come sia sempre più difficile convivere con i colpi della crisi economica e la rigidità di imprenditori sempre più orientati al solo profitto e insensibili alle problematiche dei dipendenti
Oggi, in una delle più importanti Aziende del Calolziese, la Fontana Pietro S.p.A. engineering e costruzione stampi, che impiega anche una decina di nostri cittadini di Monte Marenzo, si è svolto uno sciopero con presidio esterno da parte dei lavoratori.
Lo sciopero è stato proclamato in concomitanza con un incontro tra il Sindacato e l’Azienda per discutere di personale in esubero e di premio di produzione.
L’adesione dei lavoratori è stata massiccia perché i dipendenti contestano all’Azienda le scelte di delocalizzazione all’estero di alcune lavorazioni. Una scelta che sta portando l’Azienda a “tagliare” 25 posti di lavoro.
Sul fronte economico l’Azienda chiede ai lavoratori di rinunciare al premio produttività (un premio che fa parte del contratto interno) maturato nel 2010.
Una scelta inaccettabile per i lavoratori che vedrebbero un taglio netto alla loro busta paga.
Ecco un’immagine dei lavoratori durante il presidio esterno.
A quel presidio hanno partecipato soprattutto i giovani, alcuni che lavorano in azienda con la cooperative (e quindi possono essere messi alla porta dalla sera alla mattina) e altri con il contratto in scadenza ( molti hanno contratti che si rinnovano ogni 4 mesi).
Loro però non ci hanno pensato 2 volte e sono scesi in piazza per difendere i loro (ormai pochi) diritti dando una bella lezione soprattutto a chi pur non rischiando nulla a deciso di non scioperare contro la palese prepotenza delle ultime scelte aziendali.
Poi dicono che i giovani non hanno valori …