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Servizio Assistenza Domiciliare: approvati nuovi criteri di esercizio

Come anticipato in sede di approvazione del Bilancio di Previsione 2011, a causa dei forti tagli operati dalle manovre finanziarie dello Stato nei settori dei servizi sociali, il Servizio di Assistenza Domiciliare in favore delle persone non autosufficienti, dopo vent’anni dalla sua istituzione, cessa di essere totalmente gratuito.

A partire dal 1° settembre prossimo è prevista una compartecipazione degli utenti sulle prestazioni in base al reddito familiare (metodo ISEE) in cui è inserita la persona assistita. Inoltre, dalla stessa data è prevista una nuova normativa che, in caso di risorse comunali non sufficienti a soddisfare tutte le richieste di intervento, l’accesso al servizio avviene nel rispetto delle priorità socioeconomiche rilevate dall’assistente sociale e stabilite dalla Giunta comunale con la delibera n. 78 del 13 luglio 2011.

I criteri che danno priorità nell’accesso al servizio sono i seguenti:

1. Qualora il servizio, in relazione al budget assegnato, non sia in grado di far fronte a tutte le domande pervenute e ritenute ammissibili, viene redatta una graduatoria risultate dalla somma dei punteggi ottenuti da ciascun utente in base ad una scheda (redatta entro il 30.08.2011 dal servizio Sad) che tiene conto dei seguenti indicatori di priorità:

  • Carico assistenziale elevato ed intervento richiesto da altri servizi specialistici;
  • Assenza di una rete di supporto adeguato (es: badante/servizi/famigliari) che si occupa dell’accudimento del richiedente;
  • Disagiata situazione economica del richiedente e del nucleo familiare.

Verrà inoltre assegnato un punto per ogni mese di attesa.

In caso di più domande caratterizzate dal medesimo grado di bisogno, la discriminante per la scelta della priorità per l’ammissione al servizio è rappresentante dalla data di presentazione della domanda.

2. Nel caso di ricovero temporaneo del soggetto in lista di attesa (struttura sanitaria, pronto intervento, ricovero di sollievo, ecc.) al rientro nella propria abitazione verrà nuovamente effettuata la visita domiciliare per la valutazione degli indicatori di priorità per l’inserimento nella graduatoria.

3. Nel caso di ricovero definitivo o assenza prolungata il beneficiario o chi per esso dovrà presentare rinuncia scritta al servizio; in caso di mancata presentazione, previo sollecito, verrà escluso d’ufficio dalla graduatoria.

4. Nel caso in cui un soggetto sospenda temporaneamente il servizio è possibile attivare un altro intervento a tempo determinato a favore dei soggetti inseriti nella lista d’attesa, previo consenso degli interessati.

5. Nel caso che le specifiche risorse finanziarie assegnate non consentito ai presenti nella graduatoria di accedere al SAD viene prevista la possibilità , già contemplata nel progetto di gestione del servizio, di accedere alle prestazioni, stipulando un contratto diretto con il soggetto gestore. In questo caso il servizio sociale comunale funge da segretariato per la presa in carico dell’utente che dovrà, comunque, presentare apposita istanza nella quale dovrà specificare il numero di ore settimanali richieste, durata del servizio, dichiarazione di provvedere al pagamento diretto delle prestazioni al soggetto gestore del servizio.

6. Sulle dichiarazioni rese dall’utente e determinanti ai fini della formulazione della graduatoria saranno effettuati controlli ai sensi del vigente regolamento comunale; ove venga accertata la mancata veridicità di quanto dichiarato si provvederà alla revoca del beneficio concesso con recupero delle utilità economiche conseguite e a tutti gli adempimenti previsti dalla legge.

Come si diceva è la prima volta che viene introdotta la compartecipazione degli utenti al costo delle prestazioni, come ormai avviene da più anni in tutti i comuni. Anche per questo motivo si è previsto un avvio morbido che, mentre tiene conto della carenza di risorse a disposizione del comune, quest’ultimo è consapevole che la crisi economica del paese Italia sta pesando su tutti, e quindi ritiene di sostenere maggiormente gli anziani con pensioni basse e inserite in nuclei familiari pure loro in affanno.

Pertanto si è elaborata una proposta – da sperimentare un anno – che aiuta maggiormente le situazioni più precarie e chiede un aiuto in più a quanti hanno maggiori possibilità reddituali.

La tabella che guida l’applicazione dell’ISEE è la seguente, salvo alcuni correttivi che si possono chiarire con la responsabile dell’area servizi sociali del comune, Daniela Pelegatta:

da euro a euro Tariffe orarie intervento Contribuzione utente (in %)
1

0,00

7.500

20,85

0

2

7.501

10.500

20,85

10

3

10.501

13.500

20,85

20

4

13.501

16.500

20,85

30

5

16.501

19.500

20,85

40

6

19.501

20,85

50

I criteri di accesso al servizio prevedono, inoltre, che l’Amministrazione comunale provveda, compatibilmente con le disponibilità di bilancio, a creare un fondo per attivare interventi di assistenza domiciliare urgenti per rispondere alle emergenze certificate (terminali, grave carico assistenziale, ecc.).

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