Approvato all’unanimità il Piano per il Diritto allo Studio
Venerdì scorso, 28 settembre, è stato approvato all’unanimità il Piano per il Diritto allo Studio per l’anno scolastico 2012-2013.
E’ la prima volta che accade in questo mandato amministrativo che anche la minoranza voti il Piano.
E c’è un ulteriore elemento di novità. Nell’ultima riunione dell’11 settembre, nel Gruppo di lavoro Istruzione, dove si prepara il Piano, c’era stato un voto contrario del rappresentante di minoranza e del rappresentante dei genitori delle scuole superiori di primo grado. Gruppo di lavoro che invece aveva sempre condiviso i precedenti Piani.
Cosa è accaduto? Partiamo dall’inizio.
Generalmente il Piano Diritto allo studio, che è lo strumento di pianificazione dell’Amministrazione comunale per tutti gli interventi nell’ambito della scuola (servizi di trasporto, mensa, interventi per l’offerta formativa ecc.), viene discusso ed approvato all’inizio di luglio. Quest’anno non è stato possibile perché non era ancora nota l’entità di alcune spese: quella che il Comune di Monte Marenzo avrebbe dovuto sostenere pro-quota per il funzionamento della Direzione del nuovo Istituto Comprensivo, e quella dell’intervento degli assistenti educatori in aiuto ai bambini con problemi di disabilità o disagio (nella scuola Primaria e nell’Infanzia).
Quest’anno è aumentata la richiesta di quest’ultimo tipo di intervento per cui, con una sempre minore disponibilità economica complessiva del bilancio comunale, appariva difficile far fronte a tutte le spese del Piano di Diritto allo Studio.
Inoltre, già da due anni, la Regione Lombardia, non finanzia più il Piano Diritto allo Studio, il che significa una minore entrata pari a 12.000 €.
Per cui a settembre la proposta fatta al Gruppo di lavoro è stata quella di sostenere in primo luogo i bambini con disabilità e disagio a scapito di un taglio nelle provvidenze economiche che vengono date alle famiglie i cui ragazzi frequentano le medie e fino al secondo anno delle superiori(una sorta di assegno che variava dai 220 ai 330 € in relazione al reddito economico familiare erogato a fronte della certificazione ISEE).
Un altro modo di reperire risorse era quello di aumentare le tariffe della frequenza alle mense scolastiche, aumento maggiorato rispetto a quello già previsto per l’adeguamento ISTAT chiesto dalla Società di gestione del servizio (Sodexo). Ma questa ipotesi è stata scartata dal gruppo di maggioranza perché alcune famiglie sono già in difficoltà a sostenere questo costo e perché l’onere sarebbe ricaduto automaticamente sulle famiglie che abitano alla Levata, costrette a far frequentare la mensa ai propri bambini per problemi di trasporto.
L’Assessore all’Istruzione Cinzia Mauri, ha allora cercato, insieme alla Giunta che ha condiviso la nuova impostazione, di limare alcuni interventi salvaguardando l’impianto complessivo del Piano e, fatto estremamente importante, confermando tutti i progetti di intervento per sostenere l’offerta formativa richiesti dalle Insegnanti della Primaria e dell’Infanzia.
Così il taglio alle provvidenze economiche è stato minimo (ora gli assegni vanno da un minimo di 200 € mentre rimane invariata la quota di 330 € per i redditi più bassi).
Il Gruppo di minoranza in Consiglio Comunale ha apprezzato questo sforzo anche se insiste nella richiesta che se ci saranno risparmi in corso d’anno sui capitoli della scuola, questi vengano accantonati per un aumento delle provvidenze economiche nella seconda rata ed eventualmente per le spese per gli assistenti educatori.
L’Assessore al bilancio, Ornella Chiari, ha chiarito invece che la cifra messa in bilancio per le provvidenze tiene conto già di uno scarto rispetto alle persone che non presenteranno la richiesta, e se tutti gli aventi diritto la presentassero bisognerebbe intervenire nuovamente per coprire l’intera spesa.
L’Assessore Cinzia Mauri, prima della discussione e del voto definitivo, ha fatto una lunga premessa che ha toccato tutti i punti di criticità, ma anche di forza, del Piano di Diritto allo Studio.
Le criticità vengono senz’altro dalla nuova organizzazione scolastica: le scuole del nostro comune entrano a far parte dell’dell’Istituto Comprensivo dei Comuni dell’Alta Valle San Martino, un Istituto che comprende le scuole della Valle S. Martino. le famiglie e i bambini e le insegnanti dovranno affrontare la novità del nuovo dimensionamento scolastico che prevede dei numeri molto alti di plessi, personale docente e non e di studenti (un totale di 2040 alunni e 240 docenti distribuiti su 20 plessi in 6 comuni, 1 scuola media a Calolziocorte con 3 sedi staccate a Vercurago, Carenno, Torre de Busi, 55 classi di scuola primaria e 19 sezioni di scuola dell’infanzia). Cambiamenti non facilitati dalla mancanza di assegnazione di un Dirigente scolastico di ruolo.
L’impegno per il diritto allo studio parte in primo luogo con il mettere a disposizione le strutture pubbliche, gli edifici e le attrezzature, provvedendo alla manutenzione degli stessi. Prevede poi tutti quegli interventi, ritenuti importantissimi dall’Amministrazione, volti a garantire il sostegno educativo agli studenti portatori di handicap o di particolari difficoltà e gli interventi per migliorare la qualità del servizio scolastico offerto. Comprende inoltre l’acquisto di libri di testo per la scuola primaria, l’erogazione di un contributo di sostegno alle spese per le famiglie dei ragazzi della scuola secondaria di primo e secondo grado fino all’obbligo (provvidenze economiche), le spese di trasporto e di gestione dello scuolabus ed il premio agli studenti meritevoli.
Inoltre, molto di più è quello che il nostro Comune mette a disposizione di bambini e ragazzi al di fuori della
scuola propriamente detta, ma sempre atto alla loro crescita personale ed al loro inserimento all’interno della comunità. Innanzitutto il Centro di prima infanzia Liquirizia. Il progetto per l’età evolutiva
MO.S.A.I.CO, che oltre a tutte le attività educative rivolte alle diverse fasce d’età nella frazione Levata svolge un pomeriggio la settimana il servizio di aiuto compiti e i Centri ricreativi estivi rivolti alle diverse fasce d’età.
Rientrano in questi scopi anche tutte le attività culturali e di promozione alla lettura promosse dalla Biblioteca comunale. A tutti questi interventi vanno aggiunti quelli dei Servizi alla persona relativi al trasporto, presso le scuole e le strutture frequentanti, per i ragazzi portatori di handicap e l’assistenza educativa necessaria.
Questa la sintesi della premessa di Cinzia Mauri, ma vediamo nel dettaglio gli interventi dell’Amministrazione a favore della scuola che prevede una spesa complessiva pari a € 266.396,46.
TAVOLA RIASSUNTIVA DELLE SPESE PREVISTE PER I SERVIZI PROGRAMMATI
Trasporti €. 19.830,00
Mense scolastiche €. 113.000,00
Spese di funzionamento:
a – Scuola dell’Infanzia €. 3.000,00
b – Scuola primaria €. 16.250,00
c – Spese Direzione Istituto comprensivo €. 652,86
Assistenza socio-psico-pedagogica €. 23.300,00
Libri di testo e materiale didattico €. 3.900,00
Sostegno alla programmazione educativa €. 7.830,00
Altri interventi per il Diritto allo Studio €. 34.350,00
Per l’anno scolastico 2012/13, di concerto con i Progetti Pedagogici delle rispettive scuole, si prevedono i seguenti interventi:
1. Scuola dell’Infanzia:
Progetto psicomotricità €. 220,00
Progetto accoglienza €. 560,00
Progetto “Il baule dei nonni” €. 1.000,00
Progetto in collaborazione con la Biblioteca (mezzi bilancio capitolo biblioteca)
Progetti per la salvaguardia ambientale
Uscite didattiche con utilizzo scuolabus
2. Scuola Primaria:
Progetto continuità €. 150,00
Progetto “Gioco Sport” € 2.000,00
Progetto ”Danz….iamo” € 1.800,00
Acquisto LIM (Lavagna interattiva multimediale) €. 1.000,00
Disponibilità per altri progetti educativi (Andiamo a teatro) €. 600,00
Progetto in collaborazione con la Biblioteca “Parole magiche” (mezzi bilancio capitolo biblioteca)
Uscite didattiche con utilizzo scuolabus
Progetto “Sicuri sulla strada” educazione stradale (classe 4°)
Progetto “Porcospini” (altro finanziamento)
Progetti per salvaguardia ambientale
3. Compartecipazione spese Sportello Psicologico scuole medie: € 500,00
Altri interventi per l’attuazione del diritto allo studio
“Premio allo Studio” €. 2.120,00
“Premio all’impegno” €. 80,00
Provvidenze diritto allo Studio €. 32.150,00
Confermo la precisazione di Fabrizio. Precisazione che andava sicuramente scritta nella stesura dell’articolo.
Il bello del sito è che precisazioni e note possono essere fatte in tempo reale e non attendere come accade nei quotidiani in carta stampata.
L’omissione non era dolosa: la delibera che approva il Piano è di 35 pagine e sicuramente avrò omesso altre parti forse anche importanti.
Detto questo è anche opportuno puntualizzare che l’Amministrazione ha ritenuto di dover introdurre un tetto di erogazione della provvidenza per i redditi più alti. Si consideri però che l’ISEE più alto presentato lo scorso anno era pari a 40447,37 euro (inferiore quindi ai 44.500 che è il nuovo tetto).
Insomma il ragionamento è questo: il Comune aiuta sì le famiglie ma non può permettersi di dare contributi anche a chi ha redditi alti.
Esempio: il sig. XY è miliardario, abita a Monte Marenzo ed ha un figlio che studia alle medie. E’ giusto che la comunità di Monte Marenzo dia al miliardario XY anche 200 €?
Sarà ovviamente opinabile questa scelta ma la logica e l’equità forse danno ragione alla scelta fatta dall’Amministrazione, condivisa da tutti sia nel Gruppo di lavoro sia in Consiglio Comunale.
Non ci sono dubbi che il piano per il diritto allo studio 2012/13
può contare su risorse economiche inferiori rispetto agli anni precedenti ma non è corretto dichiarare che le provvidenze quest’anno subiranno un taglio minimo,da € 200 a € 330 in base all’isee come afferma Sergio,poichè in realtà il minimo non è di € 200 ma è pari a € Zero poichè si è introdotto,contrariamente agli altri anni,che chi presenta un ‘isee sopra gli € 44.500 non ha diritto a nessun contributo.