Approvato il PGT di Monte Marenzo
Quando il Sindaco ha invitato i consiglieri ad esprimersi per alzata di mano sul Piano di Governo del Territorio di Monte Marenzo erano passate oltre cinque ore dall’inizio della seduta del Consiglio comunale. Cinque ore ininterrotte per esaminare puntigliosamente le trentotto osservazioni pervenute dai cittadini e da alcuni consiglieri, più un altro pacchetto di osservazioni e raccomandazioni da parte dell’ARPA, della Provincia di Lecco e dell’ASL. Il tutto ha richiesto una cinquantina di votazioni parziali prima di giungere al voto finale (favorevole il gruppo di maggioranza e il consigliere Giovanni Bonacina, contraria l’opposizione).
Con la maratona consiliare di sabato scorso si è concluso un lavoro istituzionale, tecnico e amministrativo durato oltre due anni. Un tempo tutto sommato ragionevole se, come ha dichiarato il capogruppo di Un paese per star bene Daniel Fasolin, è servito a condurre studi multidisciplinari e approfonditi della realtà del nostro comune ed elaborare una proposta organica sul futuro assetto del nostro territorio. E su questa promuovere una forte partecipazione democratica, concretizzata in una ventina di eventi tra assemblee pubbliche, contributi degli alunni della scuola primaria, open space, tavoli di confronto tematici con soggetti socio-economici del territorio, approfondimenti nei Gruppi di lavoro comunali.
Un percorso lungo e faticoso, che alla fine è riuscito ad esprimere un Piano importante, dove nessuna questione, neppure la più delicata e controversa è stata tralasciata, perché si è sempre mantenuto fermo il proposito, come ha sottolineato il consigliere Giovanni Bonacina, di elaborare proposte e strumenti capaci di governare i processi reali della nostra comunità, e non essere da questi governati e scavalcati.
Decisivi sono stati gli apporti, oltre che del sindaco, degli assessori Renato Greppi (territorio) e Franco Rota (ambiente). Importante è stata la loro conoscenza del territorio, che è servita a modulare e orientare progetti e norme il più possibile aderenti alle esigenze e ai bisogni della nostra comunità, ricevendo in questo il pieno apporto professionale e culturale del professionista responsabile del Piano, arch. Mario Cortinovis, nonché dei tecnici responsabili dei vari settori: geologi Luigi Corna e Matteo Rota, ing. Davide Pelizzoli, agronomo Stefano D’Adda, dott. Guido de Nigris (piano di zonizzazione acustica). Da sottolineare il prezioso lavoro di coordinamento e supporto svolto dal tecnico comunale geom. Giancarlo Frigerio.
Il PGT approvato – che avremo modo di illustrare con dati specifici sul nostro sito – ha raggiunto alcuni obiettivi che per la maggioranza dei consiglieri erano irrinunciabili.
- Non un solo metro di terreno coltivabile è stato tolto all’agricoltura.
- Valorizzazione del patrimonio naturalistico del territorio, nonché tutela del paesaggio agrario. In questo quadro si inseriscono i nuovi e più favorevoli parametri per la realizzazione dei manufatti per il ricovero attrezzi nelle aree boscate e destinati alla manutenzione dei suoli.
- E’ stato ribadito l’impegno di mantenere il nostro PGT compatibile alla pianificazione sovracomunale, soprattutto in relazione al Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, al Piano del Parco Adda, al Sito di Interesse Comunitario della palude di Brivio, al Piano di Indirizzo Forestale della Comunità Montna.
- Considerato che non si prevedono nuove aree di espansione si consente un ampliamento degli edifici esistenti sino al 30% di superficie lorda di pavimento (max. 90 mq.), per la maggior parte degli ambiti edificati. Inoltre si confermano l’edificabilità di piccoli lotti destinati alla residenza all’interno del perimetro urbanizzato. In alcuni casi è previsto a carico degli attuatori interventi compensativi di carattere sociale.
- Sono previste una serie di norme per riqualificare in termini architettonici dei volumi accessori alle abitazioni, quali baracche, tettoie, ecc.
- Si prevede una riconversione dei capannoni in disuso in località Ravanaro (ex allevamento avicolo) a fini abitativi, riservandone una quota del 30% ad alloggi sociali con priorità alle giovani coppie.
- Si consente la riqualificazione e il potenziamento degli insediamenti produttivi consolidati, che non mortifichino lo sviluppo aziendale, ma nel contempo siano di salvaguardia e di tutela delle residenze adiacenti. Nessuna area a destinazione produttiva è stata ampliata.
- Si sostengono le esigenze abitative dei residenti nei vecchi nuclei, avendo cura di consentire interventi che soddisfino un bisogno reale non stravolgano dal punto di vista architettonico il patrimonio edilizio di antica fondazione.
- Si è cercato di non appesantire il Piano delle Regole con eccessive norme, trasferendo parte delle stesse nelle convenzioni, nei piani attuativi e nei regolamenti, documenti che possono essere modificati più agilmente in Consiglio comunale.
Queste sono solo una piccola sintesi di quanto il PGT contiene e prevede per i prossimi cinque anni, il quale si presta ad una lettura ben più articolata e ricca di spunti che, come abbiamo accennato sopra, condurremo sul nostro sito nelle prossime settimane.