Bangladesh-Lecco: la storia di Utpal
La storia che vi voglio raccontare nasce da molto lontano, precisamente a Chittagong, nella Repubblica Popolare del Bangladesh e parla di Utpal Kantì Dhar, mio amico e collega.
Utpal ha 27 anni ed ha vinto una borsa di studio per studiare all’estero: potendo scegliere tra Corea del Sud, Canada, Svezia e Italia, ha optato per venire a studiare al Politecnico di Milano/Lecco, molto rinomato in tutto il mondo.
Successivamente gli è stata offerta un’ottima prospettiva di lavoro che l’ha convinto a rimanere in Italia anche per provvedere al mantenimento della sua numerosa famiglia: padre, madre,fratello,sorella e un nipotino che hanno non poche difficoltà visto che in Bangladesh non ci sono molte possibilità lavorative.
Vi chiederete come ho conosciuto Utpal.
L’azienda per cui lavoro, la Giuseppe & e F.lli Bonaiti S.P.A. con sede a Calolziocorte LC
e Palazzago BG, leader nel settore del nastro di acciaio e filo laminato a freddo, (http://www.bonaitigiuseppe.it/it/default.asp) era alla ricerca di una figura professionale laureata in ingegneria da inserire nel proprio organico.
Ciò mi è stato confermato dal vicepresidente Paolo Bonaiti http://www.bonaitigiuseppe.it/it/azienda/organigramma.asp
L’azienda associata all’Api di Lecco (http://www.api.lecco.it/) che tramite il Politecnico di Milano (sede di Lecco) le ha dato l’opportunità di incontrare un gruppo di stagisti,tra cui diversi stranieri.
Tra di loro Utpal è stato selezionato per uno stage di 6 mesi finalizzato alla stesura della sua tesi di Laurea intitolata “Saldatura di un acciaio C67: influenza dei parametri e del rinvenimento”.
Dal mese di aprile di quest’anno Utpal è stato assunto a tempo determinato, ma considerando le sue competenze, il suo impegno e la sua serietà, l’azienda prospetta la sua assunzione a tempo indeterminato.
La Giuseppe & e F.lli Bonaiti S.P.A. per essere competitiva sul mercato locale e mondiale,
deve inglobare al suo interno competenze diversificate e di alto livello per soddisfare le molteplici esigenze dei suoi clienti.
Attualmente l’azienda sta lavorando per ottenere una nuova certificazione, la ISO TS 16949, normativa specifica del settore automotive: per questo motivo Utpal è stato affiancato a un gruppo di
tecnici esperti e il loro lavoro consiste nel controllo e nel miglioramento della qualità della laminazione a freddo, attraverso diversi test ed analisi chimiche piuttosto complesse.
Utpal stesso mi ha raccontato di aver trovato l’azienda che cercava in linea con il suo percorso di studi, in cui finalmente può applicare nella pratica tanti “anni di teoria”.
Dunque la scelta di Utpal di venire in Italia, in un momento davvero non facile per il nostro Paese, si è rivelata vincente, sia per lui che per l’azienda che ha acquisito una risorsa davvero valida.
Ad Utpal piace anche l’ambiente famigliare che si è creato con i colleghi, anche se inevitabilmente ha un po’ di nostalgia per il suo paese, ma vivendo a Lecco gli basta fare due passi sul lungolago per riacquistare il buonumore.
La sera poi, grazie a Skype, ha la possibilità di vedere e di parlare con la sua famiglia.
Ad eccezione dei suoi ex compagni di studio, per il momento conosce poca gente, ma con il suo carattere affabile non avrà difficoltà a trovare nuovi amici.
Il 24 Aprile si è laureato ottimamente in ingenieria meccanica con la votazione di 99/110.
La cerimonia è stata un evento molto importante per lui e anche se purtroppo la sua famiglia non ha potuto partecipare dopo la presentazione della tesi, si è collegato tramite skype con il Bangladesh per parlare con i suoi familiari riuniti per l’occasione.
E’ stata un’emozione molto forte.
Oggi 1 maggio, si celebra in tutto il mondo la Festa dei lavoratori in un momento storico non certo facile e confortante dal punto di vista economico e sociale:
attraverso la storia positiva di Uptal,voglio sottolineare la vitale necessità da parte del mondo del lavoro di aprirsi alle novità, alle nuove competenze ed energie che ragazzi come lui in ogni parte del mondo sono desiderosi di portare in ogni settore lavorativo.
Dunque auguri ad Uptal e a tutti i “lavoratori del futuro”.
Giacomo
Un’altra storia che colpisce è quella di Rosy http://www.vip.it/la-storia-di-rosy-canale/ e mostra come la criminalità organizzata
corrode il mondo del Lavoro e di conseguenza tutto il tessuto sociale-economico-culturale di alcune regioni d’Italia.
Mi chiamo Chiara ho 56 anni e ho letto con piacere la storia di Utpal e mi congratulo con lui, ci sono altre storie, c’è la storia di Masum, 33 anni, partito dalla campagna a 150 km da Dhaka, i suoi genitori hanno venduto tutto per dargli una vita migliore, attraverso la Russia è arrivato da clandestino in Italia, ha fatto ogni tipo di lavoro, ha studiato la nostra lingua e aveva un grande sogno e non l’ha mai mollato, 3 anni fà ci siamo conosciuti e il suo sogno si è realizzato, ha lavorato sodo, ogni soldo che riusciva a risparmiare lo mandava a casa, aveva un sorriso per tutti, sempre disponibili, amico sincero, ragazzo straordinario, con un grande senso del rispetto. Ha dato tanto a tutti quelli che lo hanno conosciuto, nel suo ultimo gesto di generosità (stava venendo a prendermi a Dhaka, non voleva che al mio arrivo fossi sola, il barcone sul quale viaggiava, è stato speronato il 13 marzo 2012 e il suo sogno è terminato. Grazie Masum e grazie a Uptal, ci sono tante persone come voi e io ho avuto il piacere di conoscere il vostro popolo straordinario, grazie.
La storia di Utpal vorrei fosse la storia e l’epilogo di quanti cercano un posto per vivere meglio, di quanti credono che la terra e l’aria nel mondo reale non hanno confini, di quanti credono che l’importante è restare umani, di quanti salvaguardano la propria identità senza esserne prigionieri, di quanti …
I am really happy to see the article. I want to know more about Italy. From my childhood I have a great interest to know different nation, different culture. For this moment I am happy to stay in Italy. Where I am working , people are very easy, kind and simple. Day by day I am learning original culture in Italy by talking with them. For me is very interesting to work in different environment. Thanks Giacomo and Simona who wrote about me.
Traduzione a cura della redazione:
Sono molto felice di vedere l’articolo. Voglio conoscere di più dell’italia. Sin dall’infanzia ho grande interesse nel conoscere diverse nazioni, diverse culture. Per questo momento sono felice di stare in italia. Dove lavoro, le persone sono alla mano, gentili e semplici. Giorno dopo giorno sto imparando la cultura originale italiana parlando con loro. Per me è molto interessante lavorare in un ambiente diverso. Grazie a Giacomo e Simona che hanno scritto di me.
“Mercoledì ho rivisto Utpal dopo 4 giorni di “ponte”:
era contento dell’articolo e di aver potuto raccontare la sua Storia.
Abbiamo parlato della sua città,Chittagon, che conta ben 5 milioni di abitanti,
mentre la capitale Dhaka ne conta ben 12.
Il Bangladesh conta un totale di 160 milioni di abitanti:una cifra impressionante!
E’ uno dei paesi più densamente popolati al mondo.
Per chi lo desidera ecco la la cartina:
http://it.wikipedia.org/wiki/File:Bg-map.png
Ringrazio tutti dei bei complimenti ricevuti via mai e ne condivo con voi alcuni:
-Fai i miei complimenti al tuo amico e spero per lui che la vita gli sorrida sempre di più…
-bello l’articolo sul tuo amico!
sono storie da raccontare come esempio ai figli perchè solo con lavoro e sacrificio si va avanti nella vita,altroché superenalotto e grande fratello…
-belle le foto con Utpal e in particolare quella in cui vi stringete la mano.
Mi auguro che storie positive come la sua si possano moltiplicare,per i giovani
(ma non solo per i giovani ) di tutto il mondo.
-Che bella storia, raccontata con passione e…stile impeccabile 😉
Grande Gia, è un piacere seguirti…”
Anche nei tempi moderni in cui viviamo esistono le favole con i loro lieti fini.
Questa però è realtà, dove chi crede nelle proprie capacità e non ha paura di mettersi in gioco….. alla fine riesce.
Flavio
Grazie a Giacomo di averci messo a parte di questa storia positiva
Auguri al giovane ingegnere, ai ‘lavoratori del futuro’, ai desideri dei ragazzi del mondo
Cristina