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Battere il grano e poi nasce il pane

Metti un bel pomeriggio sull’aia, in una domenica di sole come quella scorsa, piena di iniziative in paese e in Valle.

Anche questa, in sordina e senza pretesa di spettacolarità, meritava davvero: appuntamento, aperto a tutti, all’Azienda Agricola Biologica di Paolo Amato,a San Gregorio di Cisano,per partecipare alla “Battitura del grano”, proprio come si faceva una volta, anche qui da noi.

Paolo ha seminato a grano (frumento) una porzione dei suoi campi e lo ha raccolto a maturazione tagliando le spighe, destinate poi alla trebbiatura meccanica. Una parte però di questo grano lo ha lasciato per questo appuntamento speciale,in cui grandi e piccoli hanno potuto cimentarsi nella battitura.

Impugnando un semplice attrezzo in legno (in italiano: ‘correggiato‘)conosciuto fin dall’antichità, formato da un bastone più lungo, unito per l’estremità ad un altro bastone più corto, grazie ad una striscia di cuoio che ne consente la mobilità, bisogna percuotere a turno le spighe stese a terra su un telo, in modo da far uscire i chicchi.

Questi, accuratamente raccolti, vengono poi vagliati, cioè separati dalla paglia e dalla pula, facendoli saltare entro un setaccio, e nel nostro caso con il valido aiuto del vento, alzatosi per l’occasione…

I piccoli grani, belli con il loro colore caldo dorato, sono finalmente pronti per essere macinati.

Gli ospiti potevano sperimentare tre diverse procedure, tutte manuali, utilizzando o semplicemente due pietre (come nella preistoria…), o una più elaborata macina in pietra, o una in metallo a manovella.

Con la farina ottenuta si sono preparate delle piadine che, ancora calde, sono state farcite con marmellata di produzione locale o crema al cioccolato del commercio equo solidale.

E’ stato davvero un semplice e festoso pomeriggio d’estate:le persone sono arrivate con il passaparola,hanno potuto provare liberamente le diverse fasi della lavorazione del grano, aiutati da Paolo, Francesca e loro collaboratori e amici appassionati,come Daniele Engaddi, ricco di consigli.

Tutti hanno fatto merenda assaggiando le piadine,l’anguria e i meloni dolcissimi dell’Azienda agricola.

Qualcuno ha ballato al suono di un organetto, si è chiacchierato, parlato di cibo, di olimpiadi sostenibili, di terra, di rispetto, di bambini, di tradizioni e di tanto altro.

I più instancabili sono stati i bambini, che hanno macinato fino ad esaurimento e, tutti bianchi come piccoli mugnai, hanno concluso con una scorpacciata di pop corn bianco-rossi, preparati al volo da una coppia di coltivatori di Almenno. Alla fine,con grande soddisfazione, hanno potuto portare a casa un sacchettino di buona farina “prodotta” con le loro mani!

Grazie a Paolo ed ai suoi collaboratori per aver organizzato quest’iniziativa (è la seconda edizione), grazie a Daniele per la sua grande esperienza, a Jessica e Pier che han preparato le piadine, alla gentile Signora dell’organetto e a tutti i partecipanti che hanno animato questo incontro campestre.

Chi volesse conoscere meglio l’Azienda di San Gregorio, che produce ortaggi biologici da vent’anni ed aderisce all’Associazione Agricoltori Valle San Martino, può chiedere info a biopablo@fastwebnet.it, o visitarla in virtuale sul web (www.paoloamatobio.it) o meglio ancora di persona, passando di là (è proprio sotto la chiesa di San Gregorio) magari il sabato mattina, quando si può anche far la spesa direttamente.

Ci sembra importante sostenere le nostre aziende agricole:oltre a proteggere il territorio, in particolare se coltivano biologico, salvaguardano la trasmissione dei saperi legati al mondo agricolo ed anche la memoria dei ‘sapori’, offrono il contatto con la terra e, come in questa domenica di luglio, belle occasioni di incontri e di imparar facendo…

A proposito, sarebbe bello rintracciare i diversi nomi dialettali legati alla battitura del grano…

Cinzia e Cristina

 

 

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