Sulla parete gialla dell’Oratorio lo staff del Gruppo Missionario ha incollato le lettere che compongono lo slogan della Festa Missionaria di quest’anno: “Amare la vita”.

Lettere di tutti i colori perché la vita di ognuno è diversa dall’altro.

Lettere  ritagliate in modo tale da rappresentare negli spazi vuoti dei caratteri la forma di un cuore, il simbolo di questa Festa missionaria 2012, due mani che si intrecciano a formare un cuore.

Sotto le lettere l’impronta di tante mani. Mani destre e sinistre, mani blu, mani verdi, mani arancione…

Mani che bisogna usare per “dare una mano” a chi ha bisogno.

Forse gli ideatori di questo fondale hanno voluto dare questi significati nel momento della realizzazione di questa scenografia. Per Luigi la parete poteva essere riempita anche negli spazi vuoti. Ne parla con Cristina ed ecco l’idea del concorso creativo del disegno  “amare la vita “: si chiede ai bambini di rappresentare questo concetto attraverso l’arte e i colori.

Otto bambini accolgono l’invito e lo portano a Cristina.

“Amare la vita” è un girotondo intorno al mondo, sono due persone che si incontrano su un arcobaleno, sono i petali di un fiore dove ci sono le facce dei popoli dei cinque continenti e in mezzo il mondo…

Sono tutti bellissimi, ma alla fine ci deve essere un vincitore.

E la giuria decide per quello di Marta Rosa che ha disegnato due mani una bianca e l’altra nera, le cui dita si intrecciano sopra il nostro mondo. In un solo disegno ci sono tutti i simboli di questa Festa e del percorso fatto in Oratorio quest’anno: ci sono le mani del simbolo della Festa Missionaria “Amare la vita”, c’è la rappresentazione della sigla musicale “da fratello a fratello”, c’è la raffigurazione del nostro pianeta “ogni oltre confine”.

Idealmente con questo disegno la Festa Missionaria si chiude come si era aperta il giorno dell’inaugurazione, con due bimbi con la pelle di colore diverso ma con lo stesso sorriso.

Sergio in collaborazione con Giacomo

Il disegno di Marta Rosa