Domenica 18 marzo…. ore 7 del mattino.

Il silenzio e il torpore di una uggiosa mattinata di Monte Marenzo è disturbato da una sommatoria di fastidiosi rumori.

Tuttavia… quello che, in prima analisi, appare come un dannoso inquinamento acustico è semplicemente il rumore  dei motori a scoppio di motoseghe – decespugliatori –  e tagliasiepi. E’ il segnale dell’avvenuto insediamento degli addetti della Comunità Montana, che al pari di un prezioso salvavita, hanno dato inizio alla seconda fase di “fiumi puliti” operando il recupero ambientale della valletta posta a monte dell’abitato di Piudizzo. Guardie Ecologiche, operatori della Protezione Civile, Squadre Antincendio, servizio di Vigilanza Ambientale, uniti da un unico obbiettivo, hanno provveduto a dar luogo alle operazioni di pulizia di val Marscia.

Rovi spinosi, arbusti rigogliosi, alberi dalla crescita incontrollata, costituenti un ambiente dalla disordinata condotta, sono stati rimossi, restituendo ordine e permettendo così la regimentazione delle acque del torrente che, a valle, prende nome di Bisone.  Il materiale, come illustrato dalle foto, è stato faticosamente trasferito alla base, ove, un mezzo dotato di specifico accessorio abilmente controllato da un volontario esperto, ha trasferito il verde in apposito sito di stoccaggio temporaneo.

Le squadre si sono divise in tre sezioni: una nell’alveo a livello base, l’altra sulla diramazione laterale, la terza a quota superiore, ove un grosso albero rovinosamente caduto a causa di precedenti dissesti, ha dato parecchio filo da torcere ai volontari intervenuti. Purtroppo le modificazioni climatiche sono causa di intensi temporali, i cui effetti devastanti sono amplificati dall’incuria umana dei confronti di fiumi e torrenti.

Operazioni di questo tipo permettono alle acque un deflusso regolare garantendo sicurezza per tutta la comunità di Monte Marenzo.

ORE 12,00:….FATTO.  Tutto a posto.

Fabrizio

(Nella galleria fotografica a fianco alcuni momenti del lavoro dei volontari)