Perché il Gruppo Missionario? Un cuore per “Amare la vita… oltre ogni confine”
Continua la festa Missionaria fino a domenica prossima.
Il programma potete trovarlo qui: https://www.unpaeseperstarbene.it/2012/amare-la-vita-al-via-la-festa-missionaria-oltre-ogni-confine-2012/
Sui manifesti di “Amare la vita – oltre ogni confine” c’è un simbolo: un cuore disegnato parzialmente. I bimbi, una sera di queste alla festa, dovranno dipingerlo per intero.
Amare la vita anche alla luce degli avvenimenti attuali, dove la crisi economica finanziaria spinge le famiglie a folli gesti che si riversano sui propri figli.
Il sito Upper ha già postato degli articoli interessanti sul gruppo missionario:
https://www.unpaeseperstarbene.it/2011/gruppo-missionario-volontari-con-lo-sguardo-verso-il-mondo/
ma volevo in questa intervista entrare più nel merito.
Tutto ebbe inizio 19 anni fa, era il settembre del 93, quando Pierluigi Isacco e Barbara decisero di recarsi, per il viaggio di nozze a Bangalore.
Già la nonna di Barbara ha trasmesso questa voglia Missionaria.
Anche don Renato Carminati ha dato loro, quell’input in più, avendo avuto una buona esperienza con la parrocchia precedente la nostra, in Eritrea, accompagnato dalla Ester.
Il Gruppo Missionario nasce prima con una riunione a Cisano Bergamasco, per poi passare alle parrocchie limitrofe e solo nel dicembre del 1993 viene formato il gruppo missionario a Monte Marenzo, mentre per lo statuto, bisognerà attendere fino al 2008.
Coinvolti dalla zia laica di Barbara, Giovanna (del gruppo Paolini) e dal sacerdote Don Basilio (allora responsabile Paolini Indiani Santa sede Roma), partirono per un viaggio organizzato, ben 11 ore di aereo.
Appena giunti a Bangalore, l’impatto fu forte, molta gente armata, terra di attentati.
Una tematica abbastanza comune in questi paesi è la scarsa fonte idrica, ma grazie alle offerte missionarie dei paesi vicini, Maggianico e Pescarenico (dove abita la nonna di Barbara) si realizzò un pozzo.
Infatti uno degli obbiettivi di Luigi e Barbara, fu la visita di questo pozzo, ma non fu certamente una passeggiata! Sul percorso hanno trovato vari serpenti cobra! E per passare si doveva alzare la voce!!!
Alla fine ne è valsa veramente la pena.
Si rimane stupiti dei tantissimi orfanotrofi nei quali sono ospitati i figli della povertà quotidiana. Le famiglie in difficoltà sono costrette a lasciare i propri figli sui cigli delle strade, sapendo che prima o poi qualcuno li accompagnerà all’interno di questi orfanotrofi.
E’ incredibile la positività che mostrano questi bimbi, basta un nostro sorriso, che ti mostrano tutto.
Ecco nella cartina dove è situato Bangladore: http://maps.google.it/maps?hl=it&lr=&tab=wl
mentre notizie ed immagini interessanti li potete trovare qui http://www.missionesalute.it/india/bangalore.htm
Oltre all’amore che ha unito questa coppia di sposini nel loro viaggio, ci sono i valori che hanno poi trasmesso alla nostra gente di Monte Marenzo, le proprie sensazioni di povertà vissute in prima persona, grazie al Gruppo Missionario.
Dunque ricordiamoci che lo scopo principale è quello di aiutare le Missioni.
Giacomo
(Nella foto alcuni volontari alla “Pesca” della Festa Missionaria)