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Ultima puntata. Sulle tracce delle civiltà precolombiane.

A Ollantaytambo prendiamo il treno fino al km 104, da dove parte il trekking che ci conduce, attraverso il complesso archeologico “Chachabamba”  (2.250 mslm),

Inca trail

l’affascinante complesso di “Wiñaywayna” (2.650 mslm) e il bosco semi-tropicale, alla porta del sole “Intipunku” da cui possiamo godere della prima vista panoramica di Machu Picchu:

Machu pichu

all’apparire di questo spettacolo l’emozione è veramente fortissima! Siamo contenti e soddisfatti, dopo una giornata di cammino abbiamo coronato il nostro desiderio di raggiungere questo posto bellissimo e magico, suggestivo, accattivante e accogliente, dove l’andino si coniuga e si confonde con l’amazzonico. Ci sediamo ad ammirare questo splendido paesaggio. Le parole sono inutili, basta guardare il paesaggio ed ascoltare le emozioni. Fortissime.

Scendiamo poi verso la cittadella

Machu Pichu, la cittadella

(centinaia di fotografie) ma ci teniamo la voglia di visitarla: il pullman navetta ci porta ad Agues Calientes, dove ceniamo e pernottiamo. Il giorno successivo è il 21 giugno, solstizio d’inverno e giornata dunque importante per la cultura Inca. Sveglia alle 4.30 per metterci in coda e prendere il primo pullman per Machu Pichu. Alle 6.30 siamo all’interno del sito, da dove ammiriamo il primo raggio del sole che colpisce esattamente la piazza sacra  prima e il tempio del sole dopo.

La nostra guida ci accompagna per il sito e ci spiega tutto quello che c’è da spiegare. Noi rimaniamo sbalorditi dalla capacità ingegneristica ed architettonica, nonché delle conoscenze astronomiche, di cui erano dotati gli Inca. E fecero tutto senza particolari mezzi a disposizione (non conoscevano nemmeno l’acciaio), ma solo con la forza lavoro. Incredibile. Ma molto, molto, affascinante.

Ci prendiamo tutto il tempo necessario per fare le fotografie e godere il più possibile di questo luogo che ti trasmette sensazioni magiche in continuazione.

Con un lungo viaggio (autobus, treno, auto) rientriamo a Cusco, stanchi, ma con la gioia nel cuore.

Il giorno successivo è il nostro ultimo in Perù: un volo interno ci porta da Cusco a Lima, dove visitiamo la città (anche la zona delle favelas, non solamente i quartieri residenziali di Miraflores e Barranco) e dove soggiorniamo in un altro centro di accoglienza per bambini: il Ceprof (http://www.peruresponsabile.it/aiuti-ai-progetti/il_ceprof_di_daniela_e_maruja__lima_9.html), una ex Casa Famiglia che, nel contesto di una delle zone più emarginate e problematiche della periferia di Lima, con molti sforzi e con l’aiuto di alcune istituzioni anche italiane (provincia autonoma di Trento in primis), gestisce un progetto chiamato “Casa della cultura”. Qui sono attivi una biblioteca ed un centro diurno che offrono ai giovani della zona un luogo sano e sicuro dove studiare e realizzare attività educative.

Con questa ultima bella serata in compagnia di Daniela e Maruja (le ideatrici del progetto, i bambini le chiamano le “zie”) finisce il nostro viaggio in Perù.

Un viaggio che ci ha consentito di conoscere in profondità questo paese culla di una delle più grandi civiltà mai sviluppatesi sulla “madre terra” (pachamama). Un viaggio che porteremo con noi per sempre, con il suo carico di immagini, di emozioni e di conoscenze. Un viaggio che ci ha arricchito in modo particolare, e che veramente consigliamo a chiunque!

 

ps: per riprenderci dalle fatiche, ci siamo concessi qualche giorno di relax nell’arcipelago venezuelano di Los Roques

Los Roques

(http://losroques.org/). Si sa, è il viaggio di nozze e capita una volta sola nella vita, quindi meglio approfittarne!

Daniel e Chiara

Un pensiero su “Ultima puntata. Sulle tracce delle civiltà precolombiane.”

  1. Peccato che sia l’ultima puntata del vostro viaggio,
    così affascinante…anche da parte mia,
    avete raccontato con qualche scritto e delle bellissime immagini,
    un fascino invidiabile a un territorio così lontano da noi,
    ma nello stesso tempo più vicino grazie a voi!

    Spero ancora di iniziative come la vostra,
    visto che siamo in un periodo di vacanze 🙂

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