Una partita di serie A vista all’oratorio
Oratorio di Monte Marenzo. Domenica sera, 25 marzo
Partita di calcio serie A. Juventus-Inter. Fantacalcio? Vista in tv; è il derby d’Italia al nuovo “Juventus stadium”.
La sala dell’oratorio è piena di sedie pronta ad accogliere l’urto del nostro pubblico (quasi tutto giovanile), quello che fino a ieri era lì, tra marciapiedi e piazzali…
Dopo aver mangiato una pizza assieme, chissà presa dove per portarla in oratorio, pur di non andar a casa,ci si stringe tutti intorno come fratelli, pronti a cogliere l’attimo fuggente.
Gli animi sono tesi, sia quelli in oratorio che quelli dei calciatori in tv.
Inizia la partita, ma più della cronaca che ho postato sul sito della Polisportiva http://www.polisportivamontemarenzo.it/news/view/id/65616 siamo qui a raccontare l’atmosfera di contorno che si vive in Oratorio.
I ragazzi sono partecipi e seguono minuto dopo minuto l’andamento della partita. Si fa il tifo da entrambe le parti.
I calciatori ritornano negli spogliatoi, mentre i nostri spettatori approfittano per prendere un po’ d’aria fresca fuori, o si ristorano al bar dove Cristina li soddisfa come sempre.
Lei racconta che è ormai un anno e mezzo che lavora qui. Tutto è iniziato sempre grazie a dei ragazzi che l’hanno influenzata nel chiedere al don la possibilità di aprire l’oratorio anche durante la settimana. Con una media di 10 ore al giorno, continua il suo lavoro: le piace il contatto con la gente, racconta.
Come racconta che i ragazzi l’hanno accettata per quello che è, che da loro c’è sempre qualcosa da imparare e di positivo, qualcosa che le rimane dentro di ognuno di loro.
Continua Cristina: “Questi ragazzi si danno da fare ogni qual volta che c’è un evento, pur richiamandoli…”
Chiedo poi: “Come va il bar da quando si è trasferito al piano terra?”
Risponde: “È stata un’idea di don Giuseppe, per unire tutti assieme grandi e piccini e si è dimostrata vincente”.
Le chiedo se ha un sogno nel cassetto. “Sarebbe bello che i ragazzi delle primarie, nell’intervallo aprissero un cancello per venire a giocare all’oratorio”.
Aggiungo io: “E’ bello vedere i ragazzi frequentare l’oratorio, come una seconda casa, si stringono nuove amicizie, che nascono sotto il segno della parrocchia, come auspica il don”.
Riprende la partita con nuove emozioni.
Gli spettatori si preparano per l’urlo finale di vittoria, ma l’arbitro segnala ancora 3 minuti di recupero. Poi, finalmente, l’urlo finale dei nostri giovani ragazzi, di maggioranza juventina.
Mentre i pochi adulti scappano a casa, i ragazzi no! sono ancora lì, a farsi compagnia.
Christian mi diceva che è tutto l’inverno che viene a vedere la partita all’oratorio quando avrebbe potuto vedersela a casa, al calduccio con i suoi.
Bene concludo dicendo che è stata davvero una serata divertente e che la foto che vedrete l’hanno scelta per voi proprio loro, i vostri figli!
NB:. veramente anche io avrei un sogno nel cassetto: mi piacerebbe vedere delle strisce pedonali, che attraversino la strada per la parrocchia. Ne ho gia parlato… speriamo bene.
Alla prossima Giacomo.