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A San Michele arte, teatro e cultura

Pomeriggio intenso, dal punto di vista culturale, ieri a Torre De Busi, presso il Complesso di San Michele. Abbiamo chiesto a Fabio Bonaiti, Coordinatore dell’Ecomuseo Val San Martino, tra i promotori dell’iniziativa, di farci un articolo e di permetterci di ultilizzare alcune foto pubblicate sulla pagina Facebook “Val San Martino: la mia terra.

Lo ringraziamo vivamente per la sua disponibilità e tempestività.

 

Ieri pomeriggio sembrava proprio che l’Arcangelo San Michele lottasse con la sua spada duramente contro il cielo (meteorologicamente parlando, s’intende) plumbeo riuscendo ad alternare momenti sgombri – se non proprio dalle nuvole, anche se qualche occhiata di sole ha fatto capolino – dalla pioggia a veri e propri rovesci di biblica memoria.

Così, nonostante le avverse condizioni del tempo, tutto si è comunque svolto regolarmente e con soddisfazione di tutti i (numerosi) presenti e in particolare degli “Amici di San Michele” da tempo, insieme ad altri, uno dei soggetti più impegnati nel custodire e animare il luogo. Sto parlando del pomeriggio di festa andato in scena con successo nel pomeriggio di domenica 29 settembre presso il pregevole complesso del San Michele in Torre de’ Busi.

Fulcro della manifestazione, ideata dalla Comunità Montana e dall’Ecomuseo Val San Martino con lo scopo di rafforzare la festa patronale e il calendario di manifestazioni messe in campo dalla Parrocchia, dal Comune e dalla Pro Loco, era l’evento poetico-musicale previsto alle 17.15, che doveva in un primo tempo essere preceduto dalle funzioni religiose e dalla Benedizione nell’antica chiesa di San Michele benché oggi sconsacrata con il chiaro intento di legare l’aspetto devozionale a quello culturale.

Il “contenimento” del programma religioso alla solo nuova chiesa parrocchiale e in oratorio, non ha però permesso di realizzare appieno l’obiettivo di convogliare i fedeli e la gente del paese in San Michele ma la chiesa, sapientemente addobbata e allietata da musiche di atmosfera, è rimasta comunque aperta e a disposizione dei visitatori per tutto l’intero pomeriggio.

L’evento poetico-musicale è stato dunque preceduto, a partire dalle ore 14.30, dal solo laboratorio di pittura con tecnica mista intitolato “Elaborazione artistica di un paesaggio attraverso ascolto e osservazione”, condotto da Patrizia Consonni nelle sale ecomuseali ricavate all’interno dell’ex canonica, durante il quale i partecipanti (adulti e ragazzi) si sono realmente cimentati in un percorso artistico-emozionale sul campo dando poi sfogo alla creatività tramite la realizzazione di dipinti aventi come soggetto il complesso e il suo contesto eseguiti con l’ausilio di gessi colorati, pastelli a cera e aquerelli. Attigua all’aula laboratoriale, a suggello dell’itinerario artistico, molto apprezzata è stata anche la mostra di opere a soggetto floreale della pittrice Bianca Banfi.

Lo spettacolo che abbinava parole e musica, eseguito nella splendida cornice dell’attiguo oratorio romanico di Santo Stefano, parte integrante e più antica del complesso, costituiva la terza e ultima tappa della rassegna “Sulle rive del tempo” giunta quest’anno alla sua nona edizione. Il tema scelto dall’Associazione culturale “Il Melabò” di Olginate su suggerimento del Centro Studi Val San Martino, era quello della funivia di Valcava, secondo impianto in Italia e primo in Lombardia per un cinquantennio (1928-1978) mezzo privilegiato di collegamento fra il borgo di Torre de’ Busi e la frazione montana un tempo nota per gli impianti  sciistici e le narcisate (e oggi, purtroppo, anche per le antenne).

L’itinerario, che alternava brani musicali a letture, intitolato “C’era una volta in Valcava … la funivia. Viaggio poetico-musicale tra atterraggi vallivi e ascensioni montane”, si è incentrato sulle funivie a partire da quella di Valcava, intrecciando la sua storia tra alterne vicende, interruzioni e riprese, utili e perdite, con quella di altre funivie e funicolari o di epiche discese-ascensioni sparse nella letteratura attraverso brani di Dante Alighieri, Giorgio Caproni, Hermann Hesse, Iuri Lombardi, Luciano Ravasio, e brani di musica popolare (applauditissimi “Valcava” del cantautore bergamasco e la celeberrima canzone napoletana “Funiculì, Funiculà”).

Tra gli altri hanno partecipato all’evento il Vice Presidente nonché Assessore alla Cultura e all’Ecomuseo della Comunità Montana Lario Orientale Val San Martino, Carlo Greppi, e l’Assessore all’Istruzione e alla Cultura del Comune di Monte Marenzo, Cinzia Mauri.


 

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