Approvato il Piano Regolatore Illuminazione Pubblica
Nell’ultimo Consiglio comunale è stato approvato il Piano Regolatore Illuminazione Pubblica di Monte Marenzo, elaborato dal Dipartimento di Design del Politecnico di Milano.
Un documento previsto dal PGT, che investe una questione di grande interesse per i residenti e le imprese locali, con ripercussioni che investono le problematiche del risparmio energetico, della sicurezza, della salvaguardia delle persone e della circolazione di veicoli nelle strade comunali, principali e secondarie. A queste ragioni si aggiungono le esigenze di tipo ambientale, di valorizzazione monumentale e paesaggistiche, di esaltazione urbana dell’immagine notturna.
Il PRIC, attraverso le sue componenti di analisi dello stato di fatto, di valutazione delle scelte, di previsione degli interventi migliorativi e degli adeguamenti tecnologici, stabilisce le linee guida per la programmazione degli interventi sul territorio comunale, pianificando tutte le priorità di intervento (adeguamenti, rifacimenti e nuovi impianti) fornendo le basi per la redazione di un programma pluriennale che consenta l’esatta valutazione del rapporto tra i costi di trasformazione dei servizi tecnologici ed i benefici offerti ai cittadini.
La ricca cartografia allegata al PRIC fotografa la situazione dell’illuminazione pubblica a Monte Marenzo, classificando e valutando secondo le normative tutti i punti luce nelle vie e sulle piazze, rilevando le criticità degli impianti, la correttezza del fabbisogno illuminante e la presenza dell’inquinamento luminoso, che ormai da troppi anni ci impedisce di vedere il cielo stellato.
I dati riportati dallo studio sono veramente interessanti e sono stati condotti tenendo conto di due parametri poco noti: l’illuminamento e la luminanza. L’illuminamento è la misura della quantità di flusso luminoso che colpisce una superficie, invece la luminanza è la misura per valutare l’intensità luminosa prodotta o riflessa da una superficie, così come appare all’osservatore. La luminanza corrisponde quindi alla quantità di luce che effettivamente giunge al nostro occhio.
Il censimento ha contato complessivamente 413 punti luce, 231 di proprietà comunali e i rimanenti 182 della società ENEL Sole.
La tipologia dei corpi illuminanti è così suddivisa:
- lampade ai vapori di sodio ad alta pressione (SAP) – 134
- lampade ai vapori di mercurio ad alta pressione (HG) – 182
- lampade ai vapori di alogenuri metallici (HIT) – 60
- lampade ai vapori di sodio a bassa pressione (SBP) – 2
- lampade fluorescenti compatte – 27
- lampada ad alogeni – 1
- LED – 7
Le lampade a vapori di mercurio (per 2/3 di proprietà ENEL) sono le più vecchie, non sono più conformi alla normativa e andrebbero sostituite in via prioritaria.
In complesso la situazione presenta numerose criticità che sono ben rappresentate da questi numeri:
- apparecchi valutati in condizioni pessime – 79
- apparecchi valutati in condizioni discrete – 132
- apparecchi valutati in condizioni buone – 202
- apparecchi con sostegni in condizioni pessime – 26
- apparecchi con sostegni in condizioni discrete – 71
- apparecchi con sostegni in condizioni buone – 292
L’assoluta mancanza di risorse finanziarie rende problematico un programma di interventi che possa essere completata anche in periodo di medio e lungo termine. Programma che dovrebbe essere progettato per lotti funzionali e con l’obiettivo di migliorare sia dal punto di vista illuminotecnico sia dal punto di vista del risparmio energetico. In particolare seguendo alcuni criteri base:
- equilibrio delle luminanze e illuminamenti della scena,
- resa cromatica elevata e corretta tonalità
- gerarchia degli illuminamenti dei vari assi stradali
- attenzione all’inserimento architettonico nel contesto urbano
- scelte tecniche per corpi luminosi e posizionamenti non invasivi, anche all’impatto diurno
- minimizzazione o annullamento dell’inquinamento luminoso
- rendere confortevole l’illuminamento dei luoghi di aggregazione sociale.