Il Comune di Monte Marenzo ha raccolto l’invito degli agricoltori del territorio e deliberato di aderire al costituendo “Distretto Rurale della Valle dell’Adda”.

Capofila dell’iniziativa è la Rete Turistica del nostro territorio (nella quale Graziano Morganti svolge un ruolo decisivo su questo tema), che vede il comune di Monte Marenzo tra i partner. Il Distretto Rurale, previsto da una legge regionale, è un sistema produttivo locale caratterizzato da comuni identità storiche, territoriali, da produzioni agro-alimentari tradizionali che si integrano con altre attività, quali il turismo, la tutela ambientale e dei suoli, le attività artigianali e di piccola industria.

Il territorio che si stende sull’asta dell’Adda, ha tutti i requisiti per vedersi riconosciuta questa vocazione, in quanto si caratterizza per un fondovalle dotato di un notevole sviluppo industriale, mentre nella media montagna permangono realtà legate alle attività agricole. E’ significativo che piccole aziende agricole e agrituristiche insediate in queste aree siano condotte da giovani, che orientano le attività agroalimentari al recupero di prodotti e pratiche tradizionali di alta valenza qualitativa e naturalistica.

I promotori individuano la valle dell’Adda come il territorio ideale per rilanciare un’agricoltura innovativa e tradizionale nello stesso tempo, e su questo costruire una strategia complessiva che vada dal benessere fisico legato alla qualità dell’alimentazione, alla salvaguarda di un insieme di valori legati al paesaggio e alle tradizioni locali, alla tutela dei suoli e degli altri elementi naturali del territorio, alla fruizione turistica e culturale delle nostre comunità.

Il Distretto Rurale deve essere il filo conduttore che valorizza questa progettualità e la lega ad altre opportunità, quali incentivare l’occupazione giovanile, disporre di strumenti più efficaci per ricorrere a finanziamenti comunitari e regionali, o avere agevolazioni del credito.

L’iter prevede una prima fase istruttoria per ottenere l’accreditamento della Regione Lombardia. A quel punto i vari soggetti interessati (agricoltori, Rete Turistica, altri soggetti economici) costituiscono una società e si propongono come gestori del Distretto, con il supporto degli Enti Locali.