L’AUSER di Monte Marenzo a congresso
Si è tenuto oggi al Centro sociale Casa Corazza di Monte Marenzo il congresso della locale associazione di volontariato dell’AUSER.
Angelo Vertemati, presidente provinciale, ha aperto i lavori illustrando i temi centrali del dibattito congressuale. In particolare si è soffermato sulle parole chiave che guideranno l’associazione nei prossimi anni: giustizia, libertà, diritti, universalità e legalità. Parole guida di un volontariato capace di coinvolgere tutte le età, secondo lo spirito della cittadinanza attiva e partecipe, responsabile e solidale, agita in modo organizzato.
E’ toccato poi a Cala Magni, presidente AUSER di Monte Marenzo, svolgere la relazione tutta rivolta ai temi della nostra comunità.
L’associazione, ha illustrato la presidente, è formata mediamente da 130 iscritti, mentre i soci volontari sono circa una trentina. In quindici anni di attività hanno donato 100.000 ore del proprio tempo per gestire il Centro Sociale di Casa Corazza e percorso 40.000 chilometri con le auto attrezzate per il trasporto di persone con difficoltà.
Carla ha voluto sottolineare come il valore profondo di questi numeri è l’assoluta gratuità del tempo prestato nei vari servizi, orientati a favorire il benessere delle persone attraverso una serie di relazioni sociali e interpersonali.
Oltre alla gestione di Casa Corazza e il trasporto sociale, si sono elencate le azioni promosse o partecipate dall’associazione. In particolare la festa della terza età nel periodo natalizio,evento che coinvolge oltre 140 persone, attorno alle quali si stringe l’intera comunità. Senza dimenticare le iniziative in collaborazione con il Centro Prima Infanzia per favorire la solidarietà tra generazioni, le campagne a sostegno della legalità, l’organizzazione di soggiorni marini e culturali, la condivisione di iniziative con altre associazioni (Telethon, Telefono Azzurro, Volontari del Soccorso, festa missionaria, Camminata AIDO, e quant’altro).
Una parte significativa del suo intervento Carla Magni l’ha dedicata alle prospettive future, articolando le proposte in tre temi centrali.
Il primo è l’inserimento di nuovi volontari chiamati a sostituire quanti lasciano per l’età o altri impedimenti. Un avvicendarsi utile anche ad apportare nuove idee e contributi, all’altezza delle sfide determinate dallo sconvolgimento dello stato sociale.
Il secondo, come sostiene la Carla, è “un problema grande come una casa:il progressivo impoverimento delle persone. Stiamo diventando tutti più poveri:
- perché i redditi da pensione e da lavoro hanno perso negli ultimi venti anni il loro valore rispetto alle cose che dobbiamo acquistare;
- perché molti di noi stanno utilizzando i risparmi di una vita per aiutare figli e nipoti che hanno perso il lavoro, o il lavoro non l’hanno ancora trovato;
- perché venendo meno parte dello stato sociale che ci sosteneva con i servizi, dobbiamo pagarci il diritto alla salute e all’aiuto nei casi di mancata autonomia personale e con carenza di sostegno da parte del nucleo familiare.
L’associazione si è interrogata sul che fare, indicando alcune linee di intervento.
- Organizzare forme di aiuto diretto nei casi più gravi;
- Favorire relazioni dove chi ha di più possa, nostro tramite, sostenere chi non ha il necessario;
- Contribuire a tessere una rete di buon vicinato perché nello stesso cortile, nello stesso condominio, nella stessa via, ci si aiuti reciprocamente in caso di bisogno;
- Stimolare le istituzioni pubbliche a frasi carico delle persone in difficoltà, affinché non restino sole e deprivate dei livelli mini di assistenza.
Il terzo aspetto affrontato è far sì che Casa Corazza, oltre ad essere un centro di aggregazione e di tempo libero, svolga anche una funzione di formazione permanente su temi che coinvolgono la vita quotidiana e le condizioni di vita dei suoi utenti.
Se Casa Corazza diventa luogo di confronto di idee, oltre a far bene alla mente e mantenerla dinamica e curiosa, di sicuro potrebbe avvicinare all’Associazione e alle attività del Centro altre persone, interessate, per fare alcuni esempi, ad incontri sulla salute, sull’economia e il risparmio, su come navigare in web, oppure per eventi squisitamente culturali (film, musica, libri, ecc.).
Il congresso si è concluso con la nomina dei nuovi organismi, che sono così composti.
Comitato Direttivo: Carla Magni, Assunta Amato, Rita Austoni, Antonella Bonanomi, Silvana Fumagalli, Gabriele Brambati, Carla Emilia Cattaneo, Giuliana Magni e Caterina Frassoni.
Sindaci Revisori: Elisabetta Bono, Giuseppina Bonanomi.
Sono stati, inoltre, eletti delegati al congresso provinciale: Piero Penati, Carla Magni, Gabriele Brambati, Caterina Frassoni, Rita Austoni.
Nella foto: Angelo Vertemati, presidente provinciale AUSER, con Carla Magni, presidente AUSER Monte Marenzo, e due volontarie AUSER