La solidarietà di AIDO e Polisportiva di Monte Marenzo varca i cancelli del carcere e porta una ventata di fresco
Riceviamo da AIDO e Polisportiva Monte Marenzo e pubblichiamo.
Cogliamo l’occasione per congratularci con entrambe le Associazioni per la lodevole iniziativa.
A San Vittore sei nuovi freezer per dare un po’ di sollievo ai detenuti soprattutto nelle calde giornate estive.
E’ il lieto fine di una storia iniziata lo scorso novembre quando il Cav. Angelo Fontana, responsabile dell’area sociale della Polisportiva di Monte Marenzo, e Adele Marina Mazzola, presidente del Gruppo locale AIDO, hanno fatto visita al penitenziario milanese.
Stipati in sei e più in una cella di pochi metri quadrati, i carcerati, oltre a formulare alcune richieste di libri da inserire nella loro biblioteca, avevano spiegato lo stato di difficoltà causato dalla mancanza di refrigeratori per la conservazione di cibi personali e acqua.
Una situazione, confermata anche dal Direttore del Carcere dott.ssa Gloria Manzelli, che non ha lasciato indifferente Marina, che a nome dell’AIDO di Monte Marenzo si è subito data da fare riuscendo a procurare, attraverso il coinvolgimento di alcuni sensibili sponsor, tre freezer a pozzo molto grandi.
Una storia, questa di Marina, che ha avuto ulteriore seguito quando il 31 maggio 2013, in occasione della “Giornata Mondiale senza tabacco”, è tornata ancora a S. Vittore unendosi alla Polisportiva e in collaborazione con la fondazione Candido Cannavò, per condividere la 5.a edizione di “No Smoking” intitolata “A Pieni Polmoni”, che invitava ad astenersi dal fumo di sigaretta in cella per una ventina di giorni, campagna alla quale hanno aderito 377 detenuti fra uomini e donne.
In quell’occasione la stessa Direzione carceraria esprimeva a Marina i più sentiti ringraziamenti per “la sensibilità e la disponibilità dimostrata nei confronti delle persone ristrette nella C.C. Milano San Vittore” auspicando inoltre “di poter beneficiare ancora della sua disponibilità, poiché purtroppo la difficile situazione che siamo riusciti a sanare grazie al Vs gesto di solidarietà si è, nel frattempo, riproposta al V raggio, dove oggi circa 500 detenuti hanno a disposizione un solo antiquato freezer per conservare il cibo deperibile”.
L’appello è stato raccolto ancora una volta da Marina coinvolgendo i suoi primi benefattori, i quali, dimostrando una splendida umanità, hanno messo a disposizione altri tre freezer per arginare la disperata necessità dei detenuti.
Chiaro il messaggio della Direzione carceraria: “In un momento storico come quello che stiamo vivendo nel nostro Paese il contributo della società civile diventa spesso fondamentale per migliorare le condizioni di coloro che si trovano ad affrontare momenti di particolare difficoltà. Può sembrare persino banale che fra i tanti problemi che affliggono il sistema carcerario in Italia, si segnali la necessità di un freezer da collocare nelle sezioni detentive, ma in realtà è uno di quei piccoli accorgimenti che contribuiscono ad alleviare le difficili condizioni di vita intramuraria, ulteriormente aggravate dallo stato di sovraffollamento di cui tanto oggi si parla.
Attualmente le celle non possono essere dotate di frigorifero e questo, soprattutto nel periodo estivo diventa un problema enorme e ulteriore per la vivibilità e per la conservazione dei prodotti alimentari portati dai famigliari o acquistati dagli stessi detenuti”.