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L’ultimo giorno di scuola…

L’ultimo giorno di scuola lo si pensa come a un momento di pura felicità, segno delle vacanza che iniziano, eppure oggi si è pianto tanto.

Un po’ per gli amici che si lasciano, un po’ per un domani che non si conosce e che, a undici anni, è colmo di aspettativa, ma fa anche paura.

Un caro saluto ai ragazzi di quinta, che con le loro ali sul cuore, stanno per spiccare il volo.

E il mio saluto personale, comunque vada, a questo piccolo paese, che è diventato il mio, in questi sei anni, alle persone che ho incontrato e che hanno reso significativo il mio lavorare qui.

Un grazie a tutti coloro che hanno condiviso questo mio tratto di strada, con la speranza viva nel cuore, di poter avere ancora un po’ di tempo.

Francesca

Francesca ci manda questo suo pensiero sulla pagina Facebook. Non tutti hanno questo social network e ci è parso giusto chiederle l’autorizzazione di pubblicarlo sul nostro sito affinché molti possano leggerlo e commentarlo.

Abbiamo avuto modo di conoscere Francesca e ne abbiamo apprezzato la competenza in questi anni e relazionarci in Commissione Biblioteca e in Commissione Istruzione e Cultura, quando aveva l’incarico di responsabile di Plesso della Scuola Primaria di Monte Marenzo.

Al di là di questo rapporto è nata una stima e la possibilità, a volte, di scambiare opinioni e idee non solo sul mondo della scuola.

Spiace quindi apprendere che forse ci lascerà per problemi legati a graduatorie e a numeri di posti che tengono poco conto dei sentimenti.

Se il nostro piccolo paese è diventato il tuo forse c’è stato uno scambio reciproco e sappiamo (ma lo sanno meglio i tuoi alunni e i loro genitori), quanto hai saputo dare al nostro paesello e alla scuola.

Non ci piacciono gli addii, quindi arrivederci Francesca. Lo facciamo con una cartolina da Monte Marenzo da una panoramica di Luigi Iannella.

Sergio x UPper

4 pensieri su “L’ultimo giorno di scuola…”

  1. Ciao Francesca,
    anche a me mancherai, con te ho condiviso il mio primo anno scolastico completo di assessorato all’istruzione, con te mi sono confrontata su progetti, preoccupazioni per la scuola, idee e iniziative. Di te ho imparato ad apprezzare ed ho apprezzato le parole dette senza mezzi termini e la passione nel tuo agire.
    Ieri pomeriggio,fra le tante lacrime che hanno proseguito ad arrossare gli occhi di tanti bambini per tutta la durata del Progetto verde, c’erano anche quelle dei tuoi bambini di terza che piangevano perchè andava via la loro maestra Francesca.
    Spero di vederti ancora nel prossimo anno scolastico e anch’io ti auguro tu possa trovare o tu possa contribuire a costruire in un’altra scuola un ambiente accogliente e famigliare, come hai fatto qui….

  2. Francescaaaaa!!!!
    mi mancherai.
    nei progetti-biblioteca, ma non solo!
    mi mancheranno le chiacchierate, gli sfoghi, le sigarette condivise e i…”ciao cara”!
    Se torni a trovarci, il giovedì pomeriggio, sai dove trovarmi.
    Nel frattempo… Ciao Cara, buone vacanze!

  3. Cara Francesca, mi avevi accennato che forse la tua presenza nella scuola di Monte Marenzo finiva qui, ed ora ne ho conferma leggendo il post.
    Mi piaceva incrociarti al cancello nella pausa pranzo e, immancabilmente, parlare di bambini, delle attività educative e didattiche, del mestiere di maestra, tanto grande quanto negli ultimi anni bistrattato.
    Gli addii possono essere tristi, ma, come nel tuo caso, danno la misura dell’aura di affetto che ti circondava.
    Ti auguro ogni bene e ti riesca ricreare in altro luogo la magia dei tanti fili invisibili di affetto che hai sperimentato a Monte Marenzo.
    Angelo Gandolfi

  4. Smetterò mai di ringraziarti? Neanche a me piacciono gli addii, soprattutto quando i legami che ti si creano attorno, diventano quasi senza che te ne accorgi, qualcosa di naturale. quello che più mi piace di tutta questa storia è che gira intorno ai sentimenti, ai fili invisibili che non si spezzano. Concludo con ciò che ho detto ai miei bambini: “Quello che abbiamo creato insieme in questi anni, la fatica di tutti i giorni, ma anche le risate e il piacere di imparare reciprocamente, è qualcosa che nessuno ci toglierà mai. Il bene che ci siamo voluti e che continueremo a volerci, sarà per sempre nostro.” e con le parole della piccola Marta: “Noi saremo sempre uniti.”

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