Mi sarebbe piaciuto essere lì…
Vi è mai successo di soffrire di insonnia e, per poter far passare il tempo, cominciare a “viaggiare” con la mente?
A me è successo proprio nella scorsa notte e la mente è tornata indietro a due anni fa, quando come oggi, il 10 agosto 2011, ero pronto per salire sull’autobus che mi avrebbe portato alla GMG di Madrid.
A quel punto la mente ha viaggiato vorticosamente sino a portarmi alla scorsa settimana, a Rio De Janeiro, dove mi sarebbe piaciuto recarmi anche con il corpo (cosa risultata impossibile, purtroppo, per motivi di costo).
A questo punto mi potreste, giustamente, chiedere: “ma perché mai volevi andare anche a Rio? Non ti bastava già Madrid magari?”
La domanda è giusta e anche semplice, ma le motivazioni sono molteplici.
In primis, dopo essere stato contattato dagli americani per gestire il blog dedicato alla GMG (cosa di cui già parlammo in precedenza, alla pagina https://www.unpaeseperstarbene.it/2012/andrea-mangione-in-onda-stasera-a-tv2000-sulla-gmg-giornata-mondiale-della-gioventu/ ) mi sarebbe piaciuto poter dare notizie “in prima persona”, e non solo per visione televisiva (notizie che, logicamente, avrei fatto giungere anche a voi amici di UPPER).
In secondo luogo, come forse alcuni di voi sapranno, ero stato scelto dall’organizzazione brasiliana quale volontario (o meglio, Volunt@rio) per poter così dare una mano in prima persona alla buona riuscita della settimana. L’occasione è poi sfumata però cominciai comunque a parlare con alcuni “colleghi” instaurando così un forte legame di amicizia, che dura ancora oggi, seppur in maniera virtuale (FB e Whatsapp in primo luogo) o con corrispondenza cartacea (ebbene sì, saremo la cosiddetta generazione 2.0, ma usufruiamo ancora delle “vecchie” tecnologie quali carta e penna o vige ancora la sana abitudine di scambiarsi cartoline per mostrare le bellezze del luogo. Proprio ieri ne cercavo alcune di Monte Marenzo e ho scoperto che da Gina ce ne sono ancora!). Ebbene, per tornare al punto, mi sarebbe piaciuto poter conoscere queste persone anche dal vivo, e non solo per via virtuale.
Invece ad oggi, su Francesco, devo restare alla prima impressione, ovvero quella di un Papa molto alla mano, che, malgrado il suo ruolo “istituzionale”, vuol sentirsi libero di fare quel che vuole e come vuole (e questo lo si è visto anche in Brasile, quando ha scelto, ad esempio, di andare a visitare una Favelas, cosa non prevista inizialmente sino alla sua richiesta). Al contempo mi pare una persona che abbia voglia di cambiare alcuni aspetti della situazione ecclesiale sia nel segno dell’innovazione per alcuni aspetti (si vedano ad esempio molte delle sue dichiarazioni fatte al ritorno dal Brasile) che in continuità con quanto fatto dai suoi predecessori (ad esempio il motu proprio dei giorni scorsi sul contrasto al riciclaggio, del finanziamento e della proliferazione delle armi di massa). Insomma, mi pare che si tratti di una persona che sappia il fatto suo, sappia come volerlo e che, al contempo, sappia fartelo accettare tra un sorriso e un comportamento gentile, seppur magari la cosa possa ad alcuni non piacere. Ci saranno, a mio modesto parere, da aspettarsi grandi cambiamenti con lui…
A questo punto che altro dire se non arrivederci in Polonia fra tre anni (o al prossimo viaggio della fantasia)