Ultimo ciack a Monte Marenzo del film sulla disabilità con i ragazzi del Bertacchi
Si sono girate oggi pomeriggio a Monte Marenzo le ultime scene del film sulla disabilità scritto e interpretato dai ragazzi delle Classi Quarte SA e SB dell’Istituto Bertacchi di Lecco.
Set di ripresa lo spazio antistante l’ascensore al piano rialzato del Comune di Monte Marenzo.
Alla parola “stop” detta da Ilaria Pezone, giovane regista lecchese di cui abbiamo già scritto sul nostro sito, è scattato l’applauso dei ragazzi coinvolti e della “troupe” non professionista che hanno salutato così con gioia la fine di un lungo lavoro durato tutto l’anno scolastico.
Poco prima la “troupe” aveva girato alcune scene in casa di Fabrizio Fontana e di Gerolamo che hanno ospitato volentieri i ragazzi impegnati nel film.
Il film (in realtà sarà un cortometraggio) è stato progettato proprio qui a Monte Marenzo, in casa di Angelo Gandolfi, con gli amici dell’Associazione Lo Specchio di Calolziocorte che avevano chiesto a noi di UPer un’idea per realizzare un video sul tema della disabilità da presentare nelle scuole secondarie e che diventi una base di riflessione e discussione nella “settimana dei valori” che l’Associazione Lo Specchio propone da qualche anno nelle scuole medie.
Così nasce il “Progetto Game Boy” che viene finanziato dall’Associazione Lo Specchio e che si avvale della collaborazione della nostra Associazione UPper e, per la parte tecnica video, dell’Associazione Dinamo Culturale.
Il Progetto viene sottoposto all’istituto Superiore Statale Bertacchi, Liceo delle Scienze Umane che lo discute e lo inserisce nel Piano di Offerta Formativa (POF) e, da gennaio, inizia il lavoro di discussione con i ragazzi che, insieme a noi, scrivono la sceneggiatura e lo storyboard, immaginano le inquadrature, si dividono i compiti per l’interpretazione, si incaricano di fare i fonici. Qualcuno pensa alle scenografie, qualche altro funge da segretaria di produzione, qualcuno pensa alle musiche e c’è chi fa da aiuto regista.
L’amico Giorgio Toneatto si incarica di istruire alcune ragazze col compito di fare foto di scena e Alberto Nava, presidente dell’Associazione Lo specchio, si fa letteralmente in quattro per cercare oggetti di scena, ottenere permessi, interfacciarsi con la Scuola.
Anche alcune insegnanti fanno la loro parte e dobbiamo ringraziare qui la disponibilità delle Prof.sse Maria Rosa Frigerio e Paola Canepa che ci hanno accompagnato in questa avventura.
Noi di UPper, dopo aver coinvolto Angelo, Gerolamo e Fabrizio, anche in un primo incontro di approccio al tema disabilità nelle aule del Bertacchi (con Fabrizio a raccontare di sé, senza pudori e con grande cuore e con Gerolamo che in pochi minuti ha spiegato in modo semplice e chiaro – maestro di comunicazione – le malattie genetiche e cosa fa oggi la ricerca), abbiamo chiesto l’aiuto di altri nostri soci che ci hanno dato una grossa mano per alcune scene.
Penso a Emilio Genazzini, che ha permesso la ripresa con l’autobus di Linee Lecco (e insieme a lui tutto lo staff coinvolto della Società) e che ci ha soccorso con il suo aiuto informatico… e un grazie anche a Debora Fontana.
Il ringraziamento è dovuto anche a tutte le persone che abbiamo coinvolto nei vari set di ripresa e che compariranno nei titoli di coda del film e agli amici dello “Specchio”.
Così come è stato bello lavorare con i ragazzi di Dinamo Culturale, Andrea Panizza, Marco Mazzoni e, soprattutto, per le riprese, con Ilaria Pezone, determinata a raggiungere gli obiettivi della giornata, capace di non fermarsi davanti alle mille difficoltà che abbiamo incontrato.
Ma il ringraziamento più grande va a tutte le ragazze e i ragazzi che si sono letteralmente “messi nei panni” dei nostri amici disabili. Hanno studiato situazioni, ideato circostanze, pensato ad ostacoli da affrontare e superare, non solo le barriere fisiche, ma anche quelle mentali di chi pensa al disabile come un “diverso” ad un “peso”.
Nella fase di scrittura e durante le riprese filmate i ragazzi sono stati eccezionali. Si sono appassionati e si sono divertiti (e ci hanno fatto divertire) in un clima che si è creato di grande partecipazione emotiva.
Anche se è difficile ricordare una cinquantina di nomi, in poco tempo abbiamo cominciato ad apprezzare la personalità di ognuno. Difficilmente scorderemo i loro sorrisi, le loro battute, di come hanno fatto a gara per salire su una carrozzina e “vivere in soggettiva” la disabilità.
Non a caso la maggior parte delle inquadrature sarà in soggettiva e il titolo sarà “Soggettiva h”.
Come è significativo che il film sarà in modalità a doppio schermo: vedremo da una parte la vita di un disabile non aiutato dalla società, dall’altra lo vedremo aiutato dai compagni, dalla famiglia, dalla tecnologia. Lo vedremo entrare in relazione positiva con le persone e avere un rapporto evoluto. Lo vedremo avere la possibilità di formarsi, anche semplicemente andando al cinema o ad incontrare lo scrittore preferito (grazie Prof. Ticli!).
Insomma, se ci pensate, noi tutti possiamo decidere che film vedere e far loro vivere.
Ora il materiale girato passa a Marco Mazzoni che lo monterà. A settembre speriamo di essere in grado di presentarlo in anteprima a questi ragazzi e alla scuola.
Intanto ai ragazzi buone vacanze!
Sì, anche solo a leggere questo resoconto si comincia a sentirsi partecipi della cosa: un’altra bella ‘avventura di gruppo’, a quanto sembra, che aspettiamo con curiosità e interesse…Bravi e brave all’intera compagine della multiforme e coraggiosa troupe!
Dopo l’anteprima, verrete anche a Monte, giusto?
Mi dispiace assai non aver partecipato alle riprese del film, soprattutto dopo l’incontro al Bertacchi con questi giovani studenti, carichi di brio e di intelligenza.
Ora dobbiamo preparare la prima visione in grande stile, in un grande spazio, perché sono convinto che l’interesse suscitato attirerà molte persone.
Complimenti a tutti e arrivederci alla premier.
Angelo Gandolfi
A nome dell’Associazione “Lo Specchio” ringrazio tutti coloro che hanno collaborato per l’impegno e la passione che sono cresciute particolarmente man mano che si allestivano settimana per settimana i set delle riprese.
Erano cominciate all’Ist.Bertacchi con Fabrizio Fontana che mostrava agli studenti quali diffoltà incontra un disabile ma soprattutto come le sa affrontare e vincere, anche con l’aiuto degli altri. E grazie alla sua disponibilità e di papà Gerolamo si sono concluse giovedì in casa sua e precisamente nella sua camera “attrezzata” fondamentale per l’ultima scena da riprendere.
Tutte le altre scene sono state ambientate a Lecco.
Innanzitutto ringrazio gli studenti delle due classi 4.SA e 4.SB e le prof.sse Frigerio e Canepa. Sono certo che questo Stage resterà nei loro ricordi.
Non posso dimenticare Sergio e Giorgio. Sempre onnipresenti fin dai primi incontri per la stesura della sceneggiatura. Sergio come “aiuto-regia” indispensabile e Giorgio con la sua macchina fotografica che fornirà materiale prezioso sul Back-Stage.
Infine naturalmente Ilaria che ha diretto senza incertezze e con professionalità tutto il gruppo.
Ora tocca a Marco! Buon lavoro.
La fase altrettanto importante del montaggio può iniziare. Mentre noi ci “prendiamo un po’ di vacanza”, aspettiamo con ansia di vedere il frutto del lavoro di questi mesi.
Alberto Nava