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Buon inizio per la mostra fotografica “L’uomo e la Natura” di Adriano Barachetti

Buon inizio per la mostra fotografica “L’uomo e la Natura” di Adriano Barachetti.

Si è inaugurata oggi e proseguirà fino a domenica 13 aprile in Sala Civica a Monte Marenzo. La mostra è organizzata dall’Associazione Culturale UPper Monte Marenzo in collaborazione con la Biblioteca e con il patrocinio del Comune di Monte Marenzo.

Buon inizio perché chi ha avuto la possibilità di essere presente ha già avuto modo di apprezzare la qualità e il concetto sotteso a tutte le immagini in mostra.

Come ho scritto nella presentazione (ed è l’intenzione dichiarata da Adriano), il soggetto di tutte le foto è l’uomo. Ma l’uomo non c’è mai in nessuna delle immagini. Eppure la sua presenza è ingombrante, ha modificato il paesaggio naturale.

Una mostra che fa riflettere e discutere. Tanti visitatori hanno riconosciuto luoghi visti mille volte, ma le inquadrature proposte li hanno condotti a convenire che la stupidità dell’uomo o il suo ingegno segnano profondamente la natura.

E’ questo il bello della mostra di Adriano. Le immagini suscitano empatia con lo sguardo dell’autore.

Dopo la prima ‘prova d’Autore’ con la mostra “prendi la tua bici” tenuta a battesimo dalla nostra Associazione UPper proprio in Sala civica a Monte Marenzo un anno fa, Adriano esplora un nuovo tema. Un soggetto che aveva in mente da dieci anni (a tanto risale la prima foto in mostra, accanto alla presentazione) e che si è sviluppato nell’ultimo anno.

Adriano ha iniziato piano piano a pubblicare le foto di questo tema sul suo blog. Da qui l’idea di concretizzare il progetto in una mostra.

Per me è stato divertente stimolarlo a scattare alcune foto durante alcune passeggiate. Il gioco era quello di indicare l’un l’altro il prossimo soggetto da fotografare.

“Una bella mostra” è l’unanime parere dei visitatori.

La mostra rimarrà aperta fino a domenica. Qui il link agli orari di apertura 

 

https://www.unpaeseperstarbene.it/2014/anteprima-di-luomo-e-la-natura/

 

Ecco alcune immagini dell’inaugurazione (foto Angelo Gandolfi e Fabrizio Malighetti ).

 

7 pensieri su “Buon inizio per la mostra fotografica “L’uomo e la Natura” di Adriano Barachetti”

  1. Prosegue la mostra di Adriano con molte visite anche dopo l’inaugurazione.
    Una mostra che fa riflettere si è detto.
    Qui una immagine di sabato pomeriggio davanti ad una foto che sta facendo molto discutere: il paesaggio nascosto da cartelli stradali

    https://www.unpaeseperstarbene.it/wp-content/uploads/2014/04/DSCN0892-Copia.jpg

    Adriano vi aspetta tutti i giorni fino a domenica prossima.
    Qui il link agli orari di apertura
    https://www.unpaeseperstarbene.it/2014/anteprima-di-luomo-e-la-natura/

  2. Grazie proprio cosi’ L’addetto della ns discarica non credeva ai suoi occhi o meglio che potessi scolarmi 47 bottiglie di birra!! Salutoni a tutti

  3. Gli hai impedito di fare la foto nel senso che hai raccolto le bottiglie? Bravo Alberto, alleato della Natura!

  4. Ancora tanti complimenti ad Adriano!
    facendo una passeggiata al Pomino ieri, gli ho involontariamente impedito di fare una bella foto in piu’! Ho trovato nel bosco 47 diconsi 47(!) bottiglie di birra vuote, reduci di chissà quale meraviglioso festino!
    Forza Natura! mandaci tutti a casa Un caro saluto a tutti!! Alberto

  5. Nella prima mostra di Adriano Barachetti (Prendi la tua bici)scintillavano dei bianchi e neri esaltati dalle cromature dei velocipedi. In questo suo ultimo lavoro, L’uomo e la natura, sono i colori saturi a dominare, sia che si tratti dei pesanti calchi dei passaggi umani (cartelli pubblicitari, plastiche svolazzanti, ciminiere a tralicci vigorosi), che dei cromatismi di un paesaggio di per sé sfacciato e poco incline alla modestia (cieli cobalto e vegetazioni di purissima giada).
    La fisicità dell’uomo è assente ma, come si dice, ha lasciato le sue caccole nell’ambiente naturale. In effetti queste presenze sono irritanti, in alcuni casi molto irritanti.
    Però sono convinto che se l’uomo non ritorna più sul luogo del delitto, e se Adriano tra qualche decina d’anni in quei luoghi ci ripassa con la fotocamera, potrà documentare la vendetta dei vegetali incontenibili, il lavorio incessante dei microorganismi,degli insetti e del vento, la coltre delle marne che tutto livella. Lo si vede già nella foto del lavatoio abbandonato invaso dalle erbe (mai dire erbacce!).
    La mostra di Adriano suscita, con perizia tecnica e compositiva, interrogativi e riflessioni: che si vuole di più?

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