“Grandine a ferragosto”. Monte Marenzo le foto della grandinata delle 7.30 del 15.08.2014
La pioggia per mesi ( ma da quanto è che piove?). Estate mai vista. Temperature… stamattina 9 gradi!
Ci mancava la grandine…. Eccola! Tanta, ha distrutto ortaggi e fiori. Ha imbiancato strade e tetti come la neve a Natale.
Ma è ferragosto oggi? Sì, oggi 15.08.2014, ore 7.30
(Foto di Adriano Barachetti).
La vita non è aspettare che passi la tempesta, ma imparare a ballare sotto la pioggia! (M.Gandhi)
Uno scambio di messaggi sulla nostra pagina Facebook con Suor Rosa Cassinari, dall’Albania, a commento di questo post:
Suor Rosa Cassinari: è proprio grandine? Un inverno in agosto. Il tempo è diventato matto come la gente….
UPper Monte Marenzo: Sì, suor Rosa! E’ proprio grandine! il tempo non è matto, fa solo il suo mestiere… la gente sì invece, dobbiamo cercare insieme di non permettere alla follia di prevalere. Buon ferragosto comunque.
Suor Rosa Cassinari: Le stagioni sembrano che si siano capovolte, noi cerchiamo di non capovolgere le cose belle , gioiose.
Tra l’immagine delle nostre cose di tutti i giorni colpite dalla violenza eccezionale di un temporale estivo e il rimando a quell’altra violenza che corre, anche in questi giorni d’estate, nei cieli per mano degli uomini, abbiamo provato a cercare le forti parole e il ‘forte sentire’ di un poeta (tra l’altro, vedi Emilio, sudamericano), per ritrovarsi -possibilmente- umani:
TEMPESTA CON SILENZIO (Pablo Neruda, 1904-1973)
Tuona sopra i pini.
La nube spessa sgranò le sue uve,
cadde l’acqua di tutto il cielo confuso,
il vento disperse la sua trasparenza,
si riempirono gli alberi di anelli.
di collane, di lacrime erranti.
Goccia a goccia
la pioggia si riunisce
ancora alla terra.
Un solo tuono vola
sopra il mare ed i pini,
un movimento sordo:
un tuono opaco, oscuro,
si trascinano
i mobili del cielo.
Di nube in nube cadono
i piani dell’altezza,
gli armadi azzurri,
le sedie e i letti cristallini.
Tutto trascina il vento.
Canta e racconta la pioggia.
Le lettere di acqua cadono
rompendo le vocali
contro i tetti. Ogni cosa
fu cronaca smarrita,
sonata dispersa goccia a goccia:
il cuore dell’acqua e la sua scrittura.
Terminò la tormenta.
Ma il silenzio è altro.
TEMPESTAD CON SILENCIO
Truena sobre los pinos.
La nube espesa desgranó sus uvas,
cayó el agua de todo el cielo vago,
el viento dispersó su transparencia,
se llenaron los árboles de anillos,
de collares, de lágrimas errantes.
Gota a gota
la lluvia se reúne
otra vez en la tierra.
Un solo trueno vuela
sobre el mar y los pinos,
un movimiento sordo:
un trueno opaco, oscuro,
son los muebles del cielo
que se arrastran.
De nube en nube caen
los pianos de la altura,
los armarios azules,
las sillas y las camas cristalinas.
Todo lo arrastra el viento.
Canta y cuenta la lluvia.
Las letras de agua caen
rompiendo las vocales
contra los techos. Todo
fue crónica perdida,
sonata dispersada gota a gota:
el corazón del agua y su escritura.
Terminó la tormenta.
Pero el silencio es otro.
qua a carrobbio ci sono i vigili del fuoco, grosso albero di noce sul pulmino di famiglia
Come pseudortolano e amante del pollice verde mi si stringe il cuore vedere tutta questa grandine quanto lavoro sprecato; che tristezza. L’uomo è il solo essere vivente di questa terra; ha programmare la propria estinzione: e il pensiero corre a tutte
quelle estensioni di foresta tropicale in sudamerica mandate in
fumo.Quante tonnellate di Co2 mandate in cielo.
ad un tratto si è vista una nuvola rosa salire a mo’ di tromba d’aria dalla zona di Erba, poi arrivare come un fulmine verso di noi allargandosi sopra la testa in leggiadre nuvole rosa, che lasciavano intravvedere un bellissimo cielo azzurro ed intorno tutto nero e grigio. Fenomeno stranissimo: quindi si è scaricata tutta la grandine. A memoria d’uomo qualcuno si ricorda fenomeni simili? Qui a Cascina Costa Antica tutto è setacciato. Se continua di questo passo avremo tanti mi piace su facebook, ma niente da mangiare