Non solo “Memoria” anche “Ricordo”
Il Giorno del ricordo è una solennità civile nazionale italiana, celebrata il 10 febbraio di ogni anno. Istituita con la legge 30 marzo 2004 n. 92, commemora le vittime dei massacri delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata.
E’ utile rammentare questa giornata per più di un motivo. Spesso (e a sproposito) si contrappone questa data con la “Giornata della Memoria”, il 27 gennaio, per ricordare l’olocausto. E’, ovviamente una stupidaggine colossale. Come se due eventi atroci possano essere incasellati e attribuiti a determinati schieramenti ideologici o politici.
Ne parliamo anche per una recente polemica che ha visto coinvolto il lavoro teatrale e musicale di Simone Cristicchi “Magazzino 18”. Uno show, tra musica e monologhi – che l’autore ha definito ‘musical-civile’, nel quale Cristicchi ricostruisce il dramma dell’esodo attraverso gli oggetti personali di chi è stato costretto a lasciare la propria terra ancora conservati nel magazzino 18 del Porto Vecchio di Trieste.
Ebbene la piece teatrale andrà giustamente in onda su RAI 1 lunedì 10 febbraio e invitiamo tutti gli amici di UPper a guardarlo.
Ricordare la tragedia delle Foibe vuol dire esecrare tutte le stragi, di ogni tempo e in ogni luogo. Vuol dire richiamare ognuno ad una memoria condivisa per la costruzione di una coscienza più aperta al dialogo e che rifugga l’uso della violenza, le discriminazioni, l’intolleranza e ancor peggio le pulizie etniche.