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AUSER Monte Marenzo e la Giornata mondiale del Volontariato

auser_webRingraziamo UPper per l’ospitalità data all’AUSER Monte Marenzo nella Giornata mondiale del Volontariato, istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

Sono 17 anni che i nostri volontari cercano di portare un contributo per assicurare alla nostra comunità un livello significativo di solidarietà, di aiuto concreto, insomma, di convivenza civile.

L’AUSER non è solo una associazione di vecchi, rivolta solo alle persone anziane. Ci muove la convinzione che la vecchiaia non è una malattia, è una fase importante delle stagioni della nostra esistenza e come tale va vissuta. Certamente nei limiti delle nostre possibilità e forze, ma con la consapevolezza di aver accumulato un patrimonio di esperienze e di storie tali da essere disponibili per quanti ne hanno bisogno, soprattutto per le giovani generazioni interessate a capire, attraverso la lettura del nostro recente passato, il senso del mondo d’oggi.

Infatti, non facciamo solo il trasporto sociale per anziani e disabili, la gestione del centro sociale Casa Corazza, oppure i soggiorni e i momenti di convivialità (vedi la scheda delle attività). Tentiamo anche di promuovere un costante rapporto tra generazioni, perché il mondo non comincia oggi. Tutti hanno la necessità di avere la consapevolezza del passato, per comprendere il presente, per progettare insieme il futuro, dove ognuno sia maestro e nel contempo discepolo

Viviamo un periodo molto difficile, dove la speranza rischia di essere spenta dai venti di dilagante disumanità. Sarebbe un errore limitarci ad intensificare i nostri sforzi quotidiani, concreti, per sostenere quanti non ce la fanno da soli. Dobbiamo provare a fare anche dei ragionamenti un po’ più ampi, che si spingano oltre i confini del proprio orto,

Ci sono tre parole che possono guidarci: dialogo, giustizia, dono.

Del dialogo innanzitutto, perché se non ci si parla non si riuscirà a capire le ragioni dell’altro, non si riuscirà a trovare le parole capaci di farci condividere lo stesso pianeta.

Ma la migliore garanzia per un ordine autenticamente umano è la giustizia, quella che distribuisce in modo equanime doveri e diritti tra tutte le persone, senza distinzione alcuna.

Terminiamo con una parola, “dono”, cui teniamo moltissimo. Potrebbe essere questa la chiave della speranza, solo se riuscissimo a incarnarla nei nostri atti quotidiani e nelle relazioni, non solo nella dimensione individuale, ma soprattutto nelle grandi istituzioni umane (stati, chiese, organismi pubblici e privati, ecc.) Ma attenzione, dono inteso non come scambio, prestito, ma come gratuità. Dare la propria presenza e il proprio tempo al servizio dell’altro, semplicemente perché essere umano, senza pretendere in cambio alcunché.

Le nostre attività nel 2015.

La gestione del Centro sociale Casa Corazza in convenzione col comune:

  • vi ruotano 21 soci volontari;
  • che garantiscono una apertura del Centro per 338 giorni l’anno, dalle 14:30 alle 18:30, dal martedì al sabato. Considerato che mediamente sono presenti costantemente due persone, l’impegno annuale per la sola apertura ammonta a 2.700 ore;
  • gli utenti che ruotano vanno dalle 80 alle 100 persone, non solo di Monte Marenzo, ma da altri comuni in prevalenza da Calolziocorte, Torre de’ Busi, Caprino, Cisano Bergamasco.

Il trasporto sociale conta:

  • 2 mezzi attrezzati per il trasporto di persone non deambulanti;
  • 4 autisti volontari dedicati, con altri due jolly;
  • gli utenti sono mediamente dai 45 ai 50
  • le prestazioni effettuate dalle 260 – 280 ogni anno per un numero di chilometri percorsi pari a circa 8.500/9000.

I soggiorni climatici e culturali coinvolgono circa 60 persone.

Il grande evento di fine anno rivolto agli anziani di Monte Marenzo (festa di Natale) è partecipato mediamente da 140 persone (pranzo conviviale e doni a domicilio per i non autosufficienti).

Continuano le politiche intergenerazionali in cui crediamo molto, con piccoli eventi ricreativi con bimbi del nido, della scuola della prima infanzia, della ludoteca.

Per la prima volta quest’anno abbiamo realizzato un progetto con alcuni giovani, producendo un film “C’era niente. Racconti del ‘900” dove i protagonisti narranti sono i giovani di 60/70 fa. In campo culturale da due anni confermiamo il corso di inglese svolto presso la nostra sede.

Eventi e iniziative fatte in collaborazione con le reti associative e istituzionali della nostra comunità.

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