Felici come rospi in acque chiare
Il nostro amico e fotografo Giorgio Toneatto ci invia queste foto scattate a Forcella Alta (Pertus).
Abbiamo voluto affidare ai vituperati e schiacciati (sotto le auto) rospi l’annuncio della primavera, la ripresa del ciclo vitale della natura dopo il sonno dell’inverno.
Il rospo da sempre ha suscitato nell’uomo le più contrastanti rappresentazioni. Incarnazione del demonio appoggiato sulla spalla sinistra delle streghe, messaggero di pioggia benefica per molte popolazioni native d’Asia e delle Americhe.
A noi piacciono così come sono, felici nella stagione degli amori in acque chiare di un laghetto montano.
Quindi, un plauso a quelle associazioni che nella stagione della migrazione dei rospi verso i fondovalle umidi stanno a guardia degli attraversamenti stradali sterminatori, perché, secondo un detto quasi del tutto sconosciuto, finché c’è rospo c’è speranza di vita sulla terra.