I Gruppi di Acquisto Solidale (GAS) e la legge di stabilità
Appuntamento a dir poco cruciale per il mondo GAS; siamo chiamati a confrontarci con normative e leggi che, una volta in vigore, non daranno certamente una mano allo sviluppo ulteriore del nostro movimento.
Cari soci e non, questa volta non uso la parola importante per definire questo incontro, ma mi spingo a utilizzare la parola VITALE; non per le nostre esistenze, ci mancherebbe, ma per i GAS (Gruppi di Acquisto Solidale) senza alcun dubbio sì.
La necessità di incontrarci nasce qualche settimana fa, quando veniamo convocati da SOLEVOL (Centro Servizi per il Volontariato) e da ARCI Lecco ad un incontro per dare un parere su alcune norme inserite nei decreti governativi in via di definizione, e che riguarderebbero il mondo dei GAS.
In pratica queste norme metterebbero di fatto in seria difficoltà il componenente del GAS che intesta la fattura di acquisto di un prodotto a proprio nome, perchè così facendo si espone al controllo della Agenzia delle Entrate che accerta il reale utilizzo del prodotto per lo scopo definito (distribuzione ai soci e non rivendita a un ente terzo).
Ma non solo. La fattura in questione andrebbe inserita nella dichiarazione dei redditi di chi ha effettuato l’acquisto andando ad incidere su eventuali aliquote o detrazioni.
Capite bene che di fronte a tale possibilità molti GAS preferiranno abbandonare la pratica dell’acquisto cumulativo, per tornare a quella standard.
Abbiamo così deciso di organizzare un incontro con un’esperta che ha studiato a fondo la normativa e con un amico del nostro GAS, uno proprio bravo che nel movimento c’è da anni e in un certo modo lo ha fatto crescere.
Invito pertanto, oltre che a partecipare, a diffondere il più possibile la notizia a tutti quelli che fanno parte di un GAS.
E’ in gioco il nostro movimento, e quindi il nostro modo di essere nel campo delle scelte alimentari. Cerchiamo di capirne di più, per decidere come reagire.
Dario