Il terrorismo non vincerà, ma…
Il terrorismo non vincerà, ma corriamo il rischio che le nostre società diventino un po’ meno libere, un po’ meno democratiche e, a loro volta, un po’ più integraliste.
E’ il primo pensiero mentre sullo schermo scorrono le crude immagini del massacro al settimanale parigino Charlie Hebdo.
Sequenze secche come le raffiche di mitra, immagini inguardabili. Non abbiamo bisogno di vedere, di sentire il sonoro in presa diretta per sapere come sono state le azioni, per capire quali sono i pensieri che hanno armato gli assassini. In oltre sessant’anni ne abbiamo viste a decine di rappresentazioni della violenza e dell’orrore, e adesso non le sopportiamo più.
Il dolore per la perdita di vite umane, di qualsiasi vita umana, non ci lascerà mai indifferenti. Il pensiero razionale però va a finire lì. A quali opinioni dovremo rinunciare per non essere in pericolo? Quali parole e gesti pacifici e di tolleranza dovremo trattenere per non essere perseguitati, o peggio, sparati? Di contro: abbiamo ancora in serbo gesti e parole capaci di curare le ferite del nostro tempo? Capaci di mediare, trattare, concordare, rispettare, se non proprio condividere, tra una moltitudine di persone e pensieri diversi?
Una preghiera. Per favore, non rinunciamo alla necessità di stabilire alcune regole condivise, che ci consentano di coabitare in una terra dove si invera il miracolo di reggersi sulla conoscenza, la virtù, la tolleranza, la bellezza.
Non c’è altro di più desiderabile.
Sergio e Angelo
Cari amici
Purtroppo penso ci sia un atto un bieco disegno di “sputtanare” l’Islam in toto! Questa gente non fa gli interessi dell’Islam ne tantomeno li fa amare ai piu’. Data l’imperante ignoranza nel nostro Paese ed altri, l’effetto sarà di scatenare tensioni e ritorsioni!
Mi ricordano tanto le Brigate Rosse… le quali hanno contribuito in maniera fondamentale a.. sputtanare le sinistre! Trovare gente disposta ad uccidere senza curarsi di ideologie se ne trovano a mille! Quindi collaboriamo assieme per difenderci da chi ci vuole dividere! Un caro saluto al mio paesello preferito ed ai suoi abitanti! Alberto
http://www.internazionale.it/opinione/igiaba-scego/2015/01/07/non-in-mio-nome