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Io ho paura!

Io ho paura!

Ho paura di non poter girare liberamente per le strade del mio paese!

Ho paura per i miei figli, che possano incontrare l’uomo nero!

Ho paura di abitare in questo paese!

Ho paura della freddezza degli abitanti!

Ho paura dell’ignoranza e della ristrettezza mentale!

Ho paura di chi non è in grado di capire cosa sia una guerra!

Ho paura di chi raccoglie le firme contro la disperazione!

Ho paura di chi non sa accogliere, perché ho paura del razzismo!

Ho paura perché non si vuole ricordare che i bergamaschi sono migrati per il mondo!

Ho paura perché non vorrei vedere cadaveri galleggiare nei canali come ad Aigues Mortes!

Ho paura dei cartelli affissi in Svizzera e Germania all’ingresso dei bar “vietato l’ingresso ai cani ed agli italiani”!

Ho paura dei bravi cittadini del Ku Kluls Klan che linciavano per le strade i neri e li bruciavano su croci infuocate!

 

Io ho paura! Io ho paura! Io ho paura! Io ho paura! Io ho paura! Io ho paura! Io ho paura!

 

Ho paura perché ricordo!

Ho paura perché so!

Ho paura di rivedere gli ebrei tornare nei forni crematori dei campi di concentramento!

Ho paura del silenzio di coloro che pensano che queste cose non li riguardino!

Ho paura perché mi sento solo!

Ho paura perché non so cosa fare!

Ho paura perché non ho parole!

Ho paura!

Ho paura della gente per bene che per bene non è!

 

………….

Ma forse

 

Ma forse inizio a non avere più così tanta paura, qualche parola l’ho trovata anche se so che non spezzerà questo assordante silenzio.

 

Forse non ho più cosi tanta paura perché magari esiste, in questo paese, qualcuno che sa cosa sia la sofferenza, la guerra, la fame, la disperazione, il dover fuggire dai massacri che l’ignoranza umana compie quotidianamente.

 

Forse inizio a non avere più così tanta paura perché spero esista qualcuno che sia disposto ad accogliere, ad aiutare a superare i traumi dovuti alle violenze, ai massacri.

 

Forse non ho più paura perché ho la speranza che anche a Caprino il muro del silenzio e della cecità mentale possa venir infranto.

 

Forse non ho più paura perché ho la speranza di non esser più solo contro l’indifferenza, il proprio becero egoismo e che nuova luce possa illuminare la strada buia intrapresa dai pochi “cittadini per bene” che fanno leva sul loro squallore e sul vuoto imperante nelle menti.

 

Sergio Cattaneo sergio@soleacqua.com Caprino BG 24/04/2015

9 pensieri su “Io ho paura!”

  1. Certo, siamo tutti abitanti della terra, siamo tutti ”uguali”, siamo tutti meritevoli di una vita dignitosa, tutte frasi corrette non c’è che dire……. Peccato però che ultimamente noto con molta amarezza che tutto questo parlare, discutere e ragionare sul problema dell’immigrazione sta sempre maggiormente togliendo l’attenzione a tutte quelle persone (italiane) che anche loro, magari in modo diverso, hanno bisogno d’aiuto. Sono d’accordo nel dire che questo problema dell’accoglienza e della sistemazione degli immigrati sia da affrontare, ma di sicuro prima mi preoccuperei di affrontare altri problemi come per esempio alcune famiglie che non tirano a fine mese, anziani nei centri urbani che vengono sorpresi mentre rovistano nella frutta e verdura scartata dai mercati, famiglie che vengono sbattute fuori di casa e lasciate senza nemmeno un tetto sopra la testa… invece no, si pensa per il 90% ad aiutare gli immigrati, poi, se avanza tempo e soldi, si potrà pensare agli italiani…. ma qua stiamo passando fuori di testa tutti scusatemi la franchezza… ovviamente il mio è un commento molto generale e molto più ampio, non è di fatti legato in particolar modo nè a celana ne a monte marenzo nè a nessun altro comune in particolare.. I dati di fatto sono chiari, le trasmissioni ed i telegiornali li guardiamo tutti, giorni fa l’UE durante un congresso per discutere dell’immigrazione ha esplicitamente fatto intendere all’Italia che la questione legata agli sbarchi sulle nostre coste ”ce la dobbiamo risolvere da soli” (o qualcosa del genere), e noi come pecoroni anzichè vedere di aiutare prima la nostra gente pensiamo a dare vitto e alloggio a loro che appena poggiano piede sul territorio italiano hanno piu diritti tutele ed aiuti di un cittadino italiano che è una vita che lavora e paga le tasse, anzi addirittura ricordo qualche anno fa dove qualche cervellone addirittura pose la questione del ”togliere il crocifisso dalle scuole perchè offensivo”………. facciamo una raccolta fondi e paghiamo degli specialisti che visitano tutti coloro che si pongono problemi del genere… Mi spiace, risulterò cattivo ed egoista, ma prima gli Italiani, poi se avanza qualcosa ben volentieri aiutare qualcun altro, ma se e solo SE avanzerà qualcosa. E terrei a ricordare a chi dice che anche noi italiani siamo migrati anni fa negli Usa piuttosto che in altri stati, che è si vero che l’abbiamo fatto, ma è anche vero che gli italiani andarono a lavorare nelle miniere sottopagati e in condizioni pietose, non prendevano 30 euro al giorno con vitto e alloggio pagato, nè tanto meno chiedevano decoder satellitari per vedere i programmi della televisione del loro paese, cose che invece succedono con chi arriva qui e anzichè essere grati anche solo di averli fatti scendere dal barcone si credono padroni e pensano che tutto gli sia dovuto!

  2. Complimenti per aver gettato fango in maniera eroica sulla lega nord,partito che io rappresento,ma sopratutto sul ex ministro di Grazia e giustizia Roberto Castelli,persona che lei molto ironicamente definisce “campione di cristianita’” ,ma a mio modesto parere lei non è nemmeno degno di nominarlo,detto ciò ho letto molte inesattezze nella sua disanima,ma non mi sembra il luogo adatto per discuterne,per cui rinnovo anche a lei l’invito a discutere di tale argomento pubblicamente,perché come lei può immaginarsi,un conto è fare il fenomeno su di un blog,un altro è parlarne di persona pubblicamente,con un moderatore…..attendo notizie,cordialmente m.e

  3. Nello sfogo che scrissi settimana orsono non accennai alla lega, ne ad alcun partito politico, mi spiace che vi siate sentiti coinvolti…
    Lo scoforto era e rimane nel vedere che un paese abbia paura dell’arrivo di 24 persone che, pur diverse culturalmente da noi, sono pur sempre uomini.
    Cetamente sono più uomini di chi si ammanta strumentalmente di una simbologia che cambia di volta in volta a seconda di come devono presentarsi. Diventano pagani celebrando il dio Po, venerandolo dalle sue sorgenti alla foce (erroneamente e strumentalmente identificacata come Venezia), scoprendo le proprie origini culutrali “celte” per differenziarsi dai “terroni”, e nominano i propri uomini di sporchi affari in strutture ambigue (Fiorito in finmeccanica). Sono così cristiani da proporre (il suo capo, ammesso che abbia un “capo”), di entrare con le ruspe nei campi rom per spianarli, e si alleano politicamente ad altri campioni della cristianità quali i bastonatori di Casa Pound.
    Certo nulla di nuovo nel marasma politico italiano, con tutto quello che siamo costretti a vedere in fatto di ruberie, intrighi,sperpero del denaro pubblico, e devastazione del territorio non c’è molta differenziazione. Voi con le parole e qualche fatterello, chi al goveno con i fatti (expò è nata su l’unico sito di cui i rom erano proprietari, espopriato loro con sotterfugi di dubbia legalità, quali firme falfe estorte a vecchi ed analfabeti) … Ma torniamo a noi!
    A Caprino che qualcuno non abbia cercato di strumentalizzarre lo si è visto fino all’altro girono, anche un tal (come si chiamo)… a si, Salvini, è giunto al presidio a farsi la sua scampagnata due foto e via, ed il camper al presidio lo aveva dato un cittadino qualunque (altro campione di cristianità), tal Castelli di Ciasano, e le bandiere e gli striscioni”orgogliosi di esser leghisti” erano esplicativi in merito a chi appartenesse il presidio.
    Se ho buttato giù quelle righe è perchè io non ho cetamente paura di voi, ma di una mentalità becera e codina che deve raccontare innumerevoli fandonie e falsità per trovare giustificazioni alla propria miseria culturale, Ho sentito parlare di 800 “clandestini” che invadevano Celana, di una vagonata di soldi che ogni singolo ospite avrebbe preso per un numero indefinito di anni, ho visto i bambini delle elementari coinvolti nella campagna direttamente dai genitori e i loro amici “altri” essere isolati, non più accettati nei loro cortili per i giochi… Di questo ho avuto paura, certamente anche delle prese di posizioni delle amministrazioni che dovendo rappresentare tutti i cittadini hanno espresso le posizioni che anche tu Enrico evidenzi, ho avuto paura per aver assito al silenzio dei “professionisti della carità” che confidando nel basso profilo e nella teoria dell’acqua che scorre sotto i ponti, hanno la certezza che tutto si smonti e che i 24 migranti arrivino e siano in qualche modo una fonte di introito per loro.
    Ma qua stiamo vivendo in una palude, i ponti sono crollati da un pezzo ed il marciume ed il putridume ci stanno conglobando tutti, anime belle, e personaggi ambigui e mestatori, istituzioni Laiche e cristiane ed utopisti sognatori (mi ci metto anch’io).
    Abbiamo solo una fortuna che ci deffierenzia dalle situazionbi di guerra e disperazione che vogliamo non vedere bendandoci gli occhi. Abbiamo i soldi e ne vorremmo ancora di più, siamo ingordi, grassi e gottosi, ci diciamo discendenti dai celti, ma siamo come i romani che sul finire del loro impero, travolto da corruzione scandali e senza alcun fondamento morale, lottavano esangui contro l’invasione dei popoli provenienti dall’est.
    Ecco da dove nasce la vostra paura verso l’aiuto ai profughi. La vostra paura scaturisce dalla vostra debolezza, dai valori che non avete e che di volta in volta tirate fuori dal cilindro della retorica polica ma che non conoscete e che non vi appartengono.
    La storia, l’antropolgia, la sociologia, sono scienze che non vi appartengono, conoscete solo la matematica spicciola, il far di conto nella propria scarsella ed esser lesti nel sottrarre.
    Non sono un politico, non ho titoli da esporre a sostegno delle mie tesi, sono un professionista di nulla, ma neppure sono un lobotomizzato e di tanto in tanto penso e vedo, qualche volta non so stare in silenzio neppure nel paese in cui abito e che tanto poco mi ha visto pesente.
    Mi spiace solo dover scrivere di queste cose ospite in un sito che non è voce del paese in cui abito e per questo chiedo scusa per lo spazio che ho rubato, sperando che anche a Caprino possa nascere un luogo di discussione che magari non sia solo virtuale, ma coinvolga genti e persone che pur diverse fra loro abbiano qualcosa da dirsi e molta volonta di crescere di vivere e rendere accogliente queste lande che si inerpicano fino a Valcava.

  4. Riprendo le parole del Sig. Mazzoleni che definisce il collegio di Celana “simbolo di cristianità”, e mi chiedo se Gesù (Cristo) sia venuto al mondo, morto e risorto allo scopo di farsi erigere “simboli di cristianità” oppure perché i cristiani realizzino qui sulla terra quel regno di Dio di cui ci ha tanto parlato, dove chi è più forte aiuta ed accoglie chi è in difficoltà, indipendentemente da chi sia. Suggerisco la lettura del Vangelo di Luca 10, 25-37. La chiusura alimenta l’ignoranza e la violenza chiama sempre altra violenza. Perché non provare a capire cosa possiamo fare per aiutare quei poveretti? Tutti, non solo gli abitanti di Celana o il comune di Caprino. A volgere la faccia dall’altra parte come minimo ci viene il torcicollo, magari ci perdiamo anche qualcosa di bello e arricchente e restiamo qui soli a contemplare le nostre piccole miserie.:-)

  5. Caro Sergio, condivido tutto il tuo pensiero ,e siamo tantissimi.Continuiamo ad amare il prossimo
    ed essere orgogliosi delle nostre idealità RESTIAMO UMANI.

  6. Non so se sia la notizia più recente, ma sul sito http://www.bergamonews.it si legge, se non sbaglio, che il Consiglio dell’Istituto di Celana ha dato il benestare per accogliere 24 (ventiquattro) persone, garantendo una sistemazione, temporanea, adeguata e rispettosa dei frequentanti i corsi del Collegio.

    Forse è bene che cerchiamo di mantenere tutti il senso della misura, in questo caso che certo ci tocca più da vicino, a fronte di un problema umano davvero ‘smisurato’ ma da affrontare, inevitabilmente, poichè siamo tutti abitanti della terra…

    E, se posso, a proposito di territorio, mi veniva in mente che la Valle in cui siamo porta il nome di San Martino: il bel libro che Comunità Montana ed Ecomuseo hanno pubblicato (2012) sulla Storia della Valle, è intitolato con una frase che suona così: “SOTTO IL MANTELLO DI SAN MARTINO. Storia di una valle di confine”.

    Trascrivo dalla prima pagina di presentazione: (…) “la speranza, pensiamo fondata, che questo libro possa offrire una valida guida per quanti, vecchi e nuovi abitanti della Valle San Martino, vorranno inserirsi nel suo percorso più che millenario, rispettandone ed esaltandone la vocazione di luogo di confine, e di tramite, fra mondi e culture differenti.”

    Questa immagine del mantello, a me è sempre piaciuta tanto.

  7. Caro Sergio,sono un rappresentante della lega nord che lei definisce razzista, xenofoba e nazinostrana vorrei ricordarle che la raccolta firme e il presidio sono nati da un gruppo di cittadini che nulla hanno a che vedere con la lega nord e che hanno fondato un comitato x la tutela del territorio e la lega nord si e’ accodata per sostenerli.In quanto rappresentante di tal partito,le posso dire che non stiamo strumentalizzando un bel nulla,xchè noi teniamo alla tutela del territorio e riteniamo pura follia creare un centro di accoglienza nel collegio di Celana,x noi un simbolo di cristianita’.Invece di scrivere tali fesserie accusandoci di razzismo,nazismo e xenofobia,le ricordo che l’amministrazione comunale che non è certo leghista, ha deciso di darci man forte in questa azione che stiamo facendo,per tanto la invito a passare a trovarci direttamente al presidio,le assicuro che saremo ben lieti di rispondere ad ogni sua domanda,almeno sara’ ben informato prima di scrivere gravi inesattezze su questa vicenda,che lei probabilmente conosce solo per sentito dire.Se passa alla sera trovera’ me direttamente,visto che mi conosce magari le sara’ piu’ semplice esporre il suo punto di vista e si rendera’ conto di persona che non siamo cosi cattivi come lei crede…….cordiamente m.e

  8. Grazie per le parore che hai scritto, caro Angelo.
    In realtà questo sfogo è nato dopo aver partecipato a Caprino ad un incontro a cui erano invitati tutti i cittadini a dir la loro e che dopo 30 secondi dal primo intervento ho dovuto lasciar la sala per via dell’aria pestilenziale che le parole della signora Balossi vomitava dalla sua bocca.
    Sto vedendo che, le mie quattro parole scritte alla mattina alle 5 prima di uscire di casa per lavoro, stanno riscuotendo dell’interesse e già con alcune altre persone si è deciso di trovarci per vederecome riuscire a rompere questa vergogna che infanga tutto il paese.
    Nel frattempo il presidio xenofobo si è ampliato e la Lega spudoratamente sta prendendo sempre più la testa e questo non è che un bene. Il tirare la corda, il loro scoprire le carte ci faciliterà a dimostrare come alcuni cittadfini di Caprino si siano lasciati strumentalizzare da questo partito nazi nostrano…
    So di non esser solo è che bisogna trovare il modo di arrivare al cuore della gente perbene che per fortuna nonstante la propaganda è ancora tanta.
    A Roncobello, se non vado errato, un blocco analogo è stato smantellato dalla mobilitazione del volontariato che ha deligittimato questi personaggi.

  9. Caro Sergio, ti ringrazio per la tua forza di navigare in direzione ostinata e contraria rispetto ad una flotta per ora maggioritaria e apparentemente vincente, ma in realtà debolissima perché in balia delle proprie insicurezze, della propria miopia nel comprendere il senso degli avvenimenti in cui viviamo.
    Non siamo degli ingenui e sappiamo bene quanto sia complicato e difficile avere progetti efficaci per fronteggiare esodi di queste dimensioni. Eppure qualche idea buona per guidare il nostro atteggiamento ce l’abbiamo, e deriva da lunghi secoli di errori, di orrori, ma anche dall’esempio di persone e fatti straordinari.
    Dobbiamo rimanere umani, in ogni circostanza e nei confronti di chiunque. Ad ognuno spetta, dalla nascita sino all’ultimo dei suoi giorni, il diritto ad una vita dignitosa e giusta.
    Quindi, caro Sergio, sei nel giusto e pertanto sei molto più forte degli urlatori e di chi non osa guardare negli occhi l’altro . Inoltre, non sei solo; le persone che hanno la tua convinzione sono molte più di quanto i media mostrano, a cominciare dal sottoscritto.
    Ciao.

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