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L’anno che verrà

Per l’anno che sta per terminare, vogliamo proporre un video che faccia riflettere sull’approccio verso il prossimo, un approccio che viene espresso dal titolo del video: “Namasté”.

E’ una parola che deriva dall’antico sanscrito, una lingua orientale utilizzata da alcune popolazioni dell’estremo oriente, appartenente alla famiglia delle lingue indoeuropee. In origine “Namasté” veniva accompagnato da un gesto che consisteva nell’avvicinare i palmi delle mani, alzandole al centro del petto.

Il termine “namas” significa “saluto” o “reverenza” verso il prossimo. Attraverso questo gesto e la poesia proposta dal poeta palestinese Mahmoud Darwish, vogliamo terminare l’anno 2015 e incominciare il nuovo, pensando a coloro che hanno bisogno di aiuto e che molte volte non vengono notati dalla nostra vita sfrenata, piena di impegni.

Augurando un anno pieno di ogni bene, Namasté a tutti voi cari lettori.

Buona visione

La Redazione di UPper

Clicca sull’immagine per avviare il video realizzato da Chiara Burini.

namaste

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