L’AUSER Insieme Monte Marenzo, con una lettera inviata ai massimi responsabili di Poste Italiane, ha chiesto il ritiro del provvedimento che prevede entro aprile la parziale chiusura dello sportello del nostro comune.  Ecco il testo a firma della presidente Carla Magni.

Monte Marenzo, 8 febbraio 2015.

•  Dott. FRANCESCO CAIO, Direttore Generale Poste Italiane

          Viale Europa, 190 – 00144 ROMA

•  Dott. PIETRO RAELI, Responsabile Area Lombardia

           Via Cordusio, 4 – 20123 Milano

•  Dott. UGO LAMBERINI. Direttore Filiale Poste Italiane

          Via Dante Alighieri, 29 – 23900 LECCO

OGGETTO: Piano riassetto Uffici Postali Lombardia.

 La scrivente Associazione, che da anni sul nostro territorio promuove servizi in favore della popolazione anziana, ritiene doveroso avanzare alcuni rilievi critici rispetto alla questione in oggetto, con particolare attenzione all’Ufficio Postale di Monte Marenzo.

Come prevede il piano di riassetto da voi recentemente comunicato, l’Ufficio del nostro comune subisce una riduzione, passando dagli attuali 6 ai previsti 3 giorni di apertura settimanali.

La nostra contrarietà a tale provvedimento poggia su alcuni presupposti che vanno oltre ad una doverosa difesa di servizi territoriali essenziali, soprattutto posti a sostegno della parte più fragile della popolazione, come quella anziana.

E la posta è un servizio essenziale. Gli anziani la percepiscono ancora come il riferimento più sicuro e più prossimo per riscuotere la pensione, pagare le bollette, gestire i piccoli risparmi di una vita. Oltre, ovviamente, ad essere l’unico servizio per ogni necessità legata alla corrispondenza.

La stragrande maggioranza delle oltre 350 persone che a Monte Marenzo hanno più di 65 anni, non usa i servizi online, molti hanno difficoltà a mettersi in auto per recarsi in uffici posti in altri comune, altri ancora non guidano proprio.

Già conosciamo l’obiezione di Poste Italiane: “comunque lo sportello a Monte Marenzo continua a funzionare per tre giorni la settimana”.

Ma questa, credeteci, è fonte di ulteriore preoccupazione. Già ora davanti allo sportello c’è sempre una fila di utenti e i tempi di attesa per il disbrigo di una pratica, anche semplicissima, varia dai 15 ai 30 minuti. Di conseguenza, ultimamente, un numero crescente di cittadini – non certamente gli anziani per le motivazioni sopra richiamate – si rivolgono a quelle sedi postali dei comuni vicini meno congestionate, o presso le banche, oppure per alcuni pagamenti ai servizi di Lottomatica.

Considerato tutto ciò, chiediamo a Poste Italiane di mantenere a Monte Marenzo gli attuali 6 giorni di apertura. Non solo, ma di prevedere anche una diversa organizzazione del servizio erogato e ridurre i tempi di evasione alle richieste degli utenti cittadini.

Quando uno sportello postale riduce le sue prestazioni, o peggio quando chiude, è di sicuro il segnale inequivocabile che inizia il declino per le piccole comunità di montagna, o per quelle decentrate rispetto ai poli urbani più importanti.

Ringraziando per l’attenzione, si resta in attesa di riscontro e si saluta cordialmente.

 IL PRESIDENTE

Carla Magni