Risposta che non merita nemmeno replica,spostare l’attenzione su altri argomenti,perchè non si vuole o non si è in grado di rispondere a domanda ben precisa….comunque,per dovere di cronaca, alla lista mancano i vari Amato e D’alema,ma sono certo che sia una dimenticanza assolutamente non voluta…..ps.sempre a disposizione x un confronto….M.E
Già, la domanda forse più giusta da porci penso sia ”ma n’ga de ciapai toch noter?”.
Ma per “toch” (tutti) cosa intendiamo?
Perché se i migranti rappresentano un problema sociale, e quindi un costo per tutti noi, allora estendiamo il concetto e chiediamoci se tra i “toch” non dobbiamo anche includere altre categorie nostrane che costano ben più dei migranti ma non ce ne rendiamo conto perché i vari Salvini e Castelli e Renzi e Berlusconi… non fanno nulla pur governando e avendo governato per anni.
Un esempio? Gli evasori fiscali. E qui l’Italia davvero può considerarsi “la el dorado occidentale, la zona franca dove poter fare tutto ciò che si vuole”… Il fenomeno evasori fiscali costa all’Italia 180 miliardi di euro all’anno. Sai quanti problemi in meno avremmo con 180 miliardi di euro all’anno in più? Che moltiplicati per 10 anni sono 1.800 miliardi di euro, per 20 sono 3.600 miliardi e via moltiplicando…
I migranti rappresentano un problema di sicurezza? Rubano? Sì (non tutti), ma allora rubano anche gli evasori a me e a te e a tutti noi, non permettendo che ci sia, per esempio, un sistema sanitario efficiente che salvi vite umane, che la polizia non abbia mezzi di sostentamento, che si avviano risorse per la disoccupazione giovanile e via elencando…
Altre “categorie nostrane” da includere tra quelli che dobbiamo “ciapai toch noter?”. Facciamo l’esempio di un altro fenomeno che considera l’Italia “la el dorado occidentale, la zona franca dove poter fare tutto ciò che si vuole”: I corrotti.
La corruzione in Italia è endemica e costa 60 miliardi di euro all’anno. Moltiplica tu per il numero di anni che vuoi, magari per la tua età e rifacciamo i conti di quanti problemi in meno avremmo con 60 miliardi di euro all’anno in più…
Con questo non voglio dire che il fenomeno migranti non rappresenti un problema, ma vediamo di inquadrarlo nella giusta dimensione.
Ovviamente Michael ho risposto alla tua simpatica provocazione per dire come la penso e non per dare risposte a chi è graniticamente ancorato alle proprie opinioni.
la domanda forse più giusta da porci penso sia ”ma n’ga de ciapai toch noter?” pedonate la grammatica dell’espressione dialettale, ma penso di aver reso sufficientemente l’idea
Elisa,la quasi totalita’ dei clandestini,non sono famiglie,ma sono uomini che se ne vanno dalla loro terra di origine lasciando la famiglia la!!!!Io personalmente sono stato in alcuni centri di accoglienza con l’on.Salvini e il sen.Castelli a parlare con queste persone e mi hanno raccontato una realta’ ben diversa da come la dipingi tu…..sono rimasto allibito di fronte alle parole di questi uomini….l’italia è considerata la el dorado occidentale,la zona franca dove poter fare tutto cio’ che si vuole,viene chiamata dagli stessi “taxi italia”,perche’ prima ancora di partire avvisano la capitaneria di porto x farsi venire a prendere!!!!!Se credete che vi racconto frottole sono pronto a portare voi stessi e a farvi raccontare il tutto da queste persone.
Enrico, fermati a pensare con umanità, dai.
La scelta è tra la possibilità di morire (in mare ad esempio), soffrire, tu e i tuoi figli,
o la certezza di tutte queste cose.
Tu da padre e marito cosa sceglieresti?
Non correresti un rischio, magari anche affidandoti a dei criminali, se quello che ottieni può essere la vita e il futuro?
Abbiamo idee diverse ma siamo entrambi genitori, sappiamo bene quanto saremmo pronti a fare per i nostri bambini, no?…
Attraversare il deserto,il mare ecc ecc risolve i tuoi problemi???ti offre una prospettiva di vita migliore??alimentare questo mercato di morte e’ cosa giusta??
Tu lasceresti il tuo paese, i tuoi affetti e attraverseresti il deserto e il mare, mettendoti in mano anche a criminali, con rischi di morte altissimi per fare una vacanza?
complimenti x il copia incolla,cmq invece di soffermarci sui numeri,sommessamente chiedevo da cosa fuggono i clandestini che provengono dal Mali e altri paesi in via di sviluppo….grazie
E quali sono i dati?
Sempre quelli del Viminale dicono:
Dall’inizio del 2015 fino al 16 giugno sono arrivate via mare sulle nostre coste 58.600 persone, quando invece nello stesso periodo dello scorso anno gli arrivi erano 57.600 (quindi non sono triplicati).
Ci sono solo i dati di gennaio e febbraio del 2015 per quanto riguarda le richieste di asilo:
a febbraio scorso le domande di riconoscimento dello status di rifugiato sono state 5.769. Il mese precedente erano 5.478. Sono 3.300 i casi esaminati a febbraio e quasi il 50% ha visto sfumata la possibilità di ottenere lo status di rifugiato. Idem a gennaio: solo uno su due ha ottenuto il permesso di soggiorno in Italia. Nei primi mesi dell’anno si mantiene invece costante la percentuale dei migranti che hanno ottenuto la protezione sussidiaria e umanitaria (circa il 20%). Un dato su cui riflettere è l’aumento delle richieste dei minori non accompagnati: 344 a febbraio contro le 282 domande a gennaio.
A parte il fatto che siamo nel 2015 e i dati sono ben diversi,visto che il flusso migratorio e’ triplicato,vorrei capire in paesi come il Mali tanto per citarne uno,da cosa fuggono.
I dati del Viminale dicono invece (dati 2014 diffusi il 19.06.2015 e riportati dai maggiori quotidiani):
Su 36.270 stranieri richiedenti lo status di rifugiato, il 10% (3.641) l’ha ottenuto, il 23% ha ricevuto protezione sussidiaria, il 28% quella umanitaria. Pari al 39% le domande respinte.
Il problema è comunque che lo status di rifugiato è concesso SOLO ai migranti che provengono da paesi in conflitto, mentre NON SONO considerati tali i migranti che fuggono da fame e malattie… (come dire, lasciamoli morire di fame…).
Vorrei precisare che solo il 6% (dati ufficiali del Viminale) dei migranti che sbarcano clandestinamente in Italia hanno diritto allo status di profugo,mentre il restante 94% assolutamente no, perché non provengono da stati dove c’è in atto un conflitto,ma addirittura provengono,anche da paesi che non si trovano neppure in Africa.Punto secondo,ma la vicenda di mafia capitale non ha insegnato nulla?
Caro Enrico, sinceramente, tu pensi che queste popolazioni lascerebbero le loro comunità, familiari e amici, tradizioni e cultura, se non fossero schiacciati da guerre, fame, mortalità infantile altissima, e cento altre miserie e situazioni tragiche?
Seconda riflessione. Sinceramente, non ritieni che il disastro in cui versano gran parte delle regioni africane e medio-orientali sia, storicamente, in gran parte nostra responsabilità, di noi occidentali? Hai presente le linee rette che separano le nazionalità del Medio Oriente e di gran parte di quelle dell’Africa, ma anche dell’Asia e Oceania? Ebbene, le hanno tracciate a tavolino (non è un modo di dire: fu proprio così che avvenne) le grandi potenze coloniali per spartirsi il ricco bottino delle risorse, calpestando con rapacità e violenza ogni diritto umano e civile delle popolazioni e delle istituzioni locali.
Qualche anno fa suscitai molto malumore in un pubblico dibattito, quando osservai che se l’Africa dovesse restituirci metà del male che gli abbiamo fatto, avremmo patimenti per almeno duecento anni.
Confido e lavoro (ovviamente nel mio piccolo) affinché questo non avvenga, ma sono convinto che parte del maltolto debba essere restituito, non perché dobbiamo essere buoni e generosi, bensì perché dobbiamo essere giusti.
Se ce la facciamo vedrai che non salteranno più sul primo barcone per le nostre coste, o meglio, prenderanno più confortevoli mezzi per venirci a trovare con lo spirito dei buoni vicini di casa.
Ciao, Angelo
Ma appunto… proprio perché le teste di “quiz” le abbiamo già noi che non dobbiamo andare a prenderne altre.
Risposta che non merita nemmeno replica,spostare l’attenzione su altri argomenti,perchè non si vuole o non si è in grado di rispondere a domanda ben precisa….comunque,per dovere di cronaca, alla lista mancano i vari Amato e D’alema,ma sono certo che sia una dimenticanza assolutamente non voluta…..ps.sempre a disposizione x un confronto….M.E
Grazie Sergio,per la tua onesta obiettività che condividiamo pienamente!
D&M
Già, la domanda forse più giusta da porci penso sia ”ma n’ga de ciapai toch noter?”.
Ma per “toch” (tutti) cosa intendiamo?
Perché se i migranti rappresentano un problema sociale, e quindi un costo per tutti noi, allora estendiamo il concetto e chiediamoci se tra i “toch” non dobbiamo anche includere altre categorie nostrane che costano ben più dei migranti ma non ce ne rendiamo conto perché i vari Salvini e Castelli e Renzi e Berlusconi… non fanno nulla pur governando e avendo governato per anni.
Un esempio? Gli evasori fiscali. E qui l’Italia davvero può considerarsi “la el dorado occidentale, la zona franca dove poter fare tutto ciò che si vuole”… Il fenomeno evasori fiscali costa all’Italia 180 miliardi di euro all’anno. Sai quanti problemi in meno avremmo con 180 miliardi di euro all’anno in più? Che moltiplicati per 10 anni sono 1.800 miliardi di euro, per 20 sono 3.600 miliardi e via moltiplicando…
I migranti rappresentano un problema di sicurezza? Rubano? Sì (non tutti), ma allora rubano anche gli evasori a me e a te e a tutti noi, non permettendo che ci sia, per esempio, un sistema sanitario efficiente che salvi vite umane, che la polizia non abbia mezzi di sostentamento, che si avviano risorse per la disoccupazione giovanile e via elencando…
Altre “categorie nostrane” da includere tra quelli che dobbiamo “ciapai toch noter?”. Facciamo l’esempio di un altro fenomeno che considera l’Italia “la el dorado occidentale, la zona franca dove poter fare tutto ciò che si vuole”: I corrotti.
La corruzione in Italia è endemica e costa 60 miliardi di euro all’anno. Moltiplica tu per il numero di anni che vuoi, magari per la tua età e rifacciamo i conti di quanti problemi in meno avremmo con 60 miliardi di euro all’anno in più…
Con questo non voglio dire che il fenomeno migranti non rappresenti un problema, ma vediamo di inquadrarlo nella giusta dimensione.
Ovviamente Michael ho risposto alla tua simpatica provocazione per dire come la penso e non per dare risposte a chi è graniticamente ancorato alle proprie opinioni.
la domanda forse più giusta da porci penso sia ”ma n’ga de ciapai toch noter?” pedonate la grammatica dell’espressione dialettale, ma penso di aver reso sufficientemente l’idea
Elisa,la quasi totalita’ dei clandestini,non sono famiglie,ma sono uomini che se ne vanno dalla loro terra di origine lasciando la famiglia la!!!!Io personalmente sono stato in alcuni centri di accoglienza con l’on.Salvini e il sen.Castelli a parlare con queste persone e mi hanno raccontato una realta’ ben diversa da come la dipingi tu…..sono rimasto allibito di fronte alle parole di questi uomini….l’italia è considerata la el dorado occidentale,la zona franca dove poter fare tutto cio’ che si vuole,viene chiamata dagli stessi “taxi italia”,perche’ prima ancora di partire avvisano la capitaneria di porto x farsi venire a prendere!!!!!Se credete che vi racconto frottole sono pronto a portare voi stessi e a farvi raccontare il tutto da queste persone.
Enrico, fermati a pensare con umanità, dai.
La scelta è tra la possibilità di morire (in mare ad esempio), soffrire, tu e i tuoi figli,
o la certezza di tutte queste cose.
Tu da padre e marito cosa sceglieresti?
Non correresti un rischio, magari anche affidandoti a dei criminali, se quello che ottieni può essere la vita e il futuro?
Abbiamo idee diverse ma siamo entrambi genitori, sappiamo bene quanto saremmo pronti a fare per i nostri bambini, no?…
Attraversare il deserto,il mare ecc ecc risolve i tuoi problemi???ti offre una prospettiva di vita migliore??alimentare questo mercato di morte e’ cosa giusta??
Tu lasceresti il tuo paese, i tuoi affetti e attraverseresti il deserto e il mare, mettendoti in mano anche a criminali, con rischi di morte altissimi per fare una vacanza?
Insomma fuggono tutti dalla guerra,fame e miseria?
Sul Mali è interessante leggere a questo link e uno si fa un’idea da che cosa si fugge: http://www.europinione.it/le-rotte-dei-migranti-il-mali/
complimenti x il copia incolla,cmq invece di soffermarci sui numeri,sommessamente chiedevo da cosa fuggono i clandestini che provengono dal Mali e altri paesi in via di sviluppo….grazie
E quali sono i dati?
Sempre quelli del Viminale dicono:
Dall’inizio del 2015 fino al 16 giugno sono arrivate via mare sulle nostre coste 58.600 persone, quando invece nello stesso periodo dello scorso anno gli arrivi erano 57.600 (quindi non sono triplicati).
Ci sono solo i dati di gennaio e febbraio del 2015 per quanto riguarda le richieste di asilo:
a febbraio scorso le domande di riconoscimento dello status di rifugiato sono state 5.769. Il mese precedente erano 5.478. Sono 3.300 i casi esaminati a febbraio e quasi il 50% ha visto sfumata la possibilità di ottenere lo status di rifugiato. Idem a gennaio: solo uno su due ha ottenuto il permesso di soggiorno in Italia. Nei primi mesi dell’anno si mantiene invece costante la percentuale dei migranti che hanno ottenuto la protezione sussidiaria e umanitaria (circa il 20%). Un dato su cui riflettere è l’aumento delle richieste dei minori non accompagnati: 344 a febbraio contro le 282 domande a gennaio.
A parte il fatto che siamo nel 2015 e i dati sono ben diversi,visto che il flusso migratorio e’ triplicato,vorrei capire in paesi come il Mali tanto per citarne uno,da cosa fuggono.
I dati del Viminale dicono invece (dati 2014 diffusi il 19.06.2015 e riportati dai maggiori quotidiani):
Su 36.270 stranieri richiedenti lo status di rifugiato, il 10% (3.641) l’ha ottenuto, il 23% ha ricevuto protezione sussidiaria, il 28% quella umanitaria. Pari al 39% le domande respinte.
Il problema è comunque che lo status di rifugiato è concesso SOLO ai migranti che provengono da paesi in conflitto, mentre NON SONO considerati tali i migranti che fuggono da fame e malattie… (come dire, lasciamoli morire di fame…).
Vorrei precisare che solo il 6% (dati ufficiali del Viminale) dei migranti che sbarcano clandestinamente in Italia hanno diritto allo status di profugo,mentre il restante 94% assolutamente no, perché non provengono da stati dove c’è in atto un conflitto,ma addirittura provengono,anche da paesi che non si trovano neppure in Africa.Punto secondo,ma la vicenda di mafia capitale non ha insegnato nulla?
Caro Enrico, sinceramente, tu pensi che queste popolazioni lascerebbero le loro comunità, familiari e amici, tradizioni e cultura, se non fossero schiacciati da guerre, fame, mortalità infantile altissima, e cento altre miserie e situazioni tragiche?
Seconda riflessione. Sinceramente, non ritieni che il disastro in cui versano gran parte delle regioni africane e medio-orientali sia, storicamente, in gran parte nostra responsabilità, di noi occidentali? Hai presente le linee rette che separano le nazionalità del Medio Oriente e di gran parte di quelle dell’Africa, ma anche dell’Asia e Oceania? Ebbene, le hanno tracciate a tavolino (non è un modo di dire: fu proprio così che avvenne) le grandi potenze coloniali per spartirsi il ricco bottino delle risorse, calpestando con rapacità e violenza ogni diritto umano e civile delle popolazioni e delle istituzioni locali.
Qualche anno fa suscitai molto malumore in un pubblico dibattito, quando osservai che se l’Africa dovesse restituirci metà del male che gli abbiamo fatto, avremmo patimenti per almeno duecento anni.
Confido e lavoro (ovviamente nel mio piccolo) affinché questo non avvenga, ma sono convinto che parte del maltolto debba essere restituito, non perché dobbiamo essere buoni e generosi, bensì perché dobbiamo essere giusti.
Se ce la facciamo vedrai che non salteranno più sul primo barcone per le nostre coste, o meglio, prenderanno più confortevoli mezzi per venirci a trovare con lo spirito dei buoni vicini di casa.
Ciao, Angelo
Non sarebbe meglio non farli partire?