Poste: parziale chiusura dello sportello di Monte Marenzo e chiusura di 6 Uffici nel Lecchese
Il 2 febbraio 2015, la Direzione Regionale di Poste Italiane, ha confermato la chiusura di 65 Uffici Postali in Lombardia e la razionalizzazione di altri 121.
Tra questi ultimi l’amara sorpresa di vedere nell’elenco anche l’Ufficio postale di Monte Marenzo che dovrebbe aprire, secondo il Piano di Poste Italiane, a giorni alterni durante la settimana.
Sono 7 gli uffici che chiuderanno in Provincia di Lecco: Lecco Acquate, Lecco 6, Beverate, Maresso, Rossino, Sala al Barro, Verderio Superiore.
Gli Uffici del lecchese che verranno ridimensionati e apriranno a giorni alterni sono Colle Brianza ed Ello, Santa Maria Hoé, Monte Marenzo, Carenno, Primaluna, Margno, Taceno e Pagnona.
Poste Italiane avrebbe già contattato i sindaci dei Comuni interessati dai tagli, preannunciando loro il provvedimento. Le chiusure potrebbero avvenire già prima dell’estate. I criteri usati per ridurre gli sportelli, o le ore di apertura, non possono che essere bizzarri, anche usando il metro di Poste Italiane, che ha come obiettivo piazzare prodotti finanziari piuttosto dell’inoltro della corrispondenza. Come è possibile usare lo stesso metodo per il nostro comune e alcuni dei comuni sopra richiamati, quando questi contano circa 300/500 abitanti e una realtà economica decisamente più ridotta?
Il Sindaco di Monte Marenzo si è già attivata presso la Direzione delle Poste.
Il ridimensionamento comporta il peggioramento del Servizio che Poste Italiane dovrebbe garantire.
A Monte Marenzo, come in molte altre realtà montane della Provincia, chi ne farà le spese sarà una popolazione già disagiata, in buona parte composta da persone anziane che vivono già una situazione di difficoltà, in un territorio in buona parte montano con tutti i problemi che né derivano (dai trasporti alla sanità), che vedevano nello sportello delle poste un riferimento prossimo e sicuro anche per i loro piccoli risparmi.
Oltre le importanti considerazioni sociali, quello che stupisce è la contraddizione tra le scelte operate con questi provvedimenti e la strategia economica che Poste Italiane si è data. Infatti, non solo si vanta di essere un moderno e innovativo istituto di credito, ma soprattutto di esserlo nel modo migliore grazie alla presenza territoriale capillare dei suoi sportelli, come nessun altro servizio è in grado di fornire.
E allora, qual è il senso di questo ridimensionamento? E chi ci guadagna?
chi ci guadagna? ormai la tv e i siti web sono pieni di denunce con dati alla mano sui predatori del nostro paese Italia. Per quanto riguarda Monte Marenzo è un segnale molto pericoloso che deve far riflettere. La Posta è come la Chiesa, il Municipio, il Cimitero, uno dei luoghi veramente luoghi di un piccolo paese, in cui la gente si riconosce da sempre. Ci si in contra e ci si parla, si sbuffa un po’ per l’attesa, ma con simpatia. Perdere un pezzo di paese o comprimerlo in una fila coatta di poche ore è il primo passo verso la perdita di identità, verso l’accorpamento di comuni senza storia e vita.