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Uffici postali. Si muovono i Sindaci e la Provincia

L’annuncio dato da Poste Italiane di chiudere alcuni Uffici postali in Provincia di Lecco e di ridurre l’orario di apertura di alcuni Comuni montani, tra i quali anche quello di Monte Marenzo (vedi link https://www.unpaeseperstarbene.it/2015/poste-parziale-chiusura-dello-sportello-di-monte-marenzo-e-chiusura-di-6-uffici-nel-lecchese/ ) ha suscitato le proteste e le prese di posizione degli Amministratori del territorio e della Valle San Martino.

posteIl Sindaco di Monte Marenzo ha inviato una lettera alla Direzione delle Poste che potete leggere qui sotto.

Analoghe lettere sono state inviate da altri Sindaci del territorio e c’è una presa di posizione da parte della Provincia di Lecco.

Il Sindaco di Monte Marenzo invita inoltre tutti i cittadini ad una raccolta firme promossa dalle Istituzioni della Valle San Martino.

La petizione (che pubblichiamo a parte https://www.unpaeseperstarbene.it/2015/poste-firma-la-petizione/ ) sarà disponibile per la firma in Comune a Monte Marenzo, presso Casa Corazza e in altri luoghi pubblici di Monte Marenzo.

La petizione è stata anche affidata ad alcune persone che provvederanno a raccogliere le firme. La raccolta firme durerà fino al termine del mese di febbraio.

 

Lunedì 16 febbraio alle ore 16, presso la sede della Provincia di Lecco a Villa Locatelli, si terrà un incontro promosso dal Presidente Flavio Polano con i Sindaci dei Comuni interessati dal piano di razionalizzazione degli uffici postali: Lecco, Brivio, Missaglia, Galbiate, Calolziocorte, Verderio, Carenno, Monte Marenzo, Taceno, Margno, Pagnona, Primaluna, Ello, Colle Brianza, Santa Maria Hoè.

“A seguito del processo di razionalizzazione comunicato da Posta Italiane, che prevede la chiusura di alcuni sportelli e la riduzione dei giorni e degli orari di apertura di altri – spiega il Presidente Polanoritengo che ci si debba muovere collettivamente per rappresentare a Poste Italiane il punto di vista degli amministratori e la ricaduta sui cittadini, soprattutto pensionati e fasce di popolazione meno evolute dal punto di vista tecnologico, che più di altri utilizzano i servizi postali. L’incontro servirà per un confronto utile e per definire una comune linea di azione sul tema”.

 

 

Ecco il testo inviato da Paola Colombo, Sindaco di Monte Marenzo, alla Direzione delle Poste.

Egregio Direttore dott. Lamberini, 

notizie di stampa confermate da una sua cortese telefonata ci informano di un piano di razionalizzazione che poste italiane sta mettendo a punto e che interesserebbe dal prossimo 13 aprile  anche l’ufficio postale di Monte Marenzo. Pur comprendendo che ciascun ente, comuni inclusi, debbano oggi attivare dinamiche virtuose di risparmio e razionalizzazione, sono tuttavia a rappresentare il mio sconcerto rispetto alla scelta della  chiusura a giorni alterni dell’ufficio postale di Monte Marenzo. Siamo consapevoli che l’intero Paese è costretto ad affrontare una serie di sacrifici, ma continuare ad impoverire i territori e togliere servizi ai cittadini rischia di avere solo l’effetto di peggiorare le condizioni generali dei territori stessi e mi stupisce che questo possa essere l’intendimento di un Ente come le Poste, che tra le proprie finalità ambisce invece a garantire la migliore qualità di servizio ai cittadini e la capillarità territoriale, nel caso specifico, è elemento fondamentale per provare la effettiva qualità di un servizio.

L’ufficio in oggetto svolge un servizio ancora in buona parte tradizionale essendo la popolazione di riferimento soddisfatta del servizio svolto e del rapporto fiduciario che intercorre, ciò vale in particolare per la popolazione anziana (oltre 350 persone sopra i 65 anni) ma non solo, a fronte dei mutamenti epocali del mondo del credito e del risparmio che inducono a cautela e al rinnovato interesse per le forme di risparmio di prossimità.

L’ufficio postale di Monte Marenzo è sempre affollato e frequentato anche da utenti di paesi limitrofi compresi i cittadini di Calolziocorte che trovano il nostro ufficio efficiente e dinamico. La sua chiusura parziale comporterebbe un danno non solo per le fasce più deboli della popolazione di Monte Marenzo, che sono una gran parte, ma provocherebbe un danno anche per Poste Italiane anche per quanto riguarda il servizio dei prodotti bancari, con una fuga di utenti verso altri istituti bancari (a Monte Marenzo sono presenti ben 2 istituti di credito) in un contesto dove peraltro si vanno rarefacendo i punti di erogazione del servizio con effetto a cascata negativo considerando che il reddito medio pro capite a Monte Marenzo è di €24.093,41 e sono presenti ben 62 ditte. Risulta difficile comprendere come l’ufficio di Monte Marenzo potrebbe assorbire un ulteriore aumento di utenza a giorni alterni.

Alla luce di quanto sopra, in qualità di amministratore che intende tutelare fino in fondo servizi importanti ed essenziali ai propri cittadini, chiedo che il processo di razionalizzazione in corso riconsideri la posizione dell’Ufficio Postale di Monte Marenzo.

In attesa di un cortese riscontro alla presente, fiduciosa nella possibilità di una mediazione che vada a vantaggio dell’utenza e dell’ufficio, porgo distinti saluti 

Il Sindaco
Paola Colombo

 

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